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Le future rotatoie che da via Gasparotto immetteranno in viale Borri e viale Europa
Il Comune di Varese chiede 9 milioni e 942 mila euro per l'incrocio Gasparotti-Borri e per via Pian di Luco.
Il Comune di Varese partecipa al bando “Piano nazionale per le città”, nell’ambito del Decreto Sviluppo, con il progetto “Riqualificazione urbanistica, territoriale e ambientale del comparto delle stazioni ferroviarie - interventi infrastrutturali sulla viabilità dell’area sud”. La richiesta di finanziamento è pari a 9 milioni 942 mila euro, come ha spiegato il vicesindaco Carlo Baroni.
“Nello specifico, sono stati individuati come progetti per cui richiedere il finanziamento la Gasparotto Borri e il nuovo tracciato stradale di via Piana di Luco – ha precisato –, progetti legati all’accordo di programma per l’unificazione delle stazioni: puntiamo alla risoluzione dei problemi viabilistici della zona di viale Borri, il che significa risolvere il problema di accessibilità della parte sud. Il progetto verte quindi sulla riqualificazione del sistema della mobilità ed accessibilità all’area”.
Si tratta di due progetti dal forte impatto viabilistico sul nostro rione che erano stati ampiamente illustrati anche dall'assessore Binelli in occasione dell'incontro pubblico svoltosi presso il Circolobizzozero lo scorso 25 giugno.
In particolare il primo mira a creare un collegamento diretto fra la congiunzione di via Gasparotti con viale Europa e viale Borri, all'altezza della chiesa dei frati cappuccini, mentre il secondo permetterebbe in particolare un collegamento diretto con l'autostrada per i mezzi pesanti provenienti o diretti alle zone industriali di Varese e Gazzada-Schianno, oltre che un'alternativa al viale Borri per chi proviene da sud.
La legge 134 del 2012 ha introdotto uno strumento operativo per la riqualificazione urbana delle aree degradate, denominato “Piano Nazionale per le città”, a cura del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con lo scopo di promuovere “un processo complessivo di riqualificazione e rilancio delle aree urbane, anche al fine di creare nuove opportunità di sviluppo economico”. Dal ministero per le Infrastrutture è stato costituito un Fondo per l’attuazione del piano, e nominata al tempo stesso una Cabina di regia con Anci per la selezione e valutazione dei progetti.
La proposta varesina si riferisce alle opere infrastrutturali esterne al “Comparto Stazioni” ma strettamente necessarie alla sostenibilità viabilistica del piano. Si tratta quindi di opere finalizzate alla creazione di una “viabilità tangenziale” in grado di migliorare i collegamenti “con ricadute in termini di miglioramento di tutto il sistema di trasporto privato da cui potrà derivare – precisa il vicesindaco – anche una miglior qualità urbana ed una migliore vivibilità, minori tempi di percorrenza, ed anche un minore inquinamento atmosferico ed acustico”.
Per meglio comprendere la strategia viabilistica del Comune di Varese per l'area di Varese sud, riproponiamo il video dei passaggi più significativi dell'assemblea del 25 giugno.
Che i finanziamenti arrivino davvero è tutto da vedere, è però incoraggiante rilevare che qualcosa si sta tentando di fare da parte dell'amministrazione comunale per i problemi viabilistici che interessano l'area sud di Varese e Bizzozero in particolare.
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