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Foto Raffaele Coppola: La scuola dell'infanzia Giovanni da Bizzozero
B.NET scrive a sindaco ed assessore sull'asilo di Bizzozero. L'assessore Dimaggio risponde.Per dare concretezza a tale attenzione abbiamo scritto una lettera aperta al Sindaco ed all'Assessore ai Servizi Educativi, che abbiamo loro anticipato ieri, e a cui ha prontamente risposto l'Assessore Dimaggio.
Di seguito il testo integrale della nostra lettera e della risposta ricevuta:
Egr. Sig. Assessore Rosella Dimaggio Egr. Sig. Sindaco Davide Galimberti, a seguito del nuovo piano organizzativo (nuovi orari) e tariffario dei servizi educativi comunali, grazie alla Vostra cortese disponibilità, nei mesi scorsi è stato possibile organizzare degli incontri con alcuni genitori delle scuole di Bizzozero (scuola dell’infanzia Giovanni da Bizzozero, scuole primarie Garibaldi e Marconi) onde poter fornire una serie di chiarimenti inerenti dette novità, e fugare una serie di dubbi, timori o ingiustificate preoccupazioni. In tali incontri però sono emerse anche delle problematiche oggettive, che gravano non poco su alcune famiglie. In particolare si è evidenziato come i nuovi orari per i servizi offerti dalle scuole dell’infanzia finiscano con il comportare notevoli aumenti di spesa per diverse famiglie, che anche nei casi in cui si vedono ridurre la retta mensile si trovano costrette a dover usufruire (e quindi pagare) servizi di cui prima potevano fare a meno. Il caso più significativo si verifica la mattina, quando l’inizio dell’ “orario ordinario” dei servizi offerti è stato posticipato dalle 08.30/08.45 alle 09.00/09.15, costringendo tutte le famiglie che iniziano a lavorare per le 09.00 (impiegati, commercianti, commesse,…) a dover utilizzare il servizio di “ingresso anticipato”, con un notevole aumento dei costi per le famiglie interessate. In occasione degli incontri di cui sopra questa problematica è stata da voi condivisa, ma avete anche dovuto evidenziare come tale situazione fosse inevitabile a causa della carenza di personale specializzato, da destinare a coprire gli orari di servizio. Ora però questa motivazione è venuta a cadere. Il calo di iscrizioni registrato quest’anno presso la scuola dell’infanzia Giovanni da Bizzozero (indipendentemente dalle cause che l’hanno determinato), ha fatto sì che si costituisse una classe in meno del previsto, e conseguentemente che si “liberasse” del personale prima assegnato a tale classe, personale che evidentemente potrebbe essere destinato a conservare il vecchio orario per l’inizio dell’offerta educativa base della scuola, consentendo a numerose famiglie di non aver bisogno di ricorrere al servizio di “ingresso anticipato” e dunque evitando a tali famiglie un significativo aggravio di spesa rispetto all’anno scolastico 2016/2017. Mi rendo conto che una tale possibilità vada a generare diversi ordini di problemi, ed in particolare di omogeneità rispetto al servizio offerto dalle altre analoghe strutture comunali*, e di organizzazione (dato il lavoro già fatto ed i tempi a disposizione per poter apportare i cambiamenti del caso), ma credo che possiate condividere come tali problematiche – anche se con fatica – possano e debbano essere superate in vista di un bene superiore, ovvero il servizio e l’interesse dei cittadini e delle famiglie al cui servizio l’Amministrazione si pone. Cordialmente Raffaele Coppola PS Tengo a precisare di essere anche io un fruitore dei servizi erogati dalla scuola dell’infanzia di Bizzozero, ma di non avere alcun vantaggio o svantaggio strettamente personale dal cambio di orario di inizio del servizio di “ingresso anticipato” in quanto già ne usufruisco, l’interesse verso la questione è invece di carattere esclusivamente “civico”. * problema invero già ampiamente superato se si considera da un lato che anche in passato la struttura di Bizzozero aveva un orario specifico, giustificato dall’essere al servizio di un territorio in cui sono attive importanti realtà industriali (BTicino, SKF, Prealpi) ed economiche (Università, ATS, Molina), dall’atro che i centri estivi comunali sono tutt’oggi garantiti ad una sola scuola, in centro Varese, a discapito di quelle periferiche, tra cui Bizzozero, a dimostrazione che i servizi offerti già ora non sono omogei.
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Il testo della lettera dell'Assessore Dimaggio:
Gentile dottor Coppola, - Abbiamo partecipato, come Assessorato ai servizi educativi con delega alle pari opportunità, al bando (decreto n. 2612 del 10 marzo 2017- ex DGR 6300/2017) " Politiche di conciliazione dei tempi lavorativi" con l'intento di erogare alle mamme lavoratrici voucher per la fruizione dei servizi di prescuola e doposcuola. Il progetto è stato approvato ma non finanziato. Resto a sua disposizione per ogni altro chiarimento e mi impegno a renderle note le eventuali adesioni alle proposte di welfare. Rossella Dimaggio
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