Foto Raffaele Coppola: Il "Molina" di viale Borri

Nomi e curriculum dei 5 consiglieri, con una nota di Mattia Colombo.

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Guido Bonoldi, Barbara Cirivello, Fernando Fasolo, Orlando Vivaldo Rinaldi, Anna Zanetti, questi i nomi dei nuovi consiglieri del cda della Fondazione Molina che ieri il sindaco Galimberti ha nominato.

Come anticipato a presiedere il Consiglio sarà Guido Bonoldi, varesino, primario di medicina a Busto Arsizio, di 64 anni; con lui l'avvocato Barbara Cirivello, varesina, presidente del Movimento Consumatori di Varese, classe 1973, Orlando Vivaldo Rinaldi, di Gazzada, medico, collaboratore dell'Università dell'Insubria, classe 1961; Anna Zanetti, varesina, impiegata presso la Fondazione San Remigio, ha lavorato per oltre vent'anni a Molina, anche con l'incarico di segretaria di presidenza, classe 1974; questi i quattro nomi scelti dal sindaco, a loro però si affianca anche Fernando Fasolo, indicato dalla chiesa varesina, varesino a sua volta, componente di diversi Consigli d'Amministrazione di Fondazioni Benefiche, classe 1947.

I neoconsiglieri resteranno in carica per 5 anni dalla data di insediamento del Consiglio, “fermo l’esito, con sentenza passata in giudicato, del contenzioso dinanzi al TAR", precisa il decreto di nomina.

Dunque un Consiglio molto varesino ma privato di ogni componente bizzozerese (nel precedente figuravano il presidente Campiotti ed il consigliere don Marco Casale), una bizzozeresità in qualche modo difesa dal contributo di Mattia Colombo, bizzozerese e coordinatore cittadino di Forza Italia, che al nuovo cda del Molina ha inviato qualche "consiglio":

"Egregio direttore,

Ora che sono stati resi noti tutti i nomi del nuovo CDA della Fondazione Molina, alla cui selezione ho avuto il piacere e l’onore di prendere parte (si trattava peraltro di auto-candidatura da indipendente di area centro-destra), preso atto della sonora bocciatura da parte del selezionatore avv. Galimberti, vorrei condividere con lei e i lettori quelle che ho presentato come linee programmatiche in allegato al mio curriculum professionale:

1) La parola d’ordine deve essere “normalizzazione”. Gli ultimi anni sono stati molto difficili.
2) Mi sarebbe piaciuto studiare il dossier “La Quiete”, a fini di una possibile trasformazione in RSA di lusso, anche in partnership con altre realtà del settore.
3) L’impegno per i nuovi membri sarà particolarmente gravoso, dato che dovranno operare gratuitamente. Anche per questo motivo avevo posto la condizione del ritorno di un direttore generale al Molina.

Aggiungo, inoltre, che sono favorevole a studiare il recupero del Politeama, magari in connessione con il Vittoria, e alla revisione complessiva del progetto di piazza Repubblica, dove si potrebbero studiare soluzioni davvero alternative (mercato coperto o spazio espositivo, uso frazionato della Caserma, più presenza dell’Università, ecc.). E concludo, in questo excursus politico, dato che le nomine sono sempre politiche, anche quando non appaiono come tali, con un ultimo suggerimento: almeno un evento di NU 2019 (se mai ci sarà una terza edizione) sia organizzato nei giardini del Molina e nel parco dell’Ospedale di Circolo. Anche questa è inclusione.

Buon lavoro a tutti e in particolare all’avv. Cirivello.

Mattia Colombo"

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