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L'ubicazione delle quattro nuove rotonde previste a Bizzozero
Nei progetti del Comune una rivoluzione su Varese ma anche su Bizzozero, con nuove rotonde, piste ciclabili e limiti di 30 km/h.
PROGETTO SU 10 ANNI PER RIDURRE LE AUTO SULLE STRADA
E' bene innanzitutto precisare che il piano è pensato su un arco temporale di dieci anni, vi sono quindi degli interventi già in fase di realizzazione, altri già progettati e finanziati, altri ancora da studiare, anche perchè - ci spiega Luca Paris, il consigliere comunale di Bizzozero che è anche Presidente della Commissione Urbanistica - "il piano non è rigido, ma pensato per evolversi, tenendo conto di quanto mano a mano sarà realizzato, delle esigenze che potranno mutare nel tempo, delle istanze dei cittadini".
Come già più volte annunciato dall'attuale maggioranza di Palazzo Estense il nuovo PUMS si pone come obiettivo quello di disincentivare l'uso delle automobili, a vantaggio di altri sistemi per la mobilità, ed aumentare più in generale la vivibilità e sicurezza stradale della città, ad aggiudicarsi l'incarico di svilupparlo la società Sintagma di Perugia, con la sua squadra di professionisti (29 archietetti ed ingegneri, oltre un agronomo ed una geologa)
Tre i principali strumenti individuati: aree pedonali, aree con limite di velocità e piste ciclopedonali, strumenti che in alcuni casi implicano interventi di revisione dell'attuale rete stradale, con la realizzazione di nuovi percorsi e di alcune rotatorie.
AREE PEDONALI
Per l'area di Bizzozero non sono previste nuove aree pedonali, quindi l'unica attualmente esistente nel rione - e sostanzialmente non rispettata dai bizzozeresi - resterebbe quella relativa alla parte di piazza adiacente la chiesa di S. Evasio, che non viene però indicata nelle planimetrie compilate dai professionisti che hanno redatto il nuovo PUMS per il Comune.
Foto d'archivio Mauro Baggio: Auto in sosta vietata nella parte pedonale di piazza S. Evasio
PISTE CICLOPEDONALI
Diverso il discorso per quanto riguarda le piste ciclabili (oggi assenti sul territorio bizzozerese) che si vorrebbero creare lungo viale Borri (percorso 7, da Varese, sino all'innesto con via Piana di Luco ovvero la strada che collega Bizzozero con Schianno), ed in via Piana di Luco dove la pista di viale Borri dovrebbe proseguire sino al confine con il Comune di Gazzada Schianno.
Sempre da viale Borri si dovrebbe staccare un altro tracciato ciclabile (percorso 6, a differenza del precedente classificato come prioritario), che imboccando via Adriatico (quella su cui sorge la scuola Marconi) risalirebbe tutta via Monte Generoso per proseguire in via Carnia (cioè l'asse viario che collega il centro storico di Bizzozero con il quartiere delle Bustecche). Su via Carnia poi si innesterebbe un moncone di ciclabile che partendo da via Cascina del Rosario, scenderebbe in via Osoppo e quindi in via Majano (ovvero l'asse che attraversa il quartiere delle Bustecche). Sin qui percorsi da realizzare su strade esistenti (ed evidentemente da adattare ed in alcuni casi da allargare), vi sono poi dei tracciati che pur interessando anche strade esistenti, andrebbero a creare dei percorsi nuovi, e dunque ad esclusivo uso delle due ruote e dei pedoni, come quello che da viale Borri imboccherebbe via Ottorino Rossi (la strada che conduce alla sede di ATS Insubria) e poi, abbracciando il complesso universitario, proseguirebbe verso via Monte Generoso con due diramazioni, una sulla parte nord-est del complesso universitario lungo l'attuale strada sterrata esistente, ed uno lungo il perimetro sud-ovest costeggiando la BTicino, con un tracciato del tutto nuovo; tra la diramazione di nord-est e via osoppo (cioè le Bustecche) poi, è previsto un ulteriore collegamento pure del tutto nuovo, che andrebbe a raggiungere via Osoppo interessando anche via Lombardi (quella che costeggia il nuovo Centro Sportivo delle Bustecche).
Va poi citata un'altra diramazione che si dovrebbe staccare da viale Borri, poco prima di entrare nel territorio di Bizzozero, all'altezza della chiesa dei frati (percorso 8, classificata come via Verde), da qui, seguendo quello che avrebbe dovuto essere il tracciato della bretella automobilistica Gasparotto-Borri, scenderebbe verso la nuova Esselunga per innestarsi sulla rotatoria oggi in fase di realizzazione alle spalle del centro commerciale, e quindi proseguirebbe in via Selene e poi in via per Schianno.
Il nuovo piano di piste ciclabili a Bizzozero
AREE A 30 KM/H
Ampia anche l'area bizzozerese che sarebbe interessata dal limite di velocità dei 30 chilometri orari, ovvero tutta l'area - andando verso Varese - a destra di viale Borri (che ne resterebbe escluso) da via Adriatico e vicolo Eupili compresi, sino a Varese, interessando quindi tutte le laterali di viale Borri, l'asse di via Monte Generoso e le sue laterali, e il quartiere delle Bustecche. Curiosamente resterebbe escluso da tale limite il centro storico di Bizzozero con le sue anguste vie medioevali, forse perchè si è ritenuto (in tal caso però sbagliando) che in tali strade sia di fatto impossibile procedere a velocità maggiori. Come illusrato da da Paris si tratta però di un obiettivo sui dieci anni, da raggiungersi progressivamente e con aggiustamernti lungo la strada.
Le aree a 30km/h ipotizzate per Bizzozero, curiosamente l'area della BTicino viene indicata come "Bustecche"
LE ROTATORIE
Importanti anche gli interventi in quanto a nuovi tracciati stradali e rotonde di raccodo; di queste ultime quattro sono destinate a sorgere su suolo bizzozerese. La prima rotatoria è prevista su viale Borri, all'incrocio con via Ottorino Rossi (la strada che conduce a università e ATS); la seconda all'innesto di via Piana di Luco (la strada che da Bizzozero conduce a Schianno) su viale Borri (e attesa da decenni); la terza in via Monte Generoso, nei pressi dell'incrocio con via dei Vignò, dove si innesterebbe il nuovo percorso ciclopedonale realizzato lungo il confine tra università e BTicino; la quarta sempre in via Monte Generoso, all'innesto con la viabilità dell'università, difronte alla falegnameria Malnati.
Le nuove quattro rotatorie previste a Bizzozero
Fra le rotatorie formalmente esterne al territorio bizzozerese ma molto vicine ad esso e con ricadute sulla viabilità locale, va evidenzita quella prevista all'incrocio tra via Gasparotto e via Torquato Tasso (la strada per Cartabbia), che completerà il sistema di quattro rotatorie già previste e in parte realizzate per regolare la viabilità attorno alla nuova Esselunga.
I TEMPI
Il nuovo Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) di Varese è già stato adottato dalla Giunta lo scorso 27 maggio, sino al prossimo 30 giugno vi è tempo per raccogliere le osservazioni da parte della cittadinanza, quindi, una volta raccolte le eventuali controsservazioni, il piano passerà in Commissione Urbanistica, e da qui al Consiglio Comunale che potrebbe dunque approvarlo definitivamente entro la fine del mese di Luglio.
LE COPERTURE ECONOMICHE
"Va evidenziato - ci spiega Paris - che alcuni lavori sono già finanziati e in alcuni casi addirittura in fase di realizzazione, per la maggior parte degli altri giocherà un ruolo fondamentale il recovery found, che destina molte risorse proprio a sostegno della mobilità sostenibile, del resto quello attuale è il primo Governo che ha visto l'istituzione di un ministero della transizione ecologica. Devo sottolineare che la nostra amministrazione in questi cinque anni ha dimostrato di saper intercettare molto bene i contributi per finanziare i propri progetti. Non dimentichiamo infine il contributo che potrà derivare da “Varese Green, hub per la ricerca e formazione per la mobilità sostenibile” il nuovo importante polo di icerca sulla mobilità sostenibile recentemente insediatosi a Valle Olona".
Foto Raffaele Coppola: Luca Paris
LA VALUTAZIONE DI PARIS
"Un piano per cambiare Varese - l'opinione di Paris in merito al PUMS -, per aumentare in dieci anni la percentuale della mobilità sostenibile - cioè la mobilità a piedi, in bicicletta o sui mezzi pubblici - dall'attuale 33% al 50%, facendoci fare un salto culturale, portandoci a cambiare le nostre abitudini, i nostro comportamenti in fatto di spostamenti, ma non solo".
"In particolare poi la progettazione di una ciclopedonale nell'area che doveva essere devastata dalla bretella Gasparotto-Borri, rappresenta l'esito positivo di una battaglia condotta dai residenti della zona da oltre vent'anni, da quando all'inizio degli anni 2000 raccolsero 1.500 firme contro tale progetto, a quando costituirono un apposito comitato nel 2009; una battaglia che ha dimostrato quel progetto come inutile, costoso, pericoloso e dannoso, con studi che hanno dimostrato come avrebbe generato maggiore traffico e maggiore inquinamento. Con questo progetto si va oltre l'Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Comunale a dicembre, prevedendo una nuova destinazione per l'area che non lascerà spazio al vecchio progetto, una destinazione che restituirà l'area alla collettività non solo con il percorso della ciclopedonale, ma anche con l'area verde che la contornerà e che sarà così preservata".
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