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Foto d'archvio Giuseppe Testoni: Il gelso segato in via Adriatico
Sabato 30 luglio messa a dimora pubblica per un nuovo gelso in via Adriatico.
Foto GVP: L'albero piantumato
Ebbene quell'iniziativa - magari opinabile, ma del tutto lecita - proprio non è andata giù a qualcuno, tanto che già a settembre del 2015 mano ignota, nottetempo, cercò di spezzare il tronco dell'alberello, senza per altro riuscirci.
Foto GVP: Il gelso piegato ed il basamento della targa asportata in basso a sinistra
In aiuto del giovane albero si pose dunque un palo che potesse sostenene il tronco ormai ricurvo. Ma se non era stato semplice sradicare o spezzare il gelso, non così fu per il palo di sostegno, che venne asportato una prima volta a ottobre, ed una seconda nei mesi successivi.
Foto GVP: Il buco rimasto dove era stato conficcato il palo di sostegno
Il costante riposizionamento del palo di sostegno dovette esacerbare l'animo dell'anonimo che per risolvere il problema "alla radice" a febbraio del 2016 decise di intervenire con un seghetto.
Foto Giuseppe Testoni: Il gelso segato in via Adriatico
Il gesto però non sortì l'effetto desiderato, visto che a marzo intervenne il Comune di Varese per sostituire la pianta ormai irrimediabilmente ferita a morte, con un altro giovane gelso.
Foto Mario Bianchi: Il nuovo alberello posato in via Adriatico
Forse il gesto fu interpretato come un "gesto di sfida", sta di fatto che ad inizio maggio del 2016 la mano ignota intervenne anche contro il secondo gelso, segandolo in tre parti.
Foto Raffaele Coppola: Il gelso segato, a destra e a sinistra del "moncone" le due restanti parti in cui fu smembrata la pianta
Ora però, passate anche le elezioni, il Movimento Giovani Padani non intende darla vinta a chi cerca di contrastare le loro idee con la violenza, e così viene proposta un'azione civica pubblica per sabato 30 luglio, a partire dalle ore 09.00, quando il movimento giovanile della Lega Nord tornerà a piantare un terzo gelso, invitando all'iniziativa tutti i bizzozeresi, "politici e non - recita una nota del gruppo-, per quello che vuole essere un gesto di non arresa al degrado e al vandalismo che ormai sembra farla da padrona, tra la Chiesa di Santo Stefano e la fermata autobus di Nabresina. Noi non ci arrendiamo!".
Ne ha parlato anche Varesenews
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