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Foto Raffaele Coppola: Foto emblematica di via Selene con dei girasoli in primo piano e sullo sfondo il cantiere
I varesini che desiderano salvaguardare l'area di via Selene, si mobilitano per individuare delle alternative al progetto già avviato.
Vedere, conoscere, capire. Queste le parole d'ordine della "passeggiata civica" svoltasi ieri, sabato 5 settembre, in via Selene autoconvocata da alcuni residenti della zona per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica su questo angolo di Bizzozero e di Varese oggetto di un intervento dal forte impatto urbanistico-ambientale.
Foto Raffaele Coppola: Un momento della "Passeggiata civica"
Circa 50 i partecipanti (non pochi tenuto conto del tipo di proposta e del momento particolare) e fra essi diversi volti della politica cittadina e rappresentanti di alcune associazioni locali e ambientaliste.
Foto Raffaele Coppola: I partecipanti alla "Passeggiata civica"
Un'occasione per vedere di persona almeno uno scorcio dell'area umida della Stoppada, della zona circostante, del cantiere; per conoscere (e per certi versi scoprire) le specifiche dell'intervento avviato; per confrontarsi e per verificare cosa sia possibile fare. Un appuntamento che si annuncia come il primo tassello di un mosaico di iniziative.
Foto Raffaele Coppola: Scorcio del cantiere di via Selene come si presentava la mattina di sabato 5 settembre
Fra gli aspetti che hanno sorpreso la maggior parte degli intervenuti, la circostanza per cui l'intervento avviato non riguarda l'intero tracciato della pur breve via Selene, ma solo una sua metà, lasciando ad eventuali altri progetti ed altri interventi (di cui oggi non si ha alcuna notizia) l'adeguamento della seconda parte della strada (quella verso Bellavista) e le sue naturali prosecuzioni, ovvero via Per Schianno e via Antonio Gramsci, che dovrebbero qui convogliare il traffico veicolare (soprattutto quello pesante) dell'area industriale di Varese Sud e Schianno; con la conseguenza che sino alla eventuale realizzazione di tali ulteriori opere, si creerebbe un cono di bottiglia assimilabile a quello già oggi presente sul versante opposto delle due aree industriali, quello di via Piana di Luco, dal tracciato stretto e contorto (simile a quello di via per Schianno e via Gramsci), che mal sopporta l'elevato numero di auto che la percorrono, e che va in crisi al passaggio dei mezzi pesanti che provengono o si dirigono alle due zone industriali citate.
Foto Raffaele Coppola: Cartelli durante la manifestazione
La volontà di tutelare l'area ambientale di pregio, e le perplessità tecniche dell'intervento in corso, hanno portato molti dei presenti ad interrogarsi circa la reale necessità ed utilità dell'intervento, e circa la possibilità di un'eventuale alternativa. Questioni che verosimilmente saranno al centro delle successive iniziative che nell'occasione da più parti sono state annunciate.
GLI INTERVENTI
Foto Raffaele Coppola: Alessandro Goitan ALESSANDRO GOITAN (Residente della zona, promotore dell'iniziativa) dopo aver ricordato di aver abitato sul posto e di aver giocato sugli stessi prati oggi trasformati in area di cantiere, ha ribadito come l'iniziativa sia di tipo informativo ed abbia lo scopo di aiutare i cittadini varesini a sviluppare una maggiore conoscenza e consapevolezza di quanto stia avvenendo in questa zona. Foto Raffaele Coppola Luca Paris LUCA PARIS (Consigliere Comunale a Varese, del PD, Presidente della Commissione Urbanistica) dopo aver illustrato cosa concretamente prevede - in termini di opere da realizzarsi - il progetto sull'area, ha indicato l'intervento in corso su via Selene come "di supporto" rispetto al progetto stesso, e non come una sua parte essenziale. Aggiungendo a ciò che egli ritiene sia ancora possibile incidere su quest'ultimo intervento per fermarlo o per modificarlo, Paris ha suggerito di interrogarsi e ponderare quanti e quali siano i vantaggi (soprattutto di tipo economico) e gli svantaggi (soprattutto di tipo ambientale e dunque di qualità della vita) di questa realizzazione, rivendicando l'opportunità di informare e coinvolgere i cittadini nella conoscenza e nella valutazione dell'intervento, per poter poi ricevere come Amministrazione cittadina gli input del caso, e quindi meglio mediare tra le due esigenze apparentemente contrapposte. Foto Raffaele Coppola: Baratelli Elena ELENA BARATELLI (Consigliere Comunale a Varese, della lista civica Varese 2.0, Presidente della Commissione Lavori Pubblici) annunciando una prossima seduta congiunta delle Commissini Urbanistica e Lavori Pubblici, per individuare il miglior modo possibile per tutelare l'area, ha affermato che anche lei ritiene ancora possibile intervenire sul progetto relativo a via Selene, per fermarlo o modificarlo. Foto Raffaele Coppola: Del Corso Angelo ANGELO DEL CORSO (Presidente dell'Associazione Varese 2.0) dopo aver ribadito l'elevato pregio ambientale dell'area della Stoppada, lamentando che a suo giudizio non sia stata adeguatamente tutelata, ha posto l'accento sulla carenza urbanistica del progetto che non prevede un adeguato raccordo con le infrastrutture già esistenti, e ha lamentato la mancata rivisitazione del Piano di Governo del Territorio, che il suo movimento avrebbe voluto fosse effettuata ancora all'inizio del mandato amministrativo dell'attuale maggioranza di Palazzo Estense. Foto Raffaele Coppola: Arturo Bortoluzzi ARTURO BORTOLUZZI (Presidente Amici della Terra) ha sottolineato la necessità di trovare un'adeguata mediazione tra le esigenze economiche e la irrinunciabile necessità di tutelare l'ambiente, quale bene fondamentale per il benessere dell'uomo. Foto d'archivio Raffaele Coppola: Daniele Zanzi DANIELE ZANZI (Vicesindaco Comune di Varese, della lista civica Varese 2.0) dopo aver ricordato la sua personale e storica conoscenza dell'area, ha inquadrato la situazione di via Selene in un contesto più ampio, rammentando innanzitutto come anche la "sciagurata" bretella Gasparotti-Borri sia ancora presente nel PGT, e sebbene allo stato attuale ferma, potrebbe essere finanziata e riattivata in qualunque momento; quindi ha richiamato la necessità di intervenire sull'innesto di via Piana di Luco su viale Borri, intervento di cui si parla da decenni, senza però che se ne sia mai fatto nulla; infine specificatamente per via Selena, si è impegnato a promuovere una riunione con i residenti, e a proporre un incontro sul posto con tutti i Consiglieri Comunali, in modo tale che possano davvero vedere e comprendere di cosa si stia parlando, sia sotto il profilo ambientale che urbanistico, allo stesso modo di come hanno fatto i varesini presenti all'incontro. Zanzi si è infine interrogato circa l'opportunità di creare una nuova infrastruttura viabilistica che potrebbe non solo agevolare il traffico attuale, ma anche attrarne di nuovo, con il rischio di innestare una spirale di interventi che inseguono la necessità di agevolare il traffico generandone sempre di nuovo che richieda ulteriori interventi. Foto Raffaele Coppola: Silvia Antonetti SILVIA ANTONETTI (Residente della zona) dopo aver rivendicato una nuova e maggiore consapevolezza nella cittadinanza in merito alle tematiche ambientali, si è chiesta "rispetto ad un'area di indiscusso pregio ambientale, perchè ancora una volta la si debba sacrificarla, e per che cosa poi ?"
Foto Raffaele Coppola: Scorcio degli scavi per la terza rotatoria ALESSANDRO GOITAN (Residente della zona, promotore dell'iniziativa) ricordando che la mobilitazione dei residenti è riuscita a suo tempo a fermare la bretella Gasparotto-Borri, e che sulla terza rotonda (quella in fase di realizzazione al termine del percorso sterrato di via Selene, sul limitare della Stoppada) "i giochi sono ormai fatti", ha osservato che ora la partita si sposta sul chilometro circa di via Selene, per la quale è necessario capire se ci possono essere delle alternative. Foto d'archivio: Luisa Alioli LUISA ALIOLI (Portavoce Comitato Varese Sud) dopo aver ricordato le battaglie contro l'inceneritore, contro il carcere a Bizzozero in via Piana di Luco, contro le case popolari in via dei Duni, e a favore del Parco Varese Sud, ed aver sottolineato la progressiva crescita del progetto di sistemazione viaria attorno alla nuova Esselunga, che ha visto nel tempo aggiungersi rotonde, bretelle e svincoli, si è chiesta se da parte del Comune di Varese davvero non sia possibile considerare la possibilità anche di arrivare a recedere dal contratto con Esselunga, mettendo in discussione la realizzazione della stessa terza rotonda. Foto Raffaele Coppola: Partecipanti alla manifestazione ROSSELLA BERNASCONI (Residente sul posto e socia di Amici della Terra) ha voluto rimarcare come l'attuale configurazione di via Per Schianno e via Antonio Gramsci sia inadeguata allo scopo cui le si vorrebbe ora destinare, e che il loro eventuale adeguamento comporterebbe comunque un ulteriore danno ambientale, essendo i loro tracciati in buona parte delimitati da aree boschive. Foto Raffaele Coppola: Un tratto di via Antonio Gramsci con una stretta curva dove due automezzi faticano a passare contemporaneamente FRANCESCA ALBERTI (ex residente del posto) ha ricordato che vi è un documento redatto in funzione dell'istituzione del Parco Cintura Verde Varese Sud, in cui si sono censite e brevemente presentate le specie di animali, insetti e piante (alcune anche rare) rinvenibili in loco.
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CRITICITA' DEL PROGETTO I partecipanti alla "Passeggiata civica" hanno concentrato la loro attenzione sugli aspetti ambientali della questione, ma non sono mancati dei riferimenti anche agli aspetti urbanistici, ed in particolare a due: la permanenza nel PGT della bretella Gasparotto-Borri e le opere previste specificatamente su via Selene. BRETELLA La bretella Gasparotti-Borri faceva parte di un progetto più ampio di riorganizzazione della viabilità attorno a viale Borri, ed avrebbe dovuto costituire uno dei lati di un rettangolo che avrebbe duvuto avere in viale Borri, nel percorso che attraversa la zona industriale Varese Sud - Schianno (via Piana di Luco, via 1° maggio, via Antonio Gramsci, via Per Schianno), ed in via Gasparotto, gli altri tre. Grafica Raffaele Coppola: In verde l'attuale triangolo della viabilità dell'area, che con la bretella Gasparotti - Borri (linea rossa tratteggiata) sarebbe dovuta divenire un rettangolo irregolare Tale progetto, osteggiato da molti residenti dell'area in cui sarebbe dovuta essere realizzata la bretella, è stato accantonato dall'attuale Amministrazione Cittadina (PD, Varese 2.0, Lista ConcittaDino), ma è ancora presente nel Piano di Governo del Territorio, e dunque potrebbe facilmente essere ripristinato. Grafica Raffaele Coppola: Planimetria attuale del progetto, con evidenziato in rosso il tracciato ancora presente della bretella Gasparotto Borri VIA SELENE La documentazione presentata in occasione della "Passeggiata" ha inoltre permesso per la prima volta di farsi un'idea più precisa dell'intervento avviato sul tracciato di via Selene, rilevando con sorpresa che esso si limiterà al tratto non asfaltato della via, e solo a circa metà del tracciato oggi asfaltato, lasciando nelle condizioni attuali il primo tratto della strada, quello che si distacca da via Per Schianno, accanto al ponte del Bellavista. Grafica Raffaele Coppola: Planimetria del progetto avviato su via Selene, con in evidenza gli snodi più rilevanti I partecipanti all'iniziativa hanno osservato come la circostanza appaia di particolare rilievo poichè il primo tratto di via Selene, nelle condizioni attuali, non sembra assolutamente in grado di sostenere un traffico elevato, tantomeno il passaggio di mezzi pesanti, che non lascerebbero abbastanza spazio ai mezzi provenienti in senso opposto. Senza dunque ulteriori lavori (di cui oggi non si ha alcuna notizia) l'intervento avviato nell'area, rischia di essere inutile, se non dannoso, andando potenzialmente a creare ingorghi e complicazioni alla viabilità. Foto Raffaele Coppola: Un tratto di via Per Schianno, con una delle strette curve che ne caratterizza il tracciato Ma non solo via Selene, a più riprese è stato infatti ricordato che per giungere nella "nuova" via Selene, il traffico, ed in particolare i mezzi pesanti provenienti dalle due zone industriali di Varese e Schianno, dovranno percorrere via Antonio Gramsci (di competenza del Comune di Gazzada Schianno) e via per Schianno (di competenza del Comune di Varese), ma anche queste due strade, soprattutto nel tratto in cui si congiungono, presentano caratteristiche inadeguate a sopportare un traffico veicolare intenso e/o il transito di automezzi pesanti, presentando delle curve pericolose, e soprattutto un tracciato troppo stretto; per permettere realmente il passaggio di un significativo numero di auto e dei mezzi pesanti, è necessario realizzare un intervento piuttosto impegnativo per adeguare carreggiata e tracciato delle due vie, intervento che però ad oggi non risulta neppure preso in considerazione dalle amministrazioni di Varese e Gazzada-Schianno. Foto Raffaele Coppola: Via Antonio Gramsci con due auto che si incrociano in spazi ristretti
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L'AREA UMIDA DELLA STOPPADA A destare l'interesse e l'attenzione dei partecipanti alla "Passeggiata civica" è però il contesto ambientale con cui l'intervento va ad interferire, anche quando non ne tocchi direttamente i punti più delicati, come l'area umida della Stoppada, una delle aree di maggior pregio fra quelle inserite nel neocostituito Parco Cintura Verde Varese Sud. La realizzazione di una strada ad alto scorrimento adiacente all'area umida infatti, ne disturba ed altera comunque l'equilibrio, vuoi per i lavori necessari alla realizzazione della nuova strada, vuoi per i rumori attuali e futuri, vuoi per la presenza di un corpo estraneo che toglie uno spazio oggi utilizzato da molti degli esseri viventi che nell'area umida hanno il loro habitat, interrompendo anche il collegamento con le aree verdi - comunque meno pregevoli - che si trovano dal lato opposto (quand'anche tale collegamento già oggi sia frammentario a causa della presenza della linea ferroviaria e della bretella autostradale), vuoi per gli inevitabili rifiuti e smog che tale tipo di strade, riversano sui lati del tracciato. Ecco perchè uno dei momenti più significativi dell'iniziativa è stato dato dalla visita ad un lembo di quest'area umida, dove sono stati realizzati gli scatti che di seguito proponiamo: Foto Raffaele Coppola: Scorcio dell'area umida della Stoppada Foto Raffaele Coppola: Scorcio dell'area umida della Stoppada Foto Raffaele Coppola: Scorcio dell'area umida della Stoppada Foto Raffaele Coppola: Scorcio dell'area umida della Stoppada con delle ninfee ed un fenicottero finto collocato simbolicamente Foto Raffaele Coppola: Foto emblematica di via Selene con dei girasoli in primo piano e sullo sfondo il cantiere
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