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Foto d'archivio: Panchina rossa all'Uninsubria
Con il teatro e con la storia: anche l’Università dell’Insubria dice no alla violenza contro le donne.
Inoltre un contributo significativo arriva da un gruppo di studenti del Didec, il Dipartimento di Diritto economia e culture, che, coordinati da Giacomo Furlanetto, hanno realizzato brevi video intitolati «Io dico no alla violenza» per i canali social dell’Insubria: con un approccio interdisciplinare e i dati aggiornati, hanno espresso il loro appello con l’hashtag #insubriadicenoallaviolenza.
È il rettore Angelo Tagliabue a ricordare l’impegno dell’ateneo: «La condanna della discriminazione e dell’uso della forza fisica e verbale, il superamento degli stereotipi di genere e la promozione di una cultura di rispetto reciproco sono tematiche fondamentali e trasversali, che nel nostro ateneo coinvolgono in modo attivo diversi insegnamenti ma sono alla base del nostro modo di intendere la comunità. Lo scorso anno è stato avviato il progetto Panchine Rosse, con la partecipazione di centinaia di studenti e studentesse e una dedica speciale all’attrice Franca Rame, che nei suoi anni varesini studiò proprio al Collegio Sant’Ambrogio, dove ora ha sede il rettorato, e raccontò in un monologo toccante lo stupro subito nel 1973 a Milano. Quest’anno l’emergenza sanitaria non ci consente di agire in presenza, ma l’ateneo è comunque in prima linea in questa giornata così importante».
«Contro la violenza sulle donne: il potere del teatro» è il titolo del webinar Teams in programma il 25 novembre alle ore 11. Partecipano: Silvia Priori, attrice di Teatro Blu; Giusi Vinciguerra, psicologa di Amico Fragile; Anna Danesi, consigliera di parità della Provincia di Varese; Margherita Crespi, dottoranda di ricerca; Francesco Colombo, dottore di ricerca. L’incontro è organizzato e coordinato da due docenti dell’Insubria: la giurista Paola Biavaschi e Michela Prest, che insegna fisica.
Spiega Paola Biavaschi: «Un fenomeno tristemente diffuso è quello che vede la donna vittima di ogni forma di violenza: quale luogo come la casa può costituire una vera e propria trappola per le donne maltrattate, la casa ove ormai trascorriamo la stragrande maggioranza della nostra giornata? È qui che in questi mesi sta crescendo il numero delle donne che subiscono violenze fisiche e psicologiche. Il messaggio del 25 novembre deve essere però ricco di ottimismo: come possiamo prevenire? Come possiamo curare? La nostra proposta passa per il teatro, un mezzo espressivo potente ed efficace, partendo dall’attrice Silvia Priori che intervallerà momenti di riflessione a suggestivi estratti di brani recitati».
Sempre il 25 novembre sulla piattaforma Teams, alle 17 è proposto un incontro online con l’onorevole Licia Badesi, che ha da poco pubblicato «Per gelosia d’amore. Dai documenti dell’Archivio di Stato di Como 1862-1928». Il libro, finanziato da Soroptimist International d’Italia – Club di Como, analizza le sentenze che trattano di casi di violenza contro le donne nel periodo che va dalla Fondazione del Regno fino all’avvento del Fascismo e che trovano la loro collocazione geografica nei paesi ubicati attorno al Lago di Como.
Licia Badesi ha insegnato letteratura latina e storia nella scuola secondaria. A Milano ha aderito al movimento femminista e, successivamente, all’Unione Donne Italiane. Nel 1983 è stata eletta alla Camera dei Deputati e ha fatto parte della redazione della rivista «Donne, parlamento e società». È autrice di numerose pubblicazioni tra cui anche «Donne davanti alla giustizia del Lombardo-Veneto» (Nodo Libri, 2013), una documentazione scrupolosa e dettagliata di processi contro le donne condotta nell’Archivio del Tribunale di Como nel periodo asburgico che va dal 1818 al 1862.
«Per gelosia d’amore» sarà presentato da Barbara Pozzo, professore di diritto privato comparato e Cattedra Unesco su «Uguaglianza di genere e diritti delle donne nella società multiculturale», da Francesca Ruggieri, professore di diritto processuale penale e vicepresidente del Comitato unico di garanzia, e da Gianmarco Gaspari, professore di letteratura italiana, direttore del Centro sulle Storie locali e le diversità culturali dell’Insubria.
I link aggiornati per partecipare ai due webinar saranno pubblicati sulla pagina: www.uninsubria.it/25-novembre-20
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Con il teatro e con la storia: anche l’Università dell’Insubria dice no alla violenza contro le donne
Due webinar mercoledì 25 novembre: alle 11 «Contro la violenza sulle donne: il potere del teatro», con Silvia Priori, Giusi Vinciguerra e Anna Danesi; alle 17 «Per gelosia d’amore. Dai documenti dell’Archivio di Stato di Como 1862-1928», con l’onorevole Licia Badesi. E sui social una campagna video realizzata dagli studenti
Varese e Como, 23 novembre 2020 – L’Università dell’Insubria aderisce a distanza, con due eventi, alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita dall’Onu nel 1999. Mercoledì 25 novembre alle ore 11 è in programma «Contro la violenza sulle donne: il potere del teatro», webinar coordinato dalle docenti Paola Biavaschi e Michela Prest; alle ore 17 una conversazione della professoressa Barbara Pozzo con l’onorevole Licia Badesi, che ha da poco pubblicato il libro «Per gelosia d’amore. Dai documenti dell’Archivio di Stato di Como 1862-1928».
Inoltre un contributo significativo arriva da un gruppo di studenti del Didec, il Dipartimento di Diritto economia e culture, che, coordinati da Giacomo Furlanetto, hanno realizzato brevi video intitolati «Io dico no alla violenza» per i canali social dell’Insubria: con un approccio interdisciplinare e i dati aggiornati, hanno espresso il loro appello con l’hashtag #insubriadicenoallaviolenza.
È il rettore Angelo Tagliabue a ricordare l’impegno dell’ateneo: «La condanna della discriminazione e dell’uso della forza fisica e verbale, il superamento degli stereotipi di genere e la promozione di una cultura di rispetto reciproco sono tematiche fondamentali e trasversali, che nel nostro ateneo coinvolgono in modo attivo diversi insegnamenti ma sono alla base del nostro modo di intendere la comunità. Lo scorso anno è stato avviato il progetto Panchine Rosse, con la partecipazione di centinaia di studenti e studentesse e una dedica speciale all’attrice Franca Rame, che nei suoi anni varesini studiò proprio al Collegio Sant’Ambrogio, dove ora ha sede il rettorato, e raccontò in un monologo toccante lo stupro subito nel 1973 a Milano. Quest’anno l’emergenza sanitaria non ci consente di agire in presenza, ma l’ateneo è comunque in prima linea in questa giornata così importante».
«Contro la violenza sulle donne: il potere del teatro» è il titolo del webinar Teams in programma il 25 novembre alle ore 11. Partecipano: Silvia Priori, attrice di Teatro Blu; Giusi Vinciguerra, psicologa di Amico Fragile; Anna Danesi, consigliera di parità della Provincia di Varese; Margherita Crespi, dottoranda di ricerca; Francesco Colombo, dottore di ricerca. L’incontro è organizzato e coordinato da due docenti dell’Insubria: la giurista Paola Biavaschi e Michela Prest, che insegna fisica.
Spiega Paola Biavaschi: «Un fenomeno tristemente diffuso è quello che vede la donna vittima di ogni forma di violenza: quale luogo come la casa può costituire una vera e propria trappola per le donne maltrattate, la casa ove ormai trascorriamo la stragrande maggioranza della nostra giornata? È qui che in questi mesi sta crescendo il numero delle donne che subiscono violenze fisiche e psicologiche. Il messaggio del 25 novembre deve essere però ricco di ottimismo: come possiamo prevenire? Come possiamo curare? La nostra proposta passa per il teatro, un mezzo espressivo potente ed efficace, partendo dall’attrice Silvia Priori che intervallerà momenti di riflessione a suggestivi estratti di brani recitati».
Sempre il 25 novembre sulla piattaforma Teams, alle 17 è proposto un incontro online con l’onorevole Licia Badesi, che ha da poco pubblicato «Per gelosia d’amore. Dai documenti dell’Archivio di Stato di Como 1862-1928». Il libro, finanziato da Soroptimist International d’Italia – Club di Como, analizza le sentenze che trattano di casi di violenza contro le donne nel periodo che va dalla Fondazione del Regno fino all’avvento del Fascismo e che trovano la loro collocazione geografica nei paesi ubicati attorno al Lago di Como.
Licia Badesi ha insegnato letteratura latina e storia nella scuola secondaria. A Milano ha aderito al movimento femminista e, successivamente, all’Unione Donne Italiane. Nel 1983 è stata eletta alla Camera dei Deputati e ha fatto parte della redazione della rivista «Donne, parlamento e società». È autrice di numerose pubblicazioni tra cui anche «Donne davanti alla giustizia del Lombardo-Veneto» (Nodo Libri, 2013), una documentazione scrupolosa e dettagliata di processi contro le donne condotta nell’Archivio del Tribunale di Como nel periodo asburgico che va dal 1818 al 1862.
«Per gelosia d’amore» sarà presentato da Barbara Pozzo, professore di diritto privato comparato e Cattedra Unesco su «Uguaglianza di genere e diritti delle donne nella società multiculturale», da Francesca Ruggieri, professore di diritto processuale penale e vicepresidente del Comitato unico di garanzia, e da Gianmarco Gaspari, professore di letteratura italiana, direttore del Centro sulle Storie locali e le diversità culturali dell’Insubria.
I link aggiornati per partecipare ai due webinar saranno pubblicati sulla pagina: www.uninsubria.it/25-novembre-20
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