Fondazione Molina
Foto Raffaele Coppola: Il Molina nel 20012
Non solo un edificio, ma un'istituzione quella della Fondazione Molina operativa sul territorio di Bizzozero e dedica all'assistenza degli anziani e dei "lungodegenti".
Era il 1836 quando don Giuseppe Veratti destinò 40.000 lire per l’assistenza ad anziani ed inabili di Varese.
L’idea fu poi appoggiata anche da altri benefattori della città, con cospicue donazioni, che portarono all’apertura del “Ricovero per Vecchi” nel 1876.
La sua prima sede fu un’ala del “Civico Ospedale” di via Donizzetti-piazza Giovine Italia, nell’odierno centro urbano di Varese.
Ma già nel 1885 la nuova istituzione si dotò di una sede autonoma, in un nuovo edificio a lato dell’ospedale, tra via Luini e via Rainoldi.
L’arrivo a Bizzozero avvenne nel 1915, quando l’ente a quell’epoca guidato da Bolchini, acquistò sul viale Borri l’edificio dell’ex Salumificio Guzzi e l’adiacente terreno.
Successivi lasciti, e una buona amministrazione, permisero poi negli anni di acquisire ulteriori terreni circostanti e di edificare nuovi padiglioni, per ampliare i servizi e le cure offerte.
Gli ultimi decenni hanno poi visto un importante lavoro di progressivo adeguamento della struttura alle mutate norme edilizie e sanitarie, che hanno interessato anche la facciata dell’edificio principale.
Testo tratto dal volume "Pillole di Bizzozero" di Raffaele Coppola, Circolobizzozero 2014, sulla base delle informazioni storiche messe on line dell'Istituto di cura.
Il testo di questa pagina avrebbe dovuto costituire il contenuto della scheda n° 21 dell'iniziativa del Circolobizzozero, patrocinata dal Comune di Varese, curata Raffaele Coppola e nota come "volantini storici"; in realtà il volantino non fu mai realizzato.
Aiutaci a migliorare questa pagina; hai immagini, documenti, informazioni aggiuntive ? scrivici a
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.