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Foto Raffaele Coppola: La casa di riposo di viale Borri
Il Comune di Varese ha pubblicato il bando per selezionare i nuovi amministratori della casa di riposo di viale Borri.
Ad illustrare le ragioni dell'iniziativa e a fornire il quadro in cui essa si inserisce è lo stesso Comune nelle premesse esposte nel bando:
Premesso che:
con decreto sindacale n. 4 del 26.2.2015, prot. n. 14587 a firma dell'allora Sindaco avv. Attilio Fontana era stato nominato per il quinquennio 2014/2019 il consiglio di amministrazione ed il Presidente della Fondazione Fratelli Paolo e Tito Molina Onlus;
il Direttore Generale deii'ATS lnsubria con proprio provvedimento n. 642 del 25.11.2016 ha disposto "di sciogliere l'organo di amministrazione della Fondazione Fratelli Paolo e Tito Molina Onlus" (nominato dall'allora Sindaco Fontana) "provvedendo nel contempo alla nomina del Commissario straordinario nella persona del dott. Carmine Pallino" per una durata pari a sei mesi successivamente prorogato di semestre in semestre;
la predetta nota del 25.11.2016 è stata impugnata dinanzi al giudice amministrativo (TAR Lombardia, Milano R.G. 50/2017 e successivamente in appello Consiglio di Stato R.G. 263/2018);
Ritenuto che la nota del Direttore Generale deii'ATS lnsubria n. 642 del 25.11.2016 con cui è stato disposto "di sciogliere l'organo di amministrazione della Fondazione Fratelli Paolo e Tito Molina Onlus" è allo stato pienamente efficace poiché il giudice amministrativo non ne ha sospeso l'efficacia e tantomeno disposto l'annullamento;
Rilevato che ATS, con nota n. 42430 del 26.4.2018 (a sei giorni dalla data dell'udienza pubblica dinanzi al Consiglio di Stato per la discussione del predetto appello R.G. 263/2018 ed a ventotto giorni dalla scadenza dell'ulteriore semestre concesso al Commissario), ha comunicato al Comune di Varese che non avrebbe provveduto - a prescindere dall'esito del contenzioso in essere - all'ulteriore rinnovo del commissario straordinario, ritenendo conclusa l'attività posta in essere dallo stesso;
Rilevato altresì che il Direttore Generale deii'ATS lnsubria, prendendo atto dell'impossibilità del Comune di Varese di procedere alla nomina di un consiglio di amministrazione prima del 24.5.2018 stante le vigenti disposizioni regolamentari comunali per la nomina e la designazione di propri rappresentanti in società e fondazioni che richiedono tempi meno stringenti, con propria deliberazione n. 241 del 24.5.2018, ha disposto la proroga dello stesso commissario fino all'insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione e comunque per un periodo massimo di sei mesi a decorrere dal 25.5.2018;
Preso atto che il Consiglio di Stato con la sentenza n. 3656 del 13.6.2018 relativa al giudizio di appello riguardante l'impugnazione della predetta nota 642 citata ha, tra l'altro, "rimesso la causa al giudice di primo grado per la trattazione delle ulteriori questioni oggetto del ricorso introduttivo e dei motivi aggiunti ai sensi dell'art. 105 comma 1 c.p.a.";
Considerato che tale decisione del Consiglio di Stato porta, inevitabilmente, ad un significativo allungamento dei termini per la definizione del contenzioso pendente con un possibile nocumento per l'immagine e la gestione della Fondazione Fratelli Paolo e Tito Molina Onlus che da quasi due anni è amministrata da un commissario;
Vista, inoltre, la nota PGN 66561 del2/7/2018 del Direttore Generale della ATS lnsubria; Ribadito che il provvedimento con cui ATS lnsubria ha disposto lo scioglimento dell'organo di amministrazione della Fondazione Fratelli Paolo e Tito Molina nominato dall'allora Sindaco Fontana non è stato sospeso o annullato e pertanto è, almeno allo stato, pienamente efficace;
Rilevato che rappresenta elemento di rilevante interesse pubblico, soprattutto per le finalità e gli scopi della Fondazione Fratelli Paolo e Tito Molina, fare in modo che, nelle more della definizione (con sentenza passata in giudicato) del contenzioso in essere dinanzi al Giudice Amministrativo (TAR Lombardia, Milano R.G. 50/2017), si passi da una situazione di "straordinarietà" data dalla nomina del Commissario straordinario a quella ordinaria con la nomina di un Consiglio di Amministrazione ed un Presidente da parte del Sindaco di Varese come previsto dal vigente statuto della Fondazione;
...
Dunque un'iniziativa che cerca di restituire alla casa di riposo bizzozerese una parvenza di normalità, ma un'iniziativa su cui resta sospesa la spada di Damocle dei procedimenti giudiziari in corso, di cui non è possibile definire le tempestiche, ma che potrebbero come già in passato rimescolare le carte all'improvviso.
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