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Davide Galimberti, candidato sindaco del centrosinistra
Il candidato sindaco del centrosinistra risponde alla lettera del Comitato Genitori della Marconii.
Per comodità riportiamo di seguito prima la lettera del Comitato, e a seguire la risposta di Galimberti:
AI CANDIDATI SINDACI DEL COMUNE DI VARESE Il Comitato genitori della Scuola Primaria G. Marconi di via Adriatico n.3, sottopone ai candidati Sindaci le principali necessità che il plesso scolastico da anni manifesta senza riscontro: Ci congediamo con l’augurio “che vinca il migliore” e con la promessa di un’incontro proficuo dopo l’avvenuta nomina di borgomastro. A presto – Il Comitato genitori scuola primaria G.Marconi |
Ed ecco la risposta di Galimberti:
Gentile Direttore, facendo seguito al Suo articolo del 19.4 u.s. trasmetto le risposte alle richieste dei genitori della Marconi. Per rispondere alle Vostre domande penso si debba partire dalle cinque occasioni perse che si sono susseguite in questi ultimi due anni per riqualificare le scuole cittadine da parte del Comune di Varese. 1) Sono 454 i Comuni che, grazie al Decreto Legge 66/2014, hanno potuto attuare interventi che rientrano nel progetto #scuolenuove, finalizzato a nuove edificazioni di Istituti scolastici o alla ristrutturazione completa di quelli esistenti. Questo grazie allo sblocco del patto di stabilità. Lo sblocco del patto per il 2014 ha permesso la disponibilità di 122 milioni e di altrettanti nel 2015. Il Comune di Varese, purtroppo, a differenza di tanti altri comuni della provincia ben più piccoli di Varese, non compare nell’elenco dei beneficiari dei finanziamenti. L’assegnazione media si aggira attorno ad euro 500.000,00 a ciascun comune. Il Comune ha quindi perso la possibilità di investire circa 500.000,00. 2) Nella seduta del 30 giugno 2014, il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) ha destinato 400 milioni di euro per il “Piano Scuola”. La somma stanziata era dedicata a interventi di riqualificazione e messa in sicurezza degli istituti scolastici su tutto il territorio nazionale. Il Comune di Varese, davanti a tale possibilità ha ottenuto finanziamento di soli euro 124.800,00 per la riqualificazione della Carducci. Avrebbe potuto avanzare progetti ben più significativi visto lo stato in cui versano gli immobili scolastici. 3) Per la prima volta l'Italia si è dotata a maggio 2015 di una programmazione nazionale triennale degli interventi di edilizia scolastica per il periodo 2015/2017. Oltre 6.000 gli interventi richiesti dalle Regioni, sentiti gli Enti Locali. Per un fabbisogno totale di 3,7 miliardi di euro. I primi 1.300 interventi saranno finanziati grazie a 905 milioni dei cosiddetti mutui BEI (Banca europea per gli Investimenti), mutui agevolati con oneri di ammortamento a carico dello Stato che potranno essere accesi dalle Regioni. Saranno finanziati interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento antisismico, efficientamento energetico di scuole, immobili all'Alta formazione artistica, musicale e coreutica o adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari. Si potranno costruire nuovi edifici e realizzare palestre. Beneficiari dei mutui saranno gli enti locali proprietari degli immobili peccato che nell’elenco dei comuni a cui saranno assegnati questi fondi non compaia il comune di Varese. 4) Con D.g.r. del 16.3.2015 – n. X/3293, - bando per la raccolta del fabbisogno degli interventi di edilizia scolastica in attuazione dell’art. 10 del d.l. 12.9.2013 n.104 e nuove determinazioni in merito al bando per la realizzazione di interventi di edilizia scolastica. Il contributo regionale non può superare l'80% dell'importo totale del progetto (comprensivo di IVA e somme a disposizione), fino ad un massimo di 5.000.000,00 euro. Il Comune di Varese anziché presentare un progetto che raggiungesse la possibilità di portare a casa l’intero importo (5 milioni) ha preferito presentare solo il progetto di manutenzione straordinaria, restauro conservativo ed eliminazione delle barriere architettoniche relativamente al compendio scolastico “Primaria Canetta” di S. Ambrogio, comportante una spesa di € 840.000,00, che è stato inserito nell'elenco dei beneficiari dalla Regione nel mese di maggio. Poiché tutti i progetti presentati hanno richiesto contributi per 7 volte il disponibile, Regione Lombardia ha proceduto ad una rideterminazione degli importi per cui alla fine a Varese arriveranno all'incirca 350.000 €. Con questa azzeccatissima mossa il Comune ha perso in un colpo la possibilità di ottenere circa euro 4.650.000. 5) Con Delibera n. 4018 dell’11 settembre 2015, Regione Lombardia ha dato attuazione all’art.1, comma 153 della Legge 107/2015 “La Buona Scuola” mettendo a disposizione degli Enti locali lombardi € 35,7 milioni per la realizzazione sino a 5 scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall'apertura al territorio”. Il Comune di Varese non ha partecipato al bando ed ha perso l’occasione, solo con quest’ultimo bando, di portare a casa oltre 7 milioni di euro visto che i fondi servivano a finanziare 5 nuovi plessi scolastici in tutta la Lombardia . In sostanza il Comune in meno di due anni ha perso la possibilità di investire nelle scuole oltre 12 milioni di euro. Ove il Comune avesse colto le predette occasioni parte degli interventi si sarebbero potuti realizzare. Detto questo, da genitori, penso si debba procedere alla modernizzazione delle scuole e realizzazione di nuovi edifici scolastici utilizzando i fondi della riforma della scuola e degli altri enti in grado di rispondere alle attuali esigenze didattiche, che richiedono laboratori, aule di informatica, spazi condivisi per le attività trasversali. Il concept sarà certamente ispirato alle recenti “Linee guida per l’edilizia scolastica” così come alle più evolute esperienze europee (Olanda, Svezia, Danimarca), concorrendo alla realizzazione di un ambiente didattico estremamente vivibile e fruibile nelle sue potenzialità d’uso, ora e nel tempo, ottenendo vantaggi in termini di logistica, di sicurezza, fruibilità degli spazi esterni per le attività ricreative. Tali concetti di scuola moderna e sicura mi sembra che possano includere le risposte sui punti sollevati dai genitori della Marconi Nel rimanere a disposizione per qualsiasi chiarimento, porgo i migliori saluti Davide Galimberti
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