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Comune, Provincia e ATS-Regione finanziano il centro di cura e assistenza animale che si vuole realizzare ai Duni; resta il nodo delle infrastrutture.
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IN BREVE Ieri mattina Comune di Varese, Provincia di Varese e ATS Insubria (che fa direttamente capo a Regione Lombardia) hanno siglato un accordo per finanziare con 550.000€, la realizzazione di un centro polifunzionale dedicato agli animali, a Bizzozero, in località Duni. Trovato l'accordo e i finanziamenti ora dovrà essere realizzato il progetto, verificata la fattibilità tecnica (e dunque l'idoneità dell'area scelta, anche se non sembrano sussistere dubbi), e affidati i lavori. Con l'occasione il Comune si è anche impegnato a realizzare finalmente un'idonea rete fognaria per la zona oggi residenziale, che ne è ancora priva; restano invece da affrontare le questioni relative alla viabilità (la strada di accesso attuale appare inadeguata) e all'impatto sull'adiacente area abitata.
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Venerdì 14 febbraio, è stato firmato il protocollo di intesa tra il Comune di Varese, in qualità di ente capofila, Provincia di Varese e ATS Insubria per realizzare il nuovo canile di Varese.
Foto Raffaele Coppola: Da sinistra Nicoletta San Martino, Davide Galimberti, Guido Bertolaso, Salvatore Gioia, Marco Magrini
IL PROGETTO
Sebbene colloquialmente lo si continui a chiamare "canile", quello che dovrebbe sorgere ai Duni di Bizzozero è molto di più di un semplice canile, si tratterebbe di un vero e proprio centro polifunzionale di livello provinciale, dedicato agli animali. Riprendendo quanto già ipotizzato nel 2021, le linee guida del nuovo progetto, ne ampliano la portata e gli obiettivi.
Tre gli attori coinvolti, tre le aree previste, distribuite su una superficie compresa tra i 7.000 e gli 8.000 metri quadrati, e che dovrà prevedere tre diversi servizi: un'area di accoglienza per cani e gatti, il canile e gattile sanitario, e infine il centro di ricovero della fauna selvatica. Nel dettaglio le tre aree dovranno prevedere:
ACCOGLIENZA PER CANI E GATTI
Un rifugio per cani e un'oasi felina, di pertinena del Comune di Varese, che costituiranno la prima e più ampia area. Il canile vero e proprio dovrà poter accogliere almeno 40 ospiti, e sarà ben separato dall'oasi felina, la cui capienza al momento non è ancora stata indicata.
Se come pare di capire ci si atterrà all'impostazione del progetto del 2021, il rifugio per cani sarà costituito da una quarantina di box riscaldati e ciascuno dotato di una zona notte al chiuso e di una zona giorno coperta all’aperto.
L'oasi felina invece dovrebbe prevedere una vasta area recintata, inerbita e piantumata, con delle strutture di rifugio all’interno dell'area recintata.
AREA SANITARIA
Un'area propriamente sanitaria di competenza di ATS Insubria, con almeno 5 corpi di fabbrica:
CENTRO FAUNA SELVATICA
Un'area, di pertinenza di Provincia di Varese, per accogliere temporaneamente animali della fauna selvatica soccorsi dalla polizia provinciale prima del loro conferimento al CRAS (Centro di Recupero Animali Selvatici) regionale.
Almeno 7 le strutture richieste dal progetto (tutte di limitate dimensioni) oltre all'uso condiviso dell'ambulatorio:
(Cliccare sull'immagine per ingrandirla) Planimetria dell'area di intervento con evidenziate le diverse "aree funzionali" del progetto datata 2021 ora superato
LA COPERTURA ECONOMICA
L'accordo sottoscritto stabilisce dunque che al Comune di Varese, che ha stanziato un contributo complessivo di 300 mila euro, spetti la fase progettuale e di realizzazione dell'intervento della nuova struttura, che dovrà rispondere alle necessità tecniche delle diverse funzioni previste. Di competenza del Comune inoltre la manutenzione straordinaria dell'intero compendio, insieme alla gestione del canile rifugio e dell'oasi felina.
Saranno invece di competenza di ATS Insubria, che ha stanziato tramite Regione Lombardia un contributo di 100 mila euro, la gestione del canile e del gattile sanitario.
Infine la Provincia di Varese, che partecipa con un contributo di 150 mila euro, ha in capo la gestione del centro di ricovero temporaneo della fauna selvatica.
L'ASPETTO GESTIONALE
Formalmente la struttura sarà di proprietà del Comune di Varese che la cederà in comodato d'uso gratuito per trent'anni agli altri due enti, in virtù del loro contributo economico alla realizzazione della struttura. Ciascun ente resterà responsabile della propria area, ma la gestione dell'intero complesso potrà essere unitaria e affidata a terzi con gara di appalto curata dal Comune di Varese in collaborazione con Provincia ed ATS.
L'attuale stato di fatto dell'area, con evidenziati in rosso gli spazi che sarebbero destinati alla nuova struttura
L'IMPATTO SUL TERRITORIO
L'area prescelta risulta discosta dal centro abitato e immersa nel verde, ma adiacente ad un'area residenziale di livello alto e medio alto, e raggiungibile solo attraverso una via a fondo cieco, quindi - sebbene non affrontato in sede di presentazione dell'accordo fra i tre enti - pare opportuno richiamare anche le ricadute che tale intervento avrà o potrebbe avere sull'area e sui residenti, che già in passato avevano manifestato il proprio dissenso:
SERVIZI AMBIENTALI: Nell'accordo sottoscritto non si parla di aree verdi pubbliche e di aree parcheggio, che pure erano previste nel progetto del 2021 e che è facile ipotizzare vi saranno anche nel nuovo, sebbene probabilmente con una superficie più contenuta.
SERVIZI URBANISTICI: In conferenza stampa il sindaco di Varese Davide Galimberti ha aggiunto che in occasione della realizzazione del progetto è prevista l'estensione della rete fognaria cittadina anche a questa zona di Varese oggi sprovvista.
VIABILITA': Anche a fronte di una nostra precisa domanda durante la presentazione del progetto, non pare ancora essere stato preso in considerazione alcun intervento sulla viabilità locale a sostegno della nuova realizzazione, in particolare per migliorare la sicurezza dell'incrocio di viale Borri con largo Gajard, e adeguare l'accessibilità alla nuova struttura per la quale l'attuale via d'accesso (una doppia stretta carreggiata a senso unico, tal volta interrotta in occasione dei nubifragi) sembrerebbe insufficiente.
I COMMENTI
A sottolineare l'importanza del progetto i massimi vertici provinciali, ma anche Guido Bertolaso, Assessore al Welfare di Regione Lombardia, riuniti per siglare l'accorto fra enti alla presentazione del progetto.
Foto Raffaele Coppola: Guido Bertolaso
"Strutture del genere ce ne sono pochissime in tutta la Lombardia, questa va nella direzione della filosofia One Health per il benessere collettivo dell’ambiente in cui viviamo, fatto di uomini e di animali" ha commentato proprio Bertolaso.
Foto Raffaele Coppola: Davide Galimberti
“La realizzazione di una nuova struttura per il canile è stata da subito una priorità dell'assessorato alla tutela ambientale – hanno invece dichiarato il sindaco Davide Galimberti e l'assessore alla Tutela ambientale Nicoletta San Martino - La firma di oggi, arrivata dopo un lungo lavoro di pianificazione e in un clima di collaborazione con gli altri enti coinvolti, prevede uno stanziamento di 300.000 euro da parte del Comune di Varese, che copre più di metà della spesa necessaria. Il progetto, già in fase di elaborazione, porterà a realizzare un luogo accogliente sia per gli animali che per chi se ne prenderà cura e per i cittadini che lo frequenteranno. L'auspicio è creare una struttura che permetta anche di promuovere iniziative di largo respiro, di natura zoofila, educativa, culturale e sociale”.
Foto Raffaele Coppola: Marco Magrini
“Grazie alla collaborazione con ATS Insubria e Comune di Varese potremo finalmente contare su una struttura polifunzionale in grado di rispondere con efficienza alle esigenze di soccorso e di ricovero degli animali. La Provincia di Varese ha voluto investire risorse e competenze per creare uno spazio dedicato al ricovero della fauna selvatica ferita e rinvenuta sul nostro territorio, contribuendo al progetto con un finanziamento di 150.000 euro. Un’esigenza concreta visto che soltanto negli ultimi due anni il nostro Settore di Polizia Ittico Venatoria ha recuperato una media di 379 esemplari feriti all’anno, di questi 193 erano ungulati (caprioli, cervi, cinghiali e mufloni). Questo centro permetterà una gestione degli animali feriti nel rispetto del benessere animale” ha dichiarato il Presidente della Provincia di Varese, Marco Magrini.
Foto Raffaele Coppola: Salvatore Gioia
Salvatore Gioia direttore generale di ATS Insubria infine ha commentato: “Ancora una volta il lavoro di squadra e la rete tra PA portano a un significativo risultato atteso da anni sul territorio: questo progetto, infatti, consentirà di realizzare una struttura sanitaria pubblica all’avanguardia anche dal punto di vista della sostenibilità e permetterà di incrementare la qualità dei servizi attualmente attivi e offerti in collaborazione con i veterinari dell’Agenzia. Ringrazio l’assessore Bertolaso che con la sua partecipazione ha voluto sottolineare l’importanza di questo accordo”.
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