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Tracciato della Gasparotto-Borri e delle opere connesse
Boldetti riaccende il dibattito sulla bretella Gasparotto-Borri.
LA CRONACA
Lo scorso 07 dicembre il Consigliere Comunale della Lista Orrigoni, il bizzozerese Luca Boldetti, ha presentato una serie di emendamenti al Piano Previsionale di Bilancio del Comune di Varese, fra cui uno in modo particolare ha rilanciato il progetto della bretella Gasparotto-Borri (emendamento comunque poi ritirato e dunque non arrivato alla discussione in Consiglio), progetto attualmente accantonato; di seguito l'intervento di Boldetti:
Con il presente emendamento si propone di inserire nel Documento Unico di Programmazione 2020/22, all’interno della Missione 10 “Trasporti e diritto alla mobilità”, programma 5 “Viabilità e infrastrutture stradali”, un paragrafo intitolato “Realizzazione della Gasparotto-Borri”: “Al fine di migliorare l’accessibilità in città per lavoratori, cittadini e turisti, diminuendo il traffico con evidenti ricadute positive anche sulla qualità dell’aria, l’amministrazione comunale intende realizzare – compatibilmente con i lavori in corso delle opere infrastrutturali nel comparto del nuovo supermercato in via Gasparotto – il tratto stradale che colleghi viale Borri con la bretella autostradale. Tale opera stradale consentirà di connettere meglio diverse zone della città, rendendola maggiormente fruibile e attraente, anche nei confronti delle imprese. Inoltre, alleggerirà il traffico in entrata a Varese, con gli evidenti benefici per il comparto di largo Flaiano e via Magenta fino a piazza Repubblica e piazza Montegrappa. Si modifica, di conseguenza, la sezione riguardante il ricorso all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti, con la previsione di un nuovo mutuo per sostenere la realizzazione dell’opera, da accendersi nell’anno 2020. Si modifica conseguentemente il Programma Triennale delle Opere Pubbliche. Varese, 7/12/2019
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A Boldetti ha risposto duramente un'altro Consigliere Comunale bizzozerese, Luca Paris del PD, che dalle pagine de La Prealpina del 13 dicembre, e contestualmente dal proprio profilo Facebook, ha replicato:
Un progetto antistorico, antieconomico e fuori dal tempo. Non ha alcuna logica pensare di indebitarsi per ben 7 milioni di euro e realizzare la Gasparotto-Borri, un'idea che risale a più di mezzo secolo fa, quando la zona interessata non era così antropizzata: oggi sarebbe a ridosso delle case e riguarderebbe ben oltre 1.500 persone.
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I PRO E I CONTRO
A seguito delle due prese di posizioni, si è riacceso il dibattito intorno all'opera, con divrsi interventi in diversi contesti, facendo riemergere due punti di vista opposti che da anni si confrontano, tanto che già nel 2001 si costituì addirittura un comitato per opporsi all'opera.
Al di là degli interventi polemici magari fondati ma poco costruttivi ("il centrodestra si dice favorevole all'opera, ma in ventitre anni di governo cittadino non l'ha realizzata", "il centrosinistra si dice contrario al progetto ma non ha mai proposto delle vere alternative",...), proviamo a raccogliere le motivazioni di chi è favorevole e di chi è contrario al progetto, partendo da un dato condiviso: viale Borri è un'arteria viabilistica importante per la città e soffre di congestionamento autoveicolare.
Tracciato della Gasparotto-Borri (evidenziato in rosso) e delle opere connesse (in giallo)
Abbiamo dunque provato a raccogliere le diverse argomentazioni portate a sostegno delle due diverse posizioni:
CONTRARI
1. La prima motivazione addotta dai contrari, è di tipo ambientale, infatti la realizzazione della bretella porterebbe al sacrificio di una significativa striscia di verde (boschi e prati)
2. Il tracciato della bretella originariamente avrebbe dovuto attraversare un'area disabitata, costituita da una distesa di boschi e prati che seperavano Bizzozero da Varese; da allora però in quell'area vi è stato un importante sviluppo urbanistico con l'edificazione di numerose palazzine residenziali che hanno dato corpo all'odierno quartiere di S. Carlo. La realizzazione della bretella oggi andrebbe ad impattare negativamente su questi cittadini di Varese (che Paris indica in 1.500 persone).
3. I costi eccessivi dell'intervento (stimabili in circa 9 milioni di euro)
4. La striscia di verde oggi salvata proprio in previsione della realizzazione della bretella, potrebbe più utilmente e più economicamente essere destinata a verde pubblico
5. Rispetto al momento in cui si formulò il progetto della Gasparotti-Borri, oggi il traffico cittadino risulta già aiutato dalla recente realizzazione della Pedemontana, che ha provveduto a togliere dalle strade di Varese, e da viale Borri in particolare, una significativa quota di automezzi pesanti
FAVOREVOLI
1. Il traffico di viale Borri è prevalentemente di tipo "terminale" (cioè non di "transito", ma con destinazione ad una delle numerose infrastrutture che sull'arteria sono presenti, quali l'ospedale, l'Università - destinata a crescere ulteriormente -, il Molina, l'ATS, la BTicino, la Prealpi, ma anche la zona industriale di Varese Sud - Schianno), dunque l'opera permetterebbe ad un cospicuo numero di automobilisti di non dover percorere viale Borri nella sua interezza, immettendovisi o lasciandolo, a metà del suo percorso, più vicino alla propria destinazione, facendo calare la "percorrenza" cui viale Borri è oggi sottoposto
2. L'opera andrebbe compresa in un progetto più ampio per creare una "tangenziale interna" a Varese, che tagliando i suoi assi viari principali (viale Borri appunto, ma anche viale Belforte, viale Valganna e via Caracciolo-Sanvito), permetterebbe di evitare l'attraversamento del centro città per raggiungere gli altri quartieri della città
3. Traffico più scorrevole - grazie alla nuova bretella - vorrebbe dire anche meno inquinamento
4. L'attenzione ai residenti che risulterebbero più vicina al nuovo collegamento viario, non deve far dimenticare che le loro case sono state realizzate quando il progetto già esisteva ed era noto, e verosimilmente ciò ha permesso loro di risparmiare sull'acquisto degli immobili, scontando preventivamente il disagio già programmato
5. Un traffico più agile anche in favore di importanti attività economiche, potrà portare benefici economici anche alla collettività
CHI HA TORTO E CHI HA RAGIONE
Chi segue BIZZOZERO.NET sa quanto teniamo a distinguere e separe i fatti dalle nostre opinioni, e non vogliamo fare un'eccezione neppure in questa circostanza; ecco perchè evidenziamo come quanto segue sia semplicemente un'analisi personale di chi scrive. PREMESSA Doveroso premettere che per una corretta valutazione servirebbero dei numeri e dei numeri aggiornati ed attendibili, circa la quantità e qualità del traffico oggi gravante su viale Borri, con delle proiezioni pure aggiornate ed attendibili sulle conseguenze numeriche derivanti dalla realizzazione della nuova arteria (numero veicoli che si aggiungerebbero o toglierebbero, quantità di gas inquinanti rilasciati, tempi di percorrenza, ...), numeri di cui oggi almeno chi scrive non dispone. DUE VISIONI ALTERNATIVE In linea di principio comunque si può tranquillamente affermare che entrambe le posizioni siano "corrette", in quanto non esiste un'unica soluzione, ma più soluzioni per ciascuna prospettiva da cui si osservi e si tenti di intervenire sul problema: due soluzioni contrapposte, entrambe legittime e corenti con due visioni prospettiche pure diverse e contrapposte. VIABILITA' PIU' EFFICIENTE: La prima visione prospettica guarda al mondo ed al problema specifico con l'occhio di chi non vuole intervenire sulla mentalità dei cittadini. Da questa prospettiva l'uso e la presenza degli autoveicoli su viale Borri è un dato acquisito e sostanzialmente non modificabile, che andrà semmai governato ed agevolato. Gli interventi ipotizzati allora si concentrano sulla gestione del traffico (realizzazione di rotatorie, installazione di semafori, creazione di incroci canalizzati, istituzione di sensi unici), sulla realizzazione di nuovi parcheggi nei pressi delle destinazioni più richieste (anche per ridurre i "giri a vuoto" delle auto che intasano ulteriormente le strade), la progettazione di nuove strade. Il tutto con un occhio di riguardo alla dimensione economico-commerciale-produttiva. Tale posizione è ben espressada un intervento dell'allora Assessore all'Urbanista del Comune di Varese, oggi capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, Fabio Binelli, in occasione di un incontro pubblico promosso dagli Amici di Bizzozero, Comitato Varese Sud, Legambiente e Lipu il 22 giugno del 2012:
Video BizzozeroTV: Le proposte del Gruppo Amici di Bizzozero, le strategie del Comune di Varese MOBILITA' ALTERNATIVA: La seconda visione prospettica guarda al mondo ed al problema specifico con l'occhio di chi voglia cercare nuove soluzioni, mettendo in discussione comportamenti ed abitudini consolidate.Da questa prospettiva l'obiettivo è cercare delle alternative all'uso delle auto per - idealmente - eliminare il traffico. Gli interventi ipotizzati allora si concentreranno sull'incentivazione all'uso dei mezzi pubblici (aumentandone frequenza e capienza, creando parcheggi periferici di interscambio, stringendo accordi con i comuni limitrofi), sulla disincentivazione dell'uso delle auto private (anche con l'eventuale dimunuzione dei parcheggi in centro, con l'introduzione di tariffe più alte per la sosta), sulla realizzazione di piste ciclabili e su l'incentivazione del car shering. Il tutto con un occhio di riguardo al verde ed all'ambiente in generale. IL MINIMO COMUN DENOMINATORE Come si vede si tratta di due prospettive diverse e contrapposte; a nostro avviso nessuna delle due può dirsi sbagliata, sebbene risultino alternative tra loro. Ciò non di meno i sostenitori di entrambe le posizioni a nostro avviso dovrebbero sempre e comunque (1) ricordare di inserire i loro progetti nell'ambito di un programma globale d'interventi, affinchè le singole iniziative siano coordinate ed armonizzate fra loro, e (2) ricordare che i problemi vanno comunque affrontati, poichè l'immobilismo non li risolve, ma al contrario il più delle volte li aggrava.
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Questa pur breve analisi mette anche il luce come il ritenere che i politici "siano tutti uguali" rappresenta una buona scusa per non fare la fatica di approfondire e capire, ma è falso; i politici ed i partiti hanno visioni prospettiche diverse fra loro, il più delle volte enunciate nei programmi elettorali; quando poi vengono eletti (cioè quando raccolgono la maggioranza dei voti espressi), hanno il diritto/dovere di realizzare ciò che hanno promesso e per cui sono stati eletti, sebbene siano chiamati ad essere i governanti di tutti, sia di chi li ha votati, sia di chi non li ha votati. Di seguito dunque i link a quanto annunciato in materia in occasione delle ultime elezioni amministrative.
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