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Giuseppe Terziroli
Le esequie venerdì mattina nella chiesa di S. Carlo.
All'anagrafe Giuseppe, ma per tutti Pino, Terziroli è stato un personaggio di rilievo per il mondo civile, politico e culturale di Varese, e di Bizzozero.
E' stato rappresentante di alcune delle famiglie di maggior rilievo per la vita sociale ed economica di Bizzozero, con particolari legami con la frazione di Santa Maria Maddalena, dove nacque il 22 ottobre 1948, e dove suoi antenati e congiunti furono proprietari del locale edificio di culto, ma anche titolari della rinomata Carrozzeria Ambrosini & Botta (attiva dal 1911 al 1959), e dove - in tempi più recenti - ebbe sede l'ominima concessionaria di auto di famiglia, mondo dell'auto in cui continuò poi ad operare sino al pensionamento.
Pino si è distinto per il suo amore per la cultura, il suo impegno civico e la sua attenzione per la comunicazione. Dopo aver frequentato il liceo Classico Cairoli di Varese, si è laureato in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano, e contemporaneamente è stato giocatore e allenatore della Pallacanestro Bizzozero; ancora molto giovane, nel 1969, fu segretario del Comitato pro restauri dalla chiesa di S. Stefano di Bizzozero (cui dedicò due libri, il primo pubblicato nel 1990, il secondo nel 2010), contribuendo al salvataggio di quello che oggi è riconosciuto come monumento nazionale, ed uno degli edifici di maggior interesse storico-artistico della città. Tale esperienza lo portò a collaborare con alcuni "giganti" del mondo culturale ed artistico cittadino (come su tutti l'architetto Bruno Ravasi e il prof. Silvano Colombo), e a segnarne la futura attività pubblica.
Giuseppe Terziroli nel 2016
Da cattolico, politicamente fu impegnato con la Democrazia Cristiana, per la quale fu consigliere e segretario di Zona nel 1972, poi consigliere comunale eletto nel 1975, 1980 e 1985 e Assessore Comunale ai Lavori Pubblici e quindi al Bilancio e Programmazione dal 1980 al 1985. In tale contesto fu Presidente della commissione consigliare per il decentramento amministrativo e coautore dei 6 Consigli di Circoscrizione (oggi purtroppo aboliti), evidenziando già allora la sua attenzione alla dimensione policentrica di Varese, e con essa al suo rione di origine. Successivamente, pur allontanatosi dall'agone politico, ne ha continuato a seguire le vicende, tanto da tornare a candidarsi per le comunali nel 2016, con lista civica guidata da Andrea Badoglio, con lo scopo di animare la discussione elettorale sui temi culturali cittadini.
Ma l'impegno civico non si concluse con la sua esperienza politica, semplicemente cambiò strumento, e Terziroli da amministratore divenne divulgatore ed animatore. Dalla pagine di Facebook Pino è stato un infaticabile e prolifico autore di post ricchi di contenuti storici e culturali, ma anche di commenti, proposte e critiche argomentate (in questo ambito di particolare rilievo il suo impegno anche con il gruppo La Varese Nascosta); post mai banali, molto seguiti e spesso capaci di stimolare il dibattito cittadino, sia politico, che culturale che sociale, e che tal volta si sono tramutati in iniziative pubbliche anche rilevanti, come le sue battaglie contro il parcheggio alla Prima Cappella del Sacro Monte o - in tempi recentissimi - contro l'antenna telefonica nei pressi di Santo Stefano, monumento di cui ancor di più negli ultimi anni era divenuto paladino.
Distinto, inappuntabile nei modi e nei toni, come si addice ad un esponente di una famiglia di rilievo e ad un rappresentante della politica di una volta, oltre che del mondo culturale, Pino non è stato comunque un personaggio accomodante. Aperto al confronto ma fermo nelle sue posizioni, non ha mai temuto di inimicarsi qualcuno pur di non rinnegare le sue convinzioni, dunque tal volta "spigoloso", ma su cui si poteva sempre contare.
Foto Antonio Zaffaroni: Giuseppe Terziroli nella "sua" Santo Stefano
Proprio l'amore per la cultura e per Bizzozero, che hanno trovato una sintesi sublime nell'impegno a favore di Santo Stefano, e la sua attività di divulgatore e comunicatore, l'hanno portato prima a divenire socio del Circolobizzozero (ricordiamo qui la sua iniziativa di una conferenza del Circolo, nel 2024, su Carletto Ferrari), e poi ad avvicinarsi al gruppo Facebook Bizzozero & Bizzozeresi ed al portale Internet/giornale locale Bizzozero.net, da lui seguiti con attenzione e affetto, e a cui non ha mai fatto mancare collaborazione, consigli, sostegno, come accaduto solo poche settimane fa, quando già dal letto dell'ospedale, ha favorito il contatto fra queste realtà rionali e il gruppo di La Varese Nascosta, cercando di dare il proprio contributo per la riuscita del ciclo di appuntamenti "Guardiamoci intorno".
Tanto attivismo non può ora che lasciare un vuoto ancora più evidente nella comunità varesina e nella comunità bizzozerese (per quanto possano essere considerate separatamente).
Per chi vorrà portargli l'ultimo saluto, ed essere vicino alle figlie Elena, Linda e Lucia, è possibile visitarne la salma presso la Casa funeraria S. Ambrogio, in via Mulini Grassi 10 a Varese (località S. Ambrogio), ma anche partecipare al S. Rosario di commiato e alla S. Messa di suffragio, rispettivamente alle ore 10:00 ed alle ore 10:30, venerdì 21 febbraio, presso la chiesa parrocchiale di San Carlo, in via Giannone 1.
Pino è stato ricordato anche da: Il Giornale del Ticino; La Preapina, La Provincia di Varese, Malpensa24, Rete 55, VareseNews, VareseNoi, Varese7Press
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