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Allagamento in via Porto Rose nel 2016
Via Monte Generoso, via Porto Rose, via Piana di Luco: tre nodi in crisi per lo smaltimento delle acque piovane.
Il caso più evidente - in quanto insiste in un punto più frequentato dalla cittadinanza - è quello dell'incrocio tra via Monte Generoso, vicolo Eupili, via Carletto Ferrari e via Adriatico, dove convergono le acque che scendono dalla sovrastante collina di via Benaco, della stesso vicolo Eupili, e dal castello, e dove la rete fognaria risulta ormai inadeguata a raccogliere e smaltire le acque piovane ordinarie, e dunque a maggior ragione quelle eccezionali.
Foto Mario Bianchi: L'incrocio tra via Monte Generoso e via Adriatico domenica sera
Il risultato è il sistematico allagamento dell'incrocio, e il pericoloso deflusso verso viale Borri incanalandosi nella discesa tra farmacia e asilo (dove non a caso qualche anno fa si è dovuti intervenire per il pericolo di crollo del muro di contenimento della struttura scolastica), mentre la manifestazione più evidente è data dall'esplosione (e non per modo di dire) del tombino collocato al termine di via Monte Generoso, adiacente al suddetto incrocio, con sfaldamento più o meno esteso del manto stradale adiacente. Allagamento dell'incrocio, deflusso verso viale Borri, esplosione del tombino che non possono essere risolti con la semplice manutenzione dei tombini o il ripristino del manto stradale, ma che richiedono un intervento strutturale sul sottostante sistema fognario, intervento che però al momento non risulta neppure ipotizzato.
Foto Mario Bianchi: Particolare del tombino "saltato" in via Monte Generoso
Un secondo snodo che manifesta l'ormai insostenibile inadegiatezza del sistema fognario sottostante, è la congiunzione tra via dei Cavalli e via Porto Rose; anche in questo caso non servono le precipitazioni straordinarie per arrivare all'allagamento dell'incrocio e al sollevamento dei tombini, anche se l'aspetto più triste è dato dal contestuale allagamento dei viali del cimitero nella sua parte "nuova", dove la fuoriuscita dai liquami dal sistema fognario porta alla loro diffusione sui viali, sino a raggiungere le tombe che vi si affacciano, distribuendovi residui di ogni genere. Si dice che il livello delle civiltà si possa misurare dal rispetto che si porta verso i propri defunti: in questo caso siamo messi davvero male, tanto più che al problema vecchio di decenni (ma in crescente peggioramento), non risulta ancora che si intenda porre rimedio.
Foto Cristina Pirovano: Liquami e rifiuti fognari lungo il viale principale del cimitero di Bizzozero nel 2018
Il caso più pericoloso invece è probabilmente quello che interessa via Piana di Luco (la strada che da Bizzozero porta a Schianno), dove gli argini scoscesi che ne costeggiano un ampio tratto, sono soggetti a episodi franosi di notevole portata, che oltre a rendere inagibile il trafficato snodo, possono risultare davvero pericolosi per chi - soprattutto se ignaro del pericolo - si dovesse trovare a transitare per tale via nel momento "sbagliato". In questo caso però è previsto un intervento per la messa in sicurezza degli argini, e i lavori sono anche stati finanziati con i fondi del PNRR. Purtroppo però non sono ancora stati divulgati i particolari ed i tempi dell'intervento (tempi che comunque non dovrebbero essere troppo lontani), la cui notizia è trapelata in occasione del recente incontro pubblico a Bizzozero con l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Varese Andrea Civati, che però a domanda in merito non ha fornito risposta.
Foto Domenico Esposito: Via Piana di Luco ieri
L'intervento comunque appèare del tutto slegato dal maxi progetto che vorrebbe realizzare una grande rotonda a regolare l'incrocio tra viale Borri e via Piana di Luco, con sistemazione del sottostante sistema fognario e dell'intero percorso di via Piana di Luco.
Foto Domenico Esposito: Particolare della riva franata in via Piana di Luco
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