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Grafica della nuova rotatoria tra viale Borri e via Piana di Luco
Un nuovo sistema fognario, un nuovo ponte, una nuova ciclabile, una nuova rotatoria ed un nuovo tracciato studiato per consentire il transito anche dei mezzi pesanti: ecco la nuova via Piana di Luco.
Nei mesi scorsi si è più volte parlato di un imminente intervento volto a realizzare una rotatoria che regoli e metta in sicurezza l'incrocio tra viale Borri e via Piana di Luco (la strada che collega Bizzozero con Schianno), teatro di numerosi incidenti e causa di intasamento automobilistico ogni qualvolta un mezzo pesante impegna tale passaggio.
Meno discusso invece è stato un eventuale intervento sul tracciato di via Piana di Luco, al fine di renderlo più sicuro, visto il percorso tortuoso, le diverse strettoie e l'assenza di barriere di contenimento ai lati della strada. Ha destato così una certa sorpresa l'approvazione da parte del Comune di Varese di un progetto di profondo riassetto dell'intero comparto, che mette in discussione anche alcuni orientamenti espressi dall'amministrazione comunale nei mesi scorsi.
Ma per meglio inquadrare la questione è opportuno scoprire cosa esattamente il progetto prevede, ed è ciò che ora proveremo a fare insieme.
LA SITUAZIONE
Iniziamo dalla descrizione della situazione attuale così come viene fatta dai tecnici incaricati dal Comune, che nella relazione accompagnatoria descrivono l'area come:
1) "un'area contraddistinta da forti problemi di congestionamento da traffico veicolare"
2) esposta ad un costante pericolo di frane,
3) con una rete fognaria insufficiente, che per altro mescola acque piovane con acque fognarie (bianche e nere)
4) inserita in un contesto in cui "non sono presenti sistemi naturalistici o luoghi a valenza storica o simbolica".
Foto VareseNews: Tir in uscita su viale Borri da via Piana di Luco
L'INTERVENTO
Date queste premesse ecco la proposta d'intervento: "E' risultato opportuno procedere ad un riassetto generale che consenta, ad un tempo, di ovviare alle disfunzioni che caratterizzano il sistema di smaltimento delle acque di fognatura e adeguare un asse viario contraddistinto da flussi di traffico intenso, per ottemperare soprattutto alle esigenze del trasporto pesante".
Un progetto che dunque prevede:
1) una nuova canalizzazione della rete fognaria che affiancando quella esistente separi acque bianche e nere, ed aumenti la capacità di smaltimento complessiva
2) una nuova sede stradale allargata, messa in sicurezza con barriere di protezione ed adeguata anche per sopportare il traffico pesante
3) la realizzazione di una ciclopedonale che affianchi il tracciato stradale
4) una rotatoria che regoli l'incrocio tra viale Borri e via Piana di Luco
5) la messa in sicurezza degli argini franosi
6) il rifacimento del ponticello sul Selvagna
Composizione grafica Mario Bianchi: Il nuovo incrocio viale Borri - via Piana di Luco
Esaminiamo dunque i singoli punti per vedere meglio cosa è previsto per ciascuno di essi:
LA ROTATORIA
La rotatoria è prevista leggermente in pendenza per favorire il deflusso dell'acqua piovana, inoltre il "progetto comprende gli elementi spartitraffico e di delimitazione della carreggiata stradale realizzati in granito nelle sue componenti interne ed esterne di raccordo alla Via Piana di Luco e al Viale Borri. L'aiuola centrale sarà sistemata a verde con fascia sormontabile delimitata da lastre in granito e pavimentata con cubetti dello stesso materiale; le tre isole spartitraffico realizzate con i medesimi materiali di delimitazione sarà pavimentata all'interno in cubetti di granito; per la fascia sormontabile sagomata da costruire a lato del marciapiedi esistente lungo Viale Borri si impiegheranno materiali e modalità costruttive analoghe alle precedenti. La rotatoria sarà dotata di impianto di illuminazione, costituito da due punti luce all'interno dell'aiuola centrale, mentre in viale Borri saranno realizzati quattro punti luce lungo il percorso ciclopedonale".
Il progetto della nuova rotatoria all'incrocio tra viale Borri e via Piana di Luco
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IL TRACCIATO STRADALE
Secondo i rilievi comunali l'attuale tracciato di via Piana di Luco presenta una larghezza variabile compresa tra i 4,06 ed i 7,38 metri; con l'intervento previsto si creerà un nuovo percorso per la parte iniziale della strada per poi proseguire sull'attuale tracciato, ma si prevede un importante ampliamento "Il corpo stradale comprende la carreggiata a due corsie di larghezza pari a 6,50 m oltre le banchine laterali di 0,50 m e sul lato destro, procedendo verso valle (Schianno NDR), oltre la banchina verrà realizzato un percorso ciclopedonale di larghezza pari a 2,50 m separato (dalla carreggiata NDR) e protetto da una barriera di sicurezza", tale ampliamento permetterà anche di rendere il tracciato più lineare. Inoltre "verranno predisposte le canalizzazioni passacavi, i pozzetti e i plinti per una eventuale futura installazione dell'impianto" di illuminazione.
Sezione del progetto per la nuova via Piana di Luco
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Grafica Raffaele Coppola: Confronto tra il nuovo tracciato di via Piana di Luco (in alto) ed il vecchio (in basso)
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IL PONTICELLO
Il progetto prevede anche che "sarà necessario demolire il ponticello attuale - sul Selvagna, poco prima della rotatoria di Schianno NDR - e realizzare un nuovo manufatto che sarà costituito da elementi prefabbricati in calcestruzzo vibrocompresso", inoltre "riguardo alle opere di completamento del ponte sul Torrente La Selvagna, di cui sopra, per un migliore inserimento ambientale della nuova struttura è previsto il rivestimento in pietra del fronte diattraversamento di monte e di valle che viene ripreso sui muri di spalla".
Rilievo dell'attuale ponticello sul Selvagna
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Progetto del nuovo ponticello sul Selvagna
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BARRIERE DI CONTENIMENTO
In cinque punti specifici del tracciato di via Piana di Luco, dove la scarpata pendente sulla strada assume le pendenze maggiori e dove già di frequente si verificano fenomeni franosi è prevista la realizzazione di sistemi di contenimento e consolidamento con tecniche di "ingegneria naturalistica".
Il modello di "cordonata viva" previsto per via Piana di Luco
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SISTEMA FOGNARIO
L'obiettivo primario è quello di aumentare la capacità di raccolta e smatimento delle acque da parte dell'attuale sistema fognario, in parte integrando l'attuale rete con tratti nuovi, in parte sdoppiandola, affiancando all'attuale rete mista di raccolta e smaltimento delle acque (sia acque piovane - bianche - che fognarie - nere -), una nuova rete che preveda due distinte canalizzazioni, una per la acque piovane, ed una per quelle fognarie.
Ad integrare questo nuovo sistema la realizzazione di vasche di accumulo per la riduzione delle portate di punta nella stessa via Piana di Luco, di uno scolmatore delle acque di piena in via Ruggero Settimo, e di due sfioratori per la separazione delle acque miste, previsti in via Porto Rose e in via Carletto Ferrari.
Il progetto del nuovo sistema fognario di via Piana di Luco
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AMBIENTE
Nella relazione paesaggistica inoltre si precisa che "non mancano, d’altra parte, gli aspetti positivi che l’intervento determina per il contributo al riordino delle aree boscate, un ambito del sistema naturalistico che in questi ultimi decenni sconta nella gran parte dei casi uno stato di totale abbandono. In questa occasione, non solo lungo il tracciato stradale, ma anche nel tratto di adeguamento della rete di fognatura, i lavori interessano una cospicua fascia boschiva a cui sarà prestata la dovuta attenzione anche nella fase di ripristino dei luoghi. A tale scopo è stata redatta laspecifica relazione forestale", relazione però non ancora resa pubblica.
LE PRIME REAZIONI L'approvazione del progetto ha già fatto sollevare delle pesanti critiche, infatti l'intervento prevede un importante allargamento dell'attuale sede stradale (dai 4 a oltre 10 metri in alcuni punti), e coinvolgeranno "una cospicua fascia boschiva" (relazione paesaggistica del Comune di Varese) che ricade nel neocostituito parco Cintura Verde - Varese Sud, al fine di agevolare il transito dei veicoli pesanti, transito che nei mesi scorsi si voleva essere destinato alla nuova via Selene; un trasloco in nome del quale si era giustificato il sacrificio di un'area boschiva - quella di via Selene - nei pressi di una pregevole area umida, e che a sua volta avrebbe dovuto preservare il verde compreso nel parco Cintura Verde - Varese Sud. Aspetti che ora parrebbero disattesi dal nuovo piano d'intervento.
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