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Foto Raffaele Coppola: Il cantiere per la realizzazione della nuova isola salva pedoni
L'isola salvapedoni su viale Borri fa discutere, così Vicesindaco e Presidente Commissione Urbanistica effettuano un sopralluogo per valutare le osservazioni formulate da alcuni bizzozeresi.
"Quelle strisce pedonali sono pericolose". Un'afffermazione che a Bizzozero il più delle volte viene associata all'attraversamento pedonale su viale Borri, nel tratto compreso tra l'incrocio con via Adriatico e quello con via Conte Verde.
Utilizzate ogni mattina da decine di bambini per recarsi alla scuola Marconi o all'asilo Giovanni da Bizzozero, ma anche - in senso opposto - dai tanti, soprattutto anziani, che si dirigono o tornano dal cimitero rionale, oltre che dagli utilizzatori dalle fermate dei bus poste a breve distanza, le strisce pedonali in questione negli ultimi decenni purtroppo sono state teatro di decine di incidenti, anche mortali, con pedoni travolti da auto o moto che approfittando del breve rettilineo e della discesa (se provenienti da Varese) vanno ben oltre i 50 chilometri orari che il codice della strada prescrive.
Foto d'archivio: Le strisce pedonali pericolose di viale Borri
Strisce pedonali a più riprese citate nelle campagne elettorali dei politici di turno, come uno degli interventi prioritari per Bizzozero e per i bizzozeresi, ma su cui da oltre cinquant'anni nessuno è intervenuto; anche nell'ultima campagna elettorale la questione è stata ancora una volta posta ai candidati, ed essi puntualmente se ne sono fatti carico - almeno a parole -."E' una promessa elettorale" tuona oggi, con i suoi modi spesso appassionati, il Vicesindaco Daniele Zanzi, affiancato da Luca Paris, Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Varese, entrambi rappresentanti della maggioranza di governo, il primo leader della lista civica Varese 2.0 il secondo esponente di spicco del PD, partito di maggioranza relativa in città.
Foto Raffaele Coppola: Da sinistra Luca Paris e Daniele Zanzi, durante il sopralluogo odierno
A giustificare il richiamo agli impegni presi in campagna elettorale le polemiche sollevate in questi giorni da alcuni bizzozeresi relativamente all'isola salvapedoni che si sta realizzando proprio per mettere in sicurezza l'attraversamento pedonale in questione, polemiche che hanno indotto i due politici nostrani (Paris oltretutto è di Bizzozero, del quartiere di S. Carlo per la precisione) ad effettuare un sopralluogo per verificare di persona e dal vivo la realizzazione che si sta ormai ultimando, dopo aver sentito i tecnici comunali che hanno studiato l'intervento, e per sentire ora gli operai all'opera.
Nell'occasione, con alcuni colleghi di altre testate locali, abbiamo riportato alcune preoccupazioni manifestate dai bizzozeresi. "E' il modello svizzero" ha dunque attaccato Zanzi, "la pericolosità di questo attraversamento pedonale è dovuta prevalentemente alla mancanza del rispetto dei limiti di velocità, gli svizzeri per arginare il problema hanno iniziato a restringere le carreggiate, con ottimi risultati; questo intervento considera anche questo criterio".
Foto Raffaele Coppola: I lavori in corso per la realizzazione dell'isola salva pedoni, con in primo piano il nuovo spartitraffico all'incrocio con via Conte Verde, ed a destra il nuovo marciapiede che costeggia la recinzione dell'asilo
"L'intervento è stato studiato attentamente dai tecnici comunali - ha proseguito Paris - e fra le altre cose ha portato a spostare un po' più in basso (in direzione Lozza ndr) l'attraversamento pedonale, con il duplice scopo di migliorare la visibilità per chi attraversa, e sfruttare un punto più largo del viale per avere corsie più larghe e dunque adeguate al traffico di viale Borri".
Foto Raffaele Coppola: Un grosso camion in transito verso Varese
Paris ha così toccato uno dei nodi più caldi della questione, quello che sembra sollevare maggiori preoccupazioni, ovvero la presunta inadeguatezza della carreggiata ridotta dall'isola, al transito di bilici, autobus e grandi mezzi in generale: "un camion può arrivare ad una larghezza di 2,52 metri - ha dunque spiegato il direttore dei lavori - il transito ai caselli autostradali è di 2,70 metri, la corsia qui sarà di 3,50 metri, dunque possono passare tutti; abbiamo comunque adottato l'accorgimento di lasciare la corsia in direzione di Varese un po' più larga di quella verso Lozza per facilitare gli autoarticolati che avendo un raggio di curva maggiore potranno muoversi meglio".
Foto Raffaele Coppola: Un autobus in transito in direzione Lozza; dall'immagine è possibile rilevare come l'isola salvapedoni non sia perfettamente centrale rispetto l'attuale asse stradale, ma decentrata verso destra, in modo tale da sfruttare il bordo strada e permettere una maggiore ampiezza per le due corsie, motivo per il quale l'isola è stata realizzata più a valle delle vecchie strisce pedonali
"Parte integrante dell'intervento - prosegue Paris - sarà la segnaletica orizzontale e verticale, con un'illuminazione dedicata e decisamente potente sull'attraversamento, cartelli segnalatori, e strisce orizzontali bianche che evidenzino l'attraversamento stesso, l'isola e dunque il pericoo, inteso come pericolo di investimento per i pedoni, ma anche come pericolo di urto dei cordoli realizzati a protezione dei pedoni".
Foto Raffaele Coppola: L'ampio marciapiede realizzato a margine dell'asilo per permettere la migliore collocazione del palo destinato a segnalare l'attraversamento pedonale
Proprio per poter collocare in posizione adeguata i cartelli che segnalano l'attraversamento, è stato previsto un marciapiede che costeggia il muro perimetrale dell'asilo, più ampio del necessario, ma indispensabile - ci è stato spiegato - per ospitare il cartello di avviso in posizione tale da risultare visibile in maniera ottimale agli automobilisti provenienti da Lozza.
Video BizzozeroTV: Mezzi di grosso calibro in transito accanto alla nuova isola salva pedoni, nella corsia più stretta delle due in cui la carreggiata risulta divisa
"Se poi tutto ciò costringerà a rallentare, non potrò che essere soddisfatto, il nostro obiettivo è salvaguardare i pedoni" si è quasi sfogato Zanzi, apparso sorpreso dal fatto che vi possano essere polemiche su un intervento richiesto da decenni, senza che nessuno abbia saputo formulare proposte alternative fattibili (in particolare appaiono del tutto irrealizzabili dei dossi - da qualcuno richiesti - perchè il codice della strada lo vieta su simili arterie, e perchè su una discesa potrebbero comportare letteralmente il decollo dei mezzi che non ne tenessero conto, con pericoli inimaginabili), e per di più su un progetto pubblico da ormai due anni (anche il nostro giornale in effetti ne parò nel mese di giugno del 2019), una sorpresa che ha lasciato spazio ad una domanda rimasta senza risposta: quale ruolo può avere in queste polemiche la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni cittadine (ottobre 2021) ?
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