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Consigli di quartiereOgni Amministrazione Pubblica necessita di una presenza quanto più capillare possibile sul territorio e nella comunità di riferimento, una presenza in grado di raccogliere le istanze dei cittadini e del territorio, e di trasmettere e rendere incisiva l'attività dell'Amministrazione presso il medesimo territorio ed i medesimi cittadini; un'esigenza che tende ad accentuarsi nelle realtà più grandi, dove il rapporto tra l'amministrazione (intesa sia come apparato burocratico che come insieme degli eletti) ed i cittadini, tende naturalmente a diluirsi e diradarsi. I Consigli di Quartiere del Comune di Varese, sono dunque stati istituiti con deliberazione del Consiglio Comunale n. 17 del 29/3/2019, "allo scopo di assicurare una più larga ed incisiva partecipazione dei cittadini nella condivisione di problematiche di interesse pubblico locale" (Art. 2.1 del "Regolamento per i Consigli di Quartiere e gli strumenti della partecipazione popolare").
Alcune slide di presentazione dei Consigli predisposte dal Comune di Varese e rielaborate dal nostro giornale in un'unica scheda
INQUADRAMENTO STORICO GIURIDICO Fin dagli anni '60 in molte città italiane sorsero "spontaneamente" dei "consigli di quartiere" che incarnavano le istanze di decentramento delle comunità locali; furono tali esperienze ad ispirare nel 1976, l'introduzione nell'ordinamento italiano delle "circoscrizioni di decentramento comunale" (conosciute più semplicemente come "circoscrizioni"). Disciplinate successivamente dall'art. 13 della legge 8 giugno 1990, n. 142, sull'ordinamento delle autonomie locali, ora confluito nell' art. 17 del D.Lgs. 267/2000, le circoscrizione sono dunque "un organismo di partecipazione, consultazione e gestione dei servizi di base, nonché di esercizio di funzioni delegate, istituito dal comune con competenza su una parte del suo territorio comprendente una o più frazioni contigue". Utile precisare che le circoscrizioni comunali non sono enti locali, in quanto prive di personalità giuridica, ma semmai organi del comune, seppur complessi e dotati di autonomia ("e, quindi, di una certa soggettività giuridica, se si tiene questo concetto distinto dalla personalità"). Il già citato art. 17 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, più volte modificato fino alla legge 26 marzo 2010, n. 42) dispone che le circoscrizioni siano obbligatoriamente istituite dai comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti, sempre che la popolazione media delle circoscrizioni non sia inferiore a 30.000 abitanti, e le sopprime (legge finanziaria 2009) per i comuni con meno di 250.000 abitanti, come Varese, che si era dotata di 6 circoscrizioni (la numero 6, che comprendeva grossomodo i quartieri di Bizzozero, Bustecche, Giubiano e San Carlo, era quella in cui ricadeva anche il nostro rione). Le sei circoscrizioni in cui era suddivisa Varese Con il venir meno delle circoscrizioni Varese, come molte altre città, ha perso un importante strumento per avvicinare l'Amministrazione al territorio ed ai cittadini. Anche per affrontare tale perdita la giunta Fontana instituì l'"Assessorato ai Rioni". Nel 2019, facendo propria una proposta formulata dai giovani del PD sotto la regia del Consigliere PD Giacomo Fisco, il Consiglio Comunale di Varese ha varato il "Regolamento per i Consigli di Quartiere e gli strumenti della partecipazione popolare" (deliberazione del Consiglio Comunale n. 17 del 29/3/2019). Sotto il profilo giuridico i "Consigli di quartiere" si differenziano dalle vecchie Circoscrizioni in quanto pur restando "un organismo di partecipazione, consultazione e gestione dei servizi di base" non sono più oggetto di alcuna delega di funzioni da parte dell'Amministrazione e/o Consiglio Comunale come invece accadeva con le Circoscrizioni. Da rilevare che fra i "Consigli di Quartiere" della giunta Galimberti e l'Assessorato ai Rioni della giunta Fontana, vi sono delle differenze non solo formali ma anche - per così dire - "prospettiche"; se infatti nel caso dell'Assessorato ai Rioni era l'Amministrazione Comunale a prendere l'iniziativa e ad andare incontro ai cittadini per ascoltarne osservazioni, suggerimenti ed indicazioni, i "Consigli di Quartiere", almeno nelle intenzioni, cercheranno di favorire la partecipazione diretta dei cittadini e del territorio nella vita e nelle decisioni dell'Amministrazione. Come indicato dal "Regolamento per i Consigli di Quartiere e gli strumenti della partecipazione popolare", i Consigli di Quartiere del Comune di Varese, sono stati istituiti "allo scopo di assicurare una più larga ed incisiva partecipazione dei cittadini nella condivisione di problematiche di interesse pubblico locale" (Art. 2.1 Regolamento per i Consigli di Quartiere e gli strumenti della partecipazione popolare). In altre parole i Consigli di Quartiere sono destinati a svolgere funzioni di rappresentanza dei bisogni delle comunità locali e di promozione della partecipazione attiva, valorizzando storia, identità e ruolo dei quartieri e dei rioni cittadini, avvicinando le istituzioni cittadine alle comunità locali.
In estrema sintesi si può dire che compito dei Consigli di Quartiere è quello di fungere da catena di raccordo tra l'Amministrazione Comunale ed il territorio di riferimento, raccogliendone istanze e bisogni, promuovendo le iniziative utili a farvi fronte, e mediando sul territorio l'attività dell'Amministrazione Comunale. E' però il "Regolamento per i Consigli di Quartiere e gli strumenti della partecipazione popolare" ad enumerare dettagliatamente le competenze dei Consigli di Quartiere: 1. Competenze e compiti dei Consigli di Quartiere sono in particolare i seguenti:
2. I Consigli di Quartiere sono coinvolti nell’elaborazione di proposte per la formazione del Bilancio partecipativo, secondo le modalità stabilite dalle relative norme regolamentari specifiche, esprimendo un parere non vincolante ("La procedura partecipativa decentrata prevede la realizzazione di incontri pubblici, attraverso i quali la popolazione dei Quartieri è invitata a precisare i suoi bisogni e a definire delle priorità in vari campi, al fine di destinare o ridurre le disponibilità finanziarie dei vari settori nell'ambito delle risorse effettive"). 3. I Consigli di Quartiere possono essere chiamati ad esprimere pareri non vincolanti su richiesta della Giunta Comunale. 4. Al fine di favorire la partecipazione, il Sindaco e gli Assessori programmano almeno una volta l'anno apposite sedute della Consulta dei Coordinatori (si veda più avanti), per un confronto ed una verifica circa l'andamento dei piani e dei programmi specifici che l'Amministrazione prevede. Il territorio cittadino è stato suddiviso in 12 aree, ciascuna delle quali raccoglie diversi quartieri, cercando di rispettare i rapporti storici, sociali, economici ed urbanistici già esistenti. Curiosamente l'area in cui ricade Bizzozero, non si discosta molto dal perimetro dell'antico e storico Comune di Bizzozero (territorio di riferimento anche per BIZZOZERO.NET), che dunque in certa misura torna a rivivere e ad avere un suo riconoscimento pubblico, territorio che oggi risulta frazionato in tre quartieri: Bustecche, San Carlo e centro storico di Bizzozero. A determinare la composizione dei Consigli di Quartiere concorrono poi diversi criteri, a partire dal numero dei consiglieri, variabile in funzione della popolazione che fa capo al singolo Consiglio. Nel caso specifico del Consiglio di Quartiere di Bizzozero (Area 11), si è in presenza di una delle aggregazioni più popolose delle 12 previste; dunque tale Consiglio sarà composto da 9 Consiglieri. La scelta dei consiglieri - che opereranno tutti a titolo gratuito - sarà in parte frutto di una nomina da parte del Consiglio Comunale (il 70% dei Consiglieri) ed in parte frutto di un sorteggio fra i residenti dell'area di riferimento (il 30% dei Consiglieri). In particolare i 9 membri del Consiglio di Bizzozero (Area 11) vedranno 6 componenti indicati dal Consiglio Comunale, e 3 membri estratti a sorte fra i residenti. Naturalmente i Consiglieri indicati dal Consiglio Comunale, essendo frutto di un'indicazione politica, dovranno rappresentare sia la maggioranza che la minoranza presente in Consiglio Comunale, e per far ciò è previsto che il 60% dei Consiglieri "nominati", venga indicato dalla maggioranza, ed il 40% dalla minoranza, schieramenti che essendo composti da più forze politiche dovranno trovare un accordo fra loro, che verosimilmente terrà comunque conto delle diverse consistenze numeriche dei singoli partiti. Ciascuna delle due liste dovrà inoltre garantire la salvaguardia della rappresentanza di genere per almeno il 40% dei designati. Nel caso del Consiglio di Quartiere di Bizzozero (Area 11), 4 Consiglieri saranno dunque indicati dalla maggioranza che guida Palazzo Estense, e 2 dalla minoranza. Non essendo ulteriormente normata la ripartizione dei Consiglieri fra i partiti che compongono rispettivamente maggioranza e minoranza in Consiglio Comunale, la scelta dei Consiglieri dovrebbe essere condivisa all'interno dei due schieramenti; se così non dovesse essere si potrebbe arrivare ad una "spartizione" più tradizionale che verosimilmente avverrà sulla base dell'intero territorio cittadino per garantire un'adeguata presenza anche alle forze minori. In quest'ultimo caso al momento è possibile formulare unicamente delle ipotesi, secondo cui per il Consiglio di Quartiere di Bizzozero vi potrebbero essere 2 Consiglieri di nomina PD, 1 della Lista Galimberti, 1 di Progetto ConcittaDino (resterebbe esclusa la Lista Varese 2.0 della maggioranza), 1 della Lega Nord, 1 Lista Orrigoni e 1 della Lega Civica (resterebbe esclusa Forza Italia della minoranza). Per quanto riguarda i Consiglieri sorteggiati, verrà costituita un'apposita Commissione composta da un rappresentate per ciascun Gruppo politico presente in Consiglio Comunale, e vedrà comunque, indipendentemente dalla consistenza numerica spettante ai singoli Consigli di Quartiere, l'estrazione di 15 persone per ciascun Consiglio, di cui i primi estratti - in funzione del numero di Consiglieri che per ciascun Consiglio sarà da assegnarsi con tale procedura - saranno quelli che effettivamente assumeranno la carica. Sia nel caso di nomina, che nel caso di estrazione, i Consiglieri dovranno aver compiuto il sedicesimo anno di età, essere iscritti o iscrivibili (se minorenni) nelle liste elettorali, risiedere nel Quartiere di riferimento, non essere dipendenti o amministratori del Comune di Varese o delle sue aziende speciali o enti controllati. Ricordiamo inoltre qui che - come già scritto - ciascuna delle due liste presentate per ciascun Consiglio di Quartiere, dalla maggioranza e dalla minoranza, dovrà garantire la salvaguardia della rappresentanza di genere per almeno il 40% dei designati. Per garantire l'espletamento dei compiti assegnati ai Consigli di Quartiere - che dureranno in carica sino alla acadenza amministrativa del Consiglio Comunale -, sono previsti una serie di accorgimenti, ad iniziare dall'elezione di un "Coordinatore" del singolo Consiglio; l'elezione del Coordinatore avverrà ad opera dei Consiglieri che compongono il Consiglio di Quartiere, dovrà essere effettuata in occasione della prima seduta del Consiglio, e durerà in carica 30 mesi (ovvero metà mandato amministrativo del Consiglio Comunale eletto a suffragio universale dai varesini) e non potrà essere rieletto durante lo stesso mandato amministrativo; sarà poi ciascun Coordinatore dei singoli Consigli di Quartiere a scegliersi fra i propri consiglieri, un "Coordinatore Vicario" che potrà sostituirlo all'occorrenza e svolgerà funzioni di assistenza e segreteria del Coordinatore. Il Consiglio di Quartiere - le cui sedute di norma sono aperte al pubblico - deve riunirsi almeno una volta ogni tre mesi, ed è convocato dal Coordinatore; sedute straordinarie del Consiglio possono essere richieste anche dal Sindaco, da ciascun Assessore, dal Presidente del Consiglio Comunale, dal Presidente di ciascuna Commissione Consiliare, da almeno un quinto dei componenti del Consiglio di Quartiere stesso, o dai cittadini residenti nel quartiere; in tal caso la richiesta deve essere formulata da almeno 50 persone ed il Consiglio è tenuto a riunirsi entro 15 giorni dalla richiesta. Come già accennato le sedute del Consiglio di Quartiere sono pubbliche, e per essere ritenute valide è richiesta la presenza della maggioranza semplice dei Consiglieri che compongono il singolo Consiglio; le loro decisioni - dette "delibere" - saranno a loro volta prese a maggioranza semplice dei presenti, verbalizzate e successivamente pubblicate anche online. Le delibere del Consiglio di Quartiere che vengono poi inviate all'Amministrazione Comunale, possono consistere in "segnalazioni" di situazioni o episodi, affinché possano essere valutati ed eventualmente affrontati con tempi e modi da definirsi; in tal caso saranno trasmesse all'Assessore competente. In alternativa le delibere possono consistere in "istanze" o "proposte" ovvero in richieste di iniziative specifiche, che in tal caso saranno trasmesse alla Commissione Consiliare competente. L'insieme dei Coordinatori di tutti i Consigli di Quartiere è la "Consulta dei Coordinatori dei Consigli di Quartiere", che è convocata dal Sindaco almeno una volta l'anno per la verifica delle problematiche partecipative in città, e comunque ogni qualvolta lo chiedano almeno tre Coordinatori di Consiglio di Quartiere su particolari problematiche. Qualora l'iniziativa di coinvolgimento riguardi un singolo Assessorato, è convocata dall'Assessore competente. Qualora riguardi il Consiglio Comunale oppure le Commissioni Consiliari, è convocata dal relativo Presidente. Se poi la richiesta perviene da almeno tre Coordinatori, la Consulta si riunirà autonomamente con la presidenza del Coordinatore più giovane d'età e con le modalità vigenti per le normali riunioni di ogni Consiglio di Quartiere. La Consulta può inoltre essere convocata dal Sindaco, dalla Giunta Comunale o dal Consiglio Comunale per richiedere pareri che coinvolgano l'insieme dei Consigli di Quartiere. La Consulta inoltre svolge funzioni di coordinamento, confronto e informazione sui problemi e sulle iniziative dei Consigli. Altro organo rilevante è l' "Assemblea dei cittadini". In questo caso però il Regolamento non ne puntualizza le specifiche; in questa sede ci si rifà dunque a quanto annunciato in occasione della presentazione dei Consigli di Quartiere. L' "Assemblea dei cittadini" residenti nel "Quartiere" è dunque convocata una volta l'anno dal Coordinatore del Consiglio di Quartiere di riferimento, d'intesa con il Sindaco, oppure dai due quinti dei Consiglieri del Consiglio di Quartiere stesso (nel caso del Consiglio di Quartiere 11 - di Bizzozero, 4 Consiglieri), o infine da almeno 100 cittadini del "quartiere-area" interessato. Scopo dell'Assemblea è favorire la formulazione di proposte, suggerimenti ed osservazioni da parte dei residenti del "Quartiere", promuovendo così la partecipazione dei cittadini. Riconducibili alla forma dell' "Assemblea dei cittadini" sono anche gli incontri pubblici, attraverso i quali la popolazione dei Quartieri è invitata a precisare i suoi bisogni e a definire delle priorità in vari campi, al fine di destinare o ridurre le disponibilità finanziarie dei vari settori nell'ambito delle risorse effettive di cui il Consiglio di Quartiere si fa portatore anche nell'ambito del "Bilancio partecipativo". A metà strada fra gli Organi del Consiglio di Quartiere e le iniziative che lo stesso può promuovere, sono espressamente previsti dal "Regolamento" i "Laboratori tematici", che vengono costituiti e convocati dal Consiglio di Quartiere allo scopo di approfondire e proporre soluzioni su argomenti di specifico interesse del territorio. I Laboratori Tematici possono essere composti, oltre che da Consiglieri rappresentanti del Consiglio di Quartiere che li istituisce, dai rappresentanti di altri soggetti associativi quali associazioni ambientalistiche, culturali, sportive, ricreative, socio-assistenziali, di categoria, ordini e collegi professionali, comitati e gruppi spontanei, che abbiano una specifica competenza sull'argomento da trattare. Pur lasciando libertà all'intraprendenza dei singoli Consigli di Quartiere nell'ideare e realizzare iniziative in linea con le finalità loro assegnate, fra le molte iniziative possibili, il Regolamento in particolare indica come iniziativa caratterizzante l'attività dei Consigli di Quartiere le "Camminate di Quartiere", quali momenti ideali per conoscere o approfondire la conoscenza del territorio. Pur non indicando modalità precisamente definite, il Regolamento caldeggia l'attenzione dei Consigli di Quartiere verso la comunicazione nei confronti della cittadinanza, ed in particolare incoraggia l'uso dei "social" (dialogo 2.0), che diventa dunque quasi un dovere per i Consigli di Quartiere, e per agevolare tale attività è annunciata una piattaforma web comunale dedicata ai Consigli di Quartiere per permettere la pubblicazione di documenti e la realizzazione di aree di confronto con i cittadini-utenti. CONSIGLIO DI QUARTIERE DI BIZZOZERO (AREA 11) Curiosamente l'area in cui ricade Bizzozero, non si discosta molto dal perimetro dell'antico e storico Comune di Bizzozero (territorio di riferimento anche per BIZZOZERO.NET), che dunque in certa misura torna a rivivere e ad avere un suo riconoscimento pubblico, territorio che oggi risulta frazionato in tre quartieri: Bustecche, San Carlo e centro storico di Bizzozero.
Nel caso specifico del Consiglio di Bizzozero (dell'Area 11), si è in presenza di una delle aggregazioni più popolose delle 12 previste; dunque tale Consiglio sarà composto da 9 Consiglieri. In particolare i 9 membri del Consiglio di Bizzozero vedranno 6 componenti indicati dal Consiglio Comunale, e 3 membri estratti a sorte fra i residenti. Dei 6 indicati dal Consiglio Comunale, 4 saranno indicati unitariamente dalla maggioranza e 2 unitariamente dalle minoranze. In realtà, poichè fra gli estratti solo due hanno accettato l'incarico, il Consiglio di Quartiere numero 11, sarà composto solo da 8 consiglieri: quattro di nomina della maggioranza a Palazzo Estense (Matteo Capriolo, Maurizio Chiavetta, Maria Teresa Miccoli e Maria Stefania Pagano), due della minoranza (Gabriella D'Amato e Rosita Caielli), e due estratti a sorte (Giuseppina Valenzano e Katia Vasile). Da notare la netta prevalenza femminile (6 consiglieri su 8). Ciascuna delle due liste (di maggioranza e di minoranza) dovrà inoltre garantire la salvaguardia della rappresentanza di genere per almeno il 40% dei designati (la lista delle opposizioni per il CdQ costituito nel 2020è però tutta al femminile, dunque tecnicamente non rispetta questo parametro). Nella sua seduta del 25 giugno il Consiglio ha eletto Matteo Capriolo quale Coordinatore del Consiglio di Quartiere, e questi ha scelto Katia Vasile quale Coordinatore Vicario.
Pagina FaceBook del Consiglio di Quartiere di Bizzozero; recapito mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. I documenti più rilevanti relativi ai Consigli di Quartiere di Varese:
Attività del Consiglio di Quartiere di Bizzozero Capriolo Coordinatore del CdQ 11 Sito Internet Comune di Varese
Sono Matteo Capriolo, ho 22 anni, nato a Giubiano e cresciuto alle Bustecche. Attualmente sono laureato con laurea triennale presso l’Università Cattolica di Milano in economia e frequento la laurea magistrale in economia presso l’Università Cattaneo di Castellanza. Da quando ero ragazzino ho sempre avuto la passione per la politica che mi ha portato a conoscere i Giovani Democratici di cui sono il Segretario Provinciale. Ho sempre frequentato i nostri quartieri grazie all’oratorio e grazie al calcio. Infatti ho giocato iniziato ad appassionarmi di calcio già da piccolino giocando prima per la storica “Varese Giovanile” e successivamente al CSI dell’oratorio di San Carlo. I nostri quartieri hanno molto da dire, e spero di potermi mettere al servizio dei nostri cittadini per ascoltarli e capire le loro esigenze. C’è una frase molto bella, che credo possa ispirare questo percorso dei consigli di quartiere: “Essere testimoni soprattutto per chi conserva rabbia nei confronti della società che vede ostile. A lui il testimone deve infondere speranza facendo comprendere che la vita vale se è donata.“ (don Pino Puglisi) |
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