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Marina Protasoni
BIZZOZERO.NET intervista il candidato della lista "Progetto ConcittaDino" Marina Protasoni.
In vista delle elezioni comunali BIZZOZERO.NET ha proposto un'intervista scritta a tutti i candidati in Consiglio Comunale di Bizzozero o che per Bizzozero intendono impegnarsi; una alla volta pubblichiamo le singole interviste di colore che hanno risposto alle nostre domande. In questo caso a rispondere è Marina Protasoni, candidata nella lista "Progetto ConcittaDino" a sostegno della candidatura a sindaco di Davide Galimberti.
In che modo è legata a Bizzozero ?
Sono legata a Bizzozero da molti anni: ho frequentato medicina quando le lezioni si tenevano presso le Aule Seppilli nella seconda metà degli anni 90, e dalla laurea ho sempre lavorato nella “casetta verde” che si trova sulla destra appena entrati nel campus da via Monte Generoso; dal 2009 abito alla Pinetina, che ho scelto per la magnifica posizione: sono a due passi dai mezzi pubblici, posso andare a lavorare a piedi o in bicicletta (cercando di evitare il più possibile viale Borri), mio figlio potrà andare a scuola da solo, ma dal mio balcone vedo il verde dei boschi e quasi dimentico di essere in città.
Qual è l'angolo di Bizzozero che preferisce?
La parte antica di Bizzozero ha il suo fascino (Chiesetta di santo Stefano, Piazza S. Evasio…), ma amo molto anche la modernità del Campus universitario-giardino che sta prendendo forma, e che è bellissimo vedere già frequentato anche da chi non è universitario.
Quali sono le sue esperienze personali, professionali e/o politiche?
Nata nel 1973, sono cresciuta in una famiglia nella quale l’impegno e il dovere civico e politico sono sempre stati importanti, e con le parole “Il peso del mondo è sulle tue spalle come sulle mie”, che mio padre ripeteva sempre, ho iniziato a interessarmi di politica, quella vera, pura, ricca di idee e di ideali. Politica l’ho fatta da sempre, negli ambiti a me più idonei: come rappresentante di classe e poi di Istituto al Liceo Ferraris; come rappresentante degli Studenti in Facoltà e in Consiglio di Amministrazione all’Università, oggi come rappresentante dei Ricercatori in Senato Accademico, l’organo di indirizzo politico dell’Università dell’Insubria, del quale oggi faccio parte. Politica in senso vero, perché è politica interessarsi e lavorare per il bene comune. Da ragazza, nel 1992, dopo la morte di Falcone e Borsellino, ho fondato con Dino De Simone, Sonia Brunelli e tanti altri “Resistenza Blu - giovani contro le mafie”, associazione con la quale abbiamo sensibilizzato gli studenti sulla situazione delle mafie anche nelle nostre province.
Ho frequentato il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia convinta di voler fare il Pediatra, ma nel percorso mi sono innamorata del Microscopio a scansione e della ricerca, e ho avuto la fortuna di riuscire a fare il lavoro che mi appassiona, il ricercatore, e di lavorare all’interno dell’Università, dedicandomi all’Orientamento, all’organizzazione di eventi destinati al pubblico (la Notte dei Ricercatori, ad esempio), e mi sono appassionata alla musica corale, infatti, insieme al mio Maestro ho fondato il coro dell’Università dell’Insubria, con il quale abbiamo girato il mondo.
Vivo con il mio compagno, Franco, e con nostro figlio, Tommaso, il mio terremoto e la mia gioia.
Quale futuro/ruolo vede per Bizzozero all'interno della città?
Il futuro di Bizzozero come nodo centrale per lo sviluppo della città lo vedo legato allo sviluppo dell’Ateneo, che deve diventare elemento trainante per la crescita dell’intera provincia.
Quali progetti per Bizzozero cercherà di realizzare?
Prima di tutto vanno risolti gli attuali problemi legati ai trasporti pubblici, assolutamente da potenziare in termini di numero di corse e di allungamento delle fasce orarie, in particolar modo la sera; non bisogna dimenticare la realizzazione di marciapiedi lungo la via Monte Generoso, attualmente troppo pericolosa, e lungo via Ottorino Rossi, nonché la realizzazione di un piano della viabilità che tenga conto dell’aumento del numero di automobili che transitano nel quartiere; anche il piano dell’illuminazione pubblica andrebbe rivisto poiché vi sono ancora aree troppo buie per essere sicure; va potenziata l’offerta della Scuola Primaria, come in tutta la città: la società è cambiata, nelle famiglie lavorano entrambi i genitori e spesso ancora anche i nonni, l’offerta delle Scuole deve adeguarsi alle necessità delle famiglie, e le famiglie devono poter contare sull’aiuto delle Scuole e del Comune nella gestione dei bambini, con Scuole a tempo pieno e attività di supporto alle famiglie nei periodi estivi e nel doposcuola; la presenza dell’università nel quartiere dovrebbe essere sfruttata per la realizzazione di eventi culturali, musicali, sportivi, scientifici aperti al pubblico organizzati negli spazi disponibili;
Ha un sogno, anche se magari impossibile o di difficile realizzazione, per Bizzozero?
Un sogno per Bizzozero? Che le persone tornino a voler venire ad abitare qui, a lavorare qui, a investire nel quartiere.
Perché i bizzozeresi dovrebbero votare proprio lei e non un altro candidato magari della sua stessa lista?
In questi pochi anni da che sono venuta ad abitare a Bizzozero, ho imparato a conoscere le necessità del quartiere, perché sono diventate le mie necessità, i miei bisogni, i miei desideri. Sono una persona tenace, onesta, testarda, e con tanta voglia di fare e di mettermi a disposizione. Potere inoltre essere un soggetto che s’interfacci tra il quartiere e sia il Comune che l’Università, ritengo possa essere un valore aggiunto.
Per Approfondire: Speciale elezioni 2016
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