Home > Documenti scaricabili > Oratorio: Il mensile dell'oratorio maschile S,Luigi
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"Oratorio" fu il mensile ideato e diretto da don Giuseppe Macchi nel 1949 per dar voce alle attività dell'oratorio maschile di Bizzozero, ma anche per avere un nuovo strumento pastorale di evangelizzazione. Il mensile è di grande interesse per lo studio e la comprensione del recente passato di Bizzozero come si ricava facilmente analizzandone alcune caratteristiche: la parrocchia di Bizzozero all'epoca era decisamente più ampia dal punto di vista territoriale arrivando a comprendere buona parte delle odierne Bustecche e quasi tutto l'attuale quartiere di San Carlo, inoltre la comunità oratoriana risultava ancora divisa in due ambiti, quello maschile e quello femminile; il clero parrocchiale vedeva la presenza non solo del parroco, ma anche di un coadiutore (nel caso specifico don Giuseppe Macchi); il giornale veniva stampato presso la Tipografia Arcivescovile dell'Addolorata, che si trovava sul territorio della parrocchia di Bizzozero, accanto all'attuale convento dei frati cappuccini, dove venivano stampate gran parte delle pubblicazioni diocesane, compreso il settimanale Luce, che lì aveva la sua redazione; l'oratorio di Bizzozero era intitolato a San Luigi (sarebbe stato poi don Nino Origgi, nella seconda metà degli anni '80, a cambiarne la dedicazione), mentre va registrato l'importante ruolo che svolgeva in quegli anni l'Azione Cattolica in paese ed in oratorio; ultima rilevante caratteristica è il legame con l'Immacolata, a cui era ed è dedicata una cappella votiva in oratorio, e a cui è dedicata la testata del giornale; proprio in occasione della festà dell'Immacolata uscì il primo numero del giornale. La devozione all'Immacolata ancora oggi segna la comunità parrocchiale di Bizzozero ed è testimoniata dalla solennità con cui tutt'ora ne viene celebrata la festa. La pubblicazione del giornale si è conclusa nel 1955, dopo 6 anni di vita, con la fine del mandato di don Giuseppe a Bizzozero. Si ringrazia Remo Incerti per aver messo a disposizione gli originali del giornale, scansionati ed elaborati con non poco lavoro da Mario Bianchi. La raccolta del giornale è quasi completa, mancano alla digitalizzazione solo pochi numeri assenti anche dall'archivio della famiglia Incerti, tutti relativi al 1954; saremo sinceramente grati a chiunque dovesse aiutarci a colmare la lacuna.
Come naturale che sia il primo numero del giornale dedica ampio spazio alla presentazione del nuovo strumento, con i contributi del parroco di allora, del coadiutore-direttore, del presidente dell'Azione Cattolica. Particolrmente originale anche sotto il profilo giornalistico, è il primo articolo-editoriale, in cui il giornale si presenta parlando in prima persona.
Apprendiamo in questo numero che il disegno della testata è stato realizzato da Gerolamo Minonzio e che è dedicata all'Immacolata, in occasione della cui festa esce per la prima volta il giornale.
In quarta pagina alcuni curiosi spunti di storia "spicciola", come i risultati di un torneo di calcio, la corrispondenza con padre Scuccato missionario in Bangladesh (che all'epoca faceva parte del Pakistan) e una rubrica che accompagnerà anche i numeri successivi, con i saluti dei ragazzi lontani da casa per il servizio di leva.
Il secondo numero del nuovo giornale dell'oratorio maschile di Bizzozero esce dopo un solo mese dal primo numero, evidente testimonianza dell'entusiasmo che circondava l'iniziativa.
Resta confermato lo schema editoriale, che prevede in prima pagina gli interventi del parroco e del coadiutore, in seconda una serie di riflessioni, in terza contributi dai ragazzi dell'oratorio che ne testimoniano attività e sensibilità religiosa, per chiudere con la quarta pagina dedicata alla piccola cronaca, in cui le attività dell'Azione Cattolica spiccano per numero e rilevanza sociale.
Il terzo numero di Oratorio è aperto come di consueto dall'editoriale in cui il giornale si rivolge in prima persona ai suoi lettori, seguono le brevi riflessioni del parroco e dell'assistente oratoriano.
A pagina 2 poi alcune riflessioni pastorali e un commento alla proposta di realizzare una biblioteca dell'oratorio.
La terza pagina è come di consueto dedicata alle attività oratoriane, come la realizzazione di un teatrino per burattini.
A chiudere in quarta pagina con attenzione su paese e parrocchia, a partire dal teatro, che nel tempo diverrà una costante.
In questo numero, con l'occasione dell'onomastico, viene dato ampio spazio alla figura di don Giuseppe Macchi, assistente parrocchiale in quegli anni e direttore responsabile del giornale, con numerose testimonianze d'affetto. Sempre da questo numero iniziano alcune rubriche che caratterizzeranno anche i numeri a seguire, quali quella curata da Cleto Talamona in qualità di ex oratoriano, e quella di Renato Nidola, in arte "Ronzino Caraccollante", con le sue poesie dialettali. Fra gli spunti di cronaca divenuti oggi storia si segnala invece l'apertura del servizio bibliotecario in oratorio e il saluto di don Alfonso Minonzio, originario di Bizzozero.
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