Le edicole votive
Foto Mario Bianchi: L'edicola dedicata alle tre Marie
Le edicole votive sono sempre stata sincero segno di devozione del popolo verso la divinità.
Bizzozero ne annovera tutt’ora 5.
Forse la più suggestiva è la cappella dedicata a S. Rocco, in zona Duni; l’attuale edificio è datato 1890 ed è stato profondamente restaurato nel 1993, ma l’origine del luogo di culto sembra possa risalire al ‘700.
I restauri hanno recuperato l’immagine votiva che ritrae S. Rocco (patrono dei viandanti e degli appestati), S. Ambrogio e la Madonna delle sette spade, ma non hanno potuto ripristinare le condizioni ambientali originali, che vedevano il livello della strada più basso di circa un metro, tanto che la lastra di pietra dell’altarino interno, oggi appare come un insolita predella davanti all’immagine sacra.
All’interno di villa Trecati, oggi oratorio parrocchiale, vi è poi l’edicola dedicata all’Immacolata datata 1948 come indica la lapide sotto l'affresco "Al cuor immacolato della vergine madre di Dio nell'80° della gioventù maschile di A.C. 29-08-1948". Nel 1982, venne aggiunta una seconda lapide in memoria di Don Giuseppe Macchi: "Tutta Bizzozero ricorda Don Giuseppe Macchi nell'anno della morte - Immacolata 1982"
All’incrocio tra via Monte Cengio e via Conte Verde, quasi di fronte alla chiesa parrocciale, vi è poi l’edicola dedicata alle tre Marie, che corona l’ingresso ad uno degli edifici più antichi di Bizzozero (risale almeno al 1600). L’edicola, che appare di epoca successiva alla costruzione del complesso cui è annessa è stata restaurata alla fine degli anni ’80.
Risaliva invece agli inizi del ‘900 l’edicola collocata all’incrocio tra viale Borri e via Carletto Ferrari, rovinata dall’incedere del tempo è stata demolita nel 1993, ed i frammenti restanti dell’affresco, sono stati ricollocati su una parete del complesso edilizio che ha occupato l’area.
Infine l’edicola dedicata alla Fuga in Egitto all’incrocio tra via Carletto Ferrari, via Adriatico, via monte Generoso e vicolo Eupili, segnava l’ingresso in paese per chi giungeva da Varese; edificata nel 1879, è stata ampiamente rimaneggiata nella parte pittorica, conservando comunque il soggetto originale.
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