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Planimetria con la suddivisione delle aree funzionali per il nuovo parco-canile-gattile
Non solo "gabbie", ma anche ambulatorio, sala operatria, sala conferenze, shop, parco pubblico e - all'occorrenza - cremazione.
Come già noto il Comune di Varese ha individuato a Bizzozero, in via Duno, lo spazio dove trasferire il canile oggi in via Friuli (non lontano dall'Iper), ma in realtà non si tratterà di una struttura analoga, bensì di un qualcosa di completamente nuovo e diverso, un parco con un articolato complesso in parte destinato ai cani ed in parte destinato ai gatti.
E' bene precisare che il progetto nel dettaglio non esiste ancora - tant'è che c'è chi accusa l'attuale amministrazione di aver semplicemente confezionato uno spot elettorale - ma esistono alcuni passaggi preliminari già compiuti dalla giunta comunale, e soprattutto esiste un bando di gara per cercare realtà imprenditoriali con cui sviluppare il progetto, i cui contenuti vi sveliamo qui in anteprima.
Mettendo a dura prova la curiosità dei nostri lettori, dobbiamo necessariamente iniziare con l'inquadrare l'opera, che andrebbe ad inserirsi in un'area verde adiacente ad un quartiere residenziale.
L'attuale stato di fatto dell'area, con evidenziati in rosso gli spazi che sarebbero destinati alla nuova struttura
L'area interessata dal progetto è articolata in due spazi, uno più piccolo, a nord, di proprietà privata, ed uno più vasto, a sud, di proprietà comunale, parzialmente occupata da un campo di calcio in disuso e per il resto a prato.
Planimetria dell'area destinata alla nuova struttura
Fotocomposizione Raffaele Coppola: L'area di intervento e scorci a terra della situazione attuale
Da segnalare che proprio accanto all'area che potrebbe ospitare la futura struttura, vi è oggi un bosco, che costituisce un prezioso corridoio ecologico per il transito degli animali tra i due rami del Parco Cintura Verde - Varese Sud.
Evidenziato in rosso il corridoio ecologico
Evidenziata in giallo l'area boschiva che oggi funge da corridoio ecologico tra la Malcollina (nei documenti comunali indicata come Marcolina) e la valle del Selvagna - Piana di Luco
Il Comune di Varese ha dunque pubblicato un bando per la realizzazione di un progetto su tale area, che complessivamente preveda un'area parcheggi di 4.300 mq, un parco pubblico di 13.500 mq, una palazzina multifunzione e strutture di servizio, oltre a box di ricovero e aree di sgambo ad uso esclusivo del canile di 6.400 mq, un ulteriore parco con eventuali aree di sgambo per il canile (corrispondente all'area del campo di calcio dismesso), di 7.000 mq, e una strutture di rifugio, oltre che area a verde felina, di 3.000 mq.
(Cliccare sull'immagine per ingrandirla) Planimetria dell'area di intervento con evidenziate le diverse "aree funzionali" del nuovo complesso
Scendendo più nello specifico, le "indicazioni" date dal Comune di Varese, prevedono di destinare a parcheggio pubblico l'area staccata più a nord, che sarebbe utilizzata da tutti coloro che si recheranno alla nuova struttura.
La vasta area a sud sarebbe invece da dividersi in tre sotto-aree: quella all'estremo sud (contrassegnata da delle crocette nella planimetria) dovrebbe ospitare le strutture destinate ai felini; quella al centro (evidenziata in planimetria da linee diagonali che da destra scendono verso sinistra, ed eventualmente dalla parte evidenziata da una trama a rete) la sede direzionale e le strutture destinate ai cani; quella più a sinistra (contrassegnata in planimetria con dei pallini ed eventualmente dalla parte evidenziata da una trama a rete), destinata ad area pubblica, recintata ma liberamente accessibile.
Per ciascuna di queste aree le indicazioni di come dovrebbe svilupparsi il progetto sono abbastanza dettagliate.
Elaborazione grafica Raffaele Coppola: L'area destinata a parcheggio pubblico
AREA PARCHEGGIO
La prima struttura che probabilmente accoglierà chi si recherà al nuovo parco canile-gattile, sarà il parcheggio. Previsto a breve distanza del complesso vero e proprio, l'ampio spazio per le auto dovrà prevedere alberature e spazi a verde in modo tale da inseririrsi nel contesto ambientale circostante, e dovrà essere realizzato con una superficie drenante pari almeno al 90% della superficie complessiva, e comunque "le strutture che verranno collocate all'interno di ciascuna zona e che andranno a costituire delle superfici impermeabili, dovranno tuttavia essere amovibili".
Elaborazione grafica Raffaele Coppola: L'area destinata alla palazzina multifunzionale e all'ospitalità dei cani
PALAZZINA MULTIFUNZIONALE
Da via Duno, oggi si dirama una stradina di campagna, che opportunamente sistemata dovrà in futuro condurre alla palazzina multifunzionale, punto di accoglienza e di passaggio per accedere a tutti gli altri spazi.
La palazzina si potrà articolare in diverse strutture:
Un piccolo parcheggio per il personale, con le medesime caratteristiche del parcheggio per il pubblico.
Un padiglione "direzionale" che comprenderà un locale segreteria, una salone multifunzionale (riunioni, mostre, corsi, incontri), un negozio di alimenti ed accessori per animali d'affezione.
Un padiglione cucina con la cucina vera e propria, una dispensa ordinaria, una dispensa "fredda" per gli alimenti freschi, un disimpegno, uno spogliatoio, un bagno con doccia.
Un padiglione veterinario con una sala visite, una sala operatoria, una sala attesa, una cella frigorifera per gli animali deceduti, un laboratorio esami (raggi, ecografia, ecc), uno spogliatoio, un bagno, un magazzino e almeno due gabbie per la degenza post operatoria. Adiacente a tale padiglione dovrà prevedersi il bagno per i visitatori (compresi quelli del parco). La relazione tecnica del Comune di Varese precisa inoltre che "Il complesso ambulatoriale, oltre che essere utilizzato dall’ATS nell’ambito del canile/gattile sanitario per effettuare gli interventi di sterilizzazione, vaccinazione e cura che per legge ad essa competono, potrà eventualmente anche essere utilizzato da medici veterinari liberi professionisti".
Un padiglione "strutture di servizio" che ospiti il locale pompe, il locale tecnico, il locale caldaia, il locale adibito a ripostiglio e a ricovero degli attrezzi, il locale raccolta differenziata dei rifiuti, il locale lavanderia, il locale adibito al lavaggio ed alla toelettatura, e forse il forno crematorio, che la relazione cita ma non indica poi dove andrebbe collocato.
CANILE
Lasciata la palazzina multifunzionale si potrà accedere al canile, costituito da una serie di "compartimenti di box" che potrà arrivare ad ospitare complessivamente almeno 100 cani. Ogni compartimento sarà costituito da una un gruppo ristretto di box destinati all'accoglienza dei cani.
Ciascun box dovrà essere riscaldato e dotato di una zona notte al chiuso e di una zona giorno coperta all’aperto, alla quale il cane può accedere tramite una basculante.
Ogni "compartimento di box" dovrà prevedere dei vani di servizio dove potranno essere ubicati i lavandini per il lavaggio delle ciotole, un tavolo di lavoro, e degli armadi per il deposito degli attrezzi e dei materiali vari; per ogni unità di questo tipo dovrà essere disponibile un'area verde recintata destinata allo sgambamento (di superficie minima pari ad almeno a 800 mq ciascuna).
Questi "compartimenti di box" avranne tre differenti destinazioni:
Rifugio (destinato all'accoglienza a tempo indeterminato)
Pensione (servizio commerciale destinato ad accogliere a tempo determinato animali di proprietà); a tale servizio potrà essere destinato un solo "compartimento di box".
Canile sanitario (servizio di ospitalità momentanea per i cani appena arrivati in canile, nell’attesa di poter effettuare i controlli sanitari del caso prima di introdurli negli alloggiamenti che ospitano gli altri cani della struttura). A tale servizio dovrà essere destinato un "compartimento di box", con caratteristiche di maggiore isolamento degli ospiti per scongiurare il rischio di contagi.
Elaborazione grafica Raffaele Coppola: L'area destinata a parco pubblico
PARCO PUBBLICO
Lo spazio più ampio sarà però quello destinato a parco pubblico, che dovrà essere adeguatamente recintato, e sarà dotato di panchine, tavoli e cestini per la raccolta dei rifiuti, come in un qualsiasi altro parco pubblico, con la specifica che in questo sarà ovviamente consentito l'ingresso dei cani, e potrà contare sui servizi del complesso (locali igienici, assistenza, shop, eventualmente ristoro).
La relazione tecnica del Comune poi sottolinea come sia importante che tutta la struttura sia dotata di barriere fonoassorbenti “naturali” (ovvero piante) lungo il lato rivolto verso il nucleo abitato.
Elaborazione grafica Raffaele Coppola: L'area del campo di calcio in disuso
CAMPO DI CALCIO IN DISUSO
Da definire invece la destinazione dell'area del campo di calcio in disuso, che potrà costituire una parte del parco pubblico, oppure potrà essere destinata ad ospitare diverse aree recintate (di superficie minima pari ad almeno 800 mq ciascuna), non in diretto contatto coi padiglioni e destinate non solo allo sgambo in sicurezza dei cani, ma anche allo svolgimento dell'agility/mobility dog, ad attività di interazione fra cane e uomo nelle fasi di preaffido/adozione o più semplicemente ad attività di lavoro con i cani ospitati o provenienti dall'esterno della struttura. A decidere sarà chi si farà carico della realizzazione del complesso in funzione dei suoi progetti di sviluppo, tenendo presente che quanto eventualmente qui impiantato dovrà comunque avere carattere provvisorio per poter essere prontamente rimosso "nel caso in cui l'Amministrazione comunale avesse necessità di riattivare il campo di calcio".
Elaborazione grafica Raffaele Coppola: L'area destinati ai felini
OASI FELINA - GATTILE
Nella parte più meridionale del complesso, ad idonea distanza dell'area del canile, potranno trovare spazio le oasi feline, strutturalmente molto più semplici delle aree destinata ai cani, queste infatti prevedono sostanzialmente due elementi:
Una vasta area recintata, inerbita e piantumata;
Delle strutture di rifugio all’interno dell'area recintata.
Dalle indicazioni fornite pare di capire che le oasi ipotizzate siano tre:
Oasi felina rifugio, la più grande per la maggioranza dei gatti ospiti
Oasi rifugio "degenza" per i soggetti malati (vedasi FIV e FELV)
Gattile sanitario (servizio di ospitalità momentanea per i gatti appena arrivati in struttura, nell’attesa di poter effettuare i controlli sanitari del caso prima di introdurli negli spazi che ospitano gli altri gatti). Tale spazio dovrà avere caratteristiche di maggiore isolamento degli ospiti per scongiurare il rischio di contagi.
Per tutte le strutture destinate ai felini pare essere richiesta una struttura di servizio unica adibita al personale di servizio, nella quale si troveranno dei lavandini per il lavaggio delle ciotole e delle lettiere, degli armadi per depositare le attrezzature ed un tavolo da lavoro; non è indicato, ma verosimilmente si tratta di una svista, un servizio igienico.
PER APPROFONDIRE Per chi fosse interessato, per meglio inquadrare il progetto, aggiungiamo di seguito alcuni passaggi delle relazioni "illustrativa" e "tecnica" a nostro avviso più significativi:
RELAZIONE ILLUSTRATIVA Con Delibera di Giunta n. 72 del 31.03.2020 „CANILE COMUNALE: RICOLLOCAZIONE E INDIVIDUAZIONE NUOVA AREA URBANISTICA ATTO DI INDIRIZZO” è stata formalmente condivisa la proposta di individuare un nuovo comparto urbanistico per la ricollocazione del canile rifugio comunale presso l'area denominata “Duni” quale risoluzione alle annose problematiche ambientali e gestionali dell'attuale Canile rifugio del Comune di Varese, situato in via Friuli 5, Località Pravaccio, all'interno di un contesto urbano a vocazione pressochè insustriale/commerciale, in cui permangono situazioni di inadeguatezza strutturale e funzionale per la distrubuzione degli spazi andati via via aggiungendosi dalla fine degli anni '90 con manufatti prefabbricati e la costante necessità di interventi manutentivi straordinari derivanti dalla relativa localizzazione geografica. Sebbene si tratti di un'ampia area verde e marginalmente boschiva nell'avvallamento in prossimità del fiume Olona, risulta prevalentemente ombrosa, particolarmente fredda e umida, con un accesso non particolarmente agevole in fondo alla diramazione di via Friuli che costeggia l'impianto di depurazione retrostante l'ex cascina Pravaccio e, purtroppo, depauperato sotto il profilo della qualità paesaggistico-ambientale, periodicamente interessato da fenomeni di allagamento, tali da costutire anche situazione di potenziale pericolo sia per i cani che per i gestori della struttura. L'attuale struttura risulta, ad oggi, costituita dai seguenti manufatti: ...
RELAZIONE TECNICA 1. PREMESSA ...
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Come ogni scelta anche quella del parco canile-gattile, e soprattutto la sua ubicazione, non sono condivisi da tutti, nei prossimi giorni daremo voce anche a chi ha manifestato perplessità e contrarietà.
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