Questo sito utilizza i cookies. I cookie sono file memorizzati nel browser, utilizzati dalla maggior parte dei siti per personalizzare la navigazione. Utilizzando il nostro sito l'utente dichiara di accettare e acconsentire all' utilizzo dei cookies in conformita' con i termini di uso dei cookies.
La dottoresse Giovanna Scienza
Intervista alla dottoressa Scienza che mette in guardia sul pericolo di contagio ancora alto.
"Non illudiamoci di aver sconfitto il virus - dichiara ad Alessandra Toni di VareseNews - e, soprattutto, non pensiamo che la mascherina ci salverà. Attenzione, sono importanti ma non sufficienti".
Un avvertimento frutto dell'impegno sul campo, come la stessa Scienza racconta: "Io faccio parte della Cooperativa Medici Insubria e ci siamo mossi subito per reperire i dispositivi di protezione. Il 3 di marzo avevamo già mascherine, camici, guanti e visiere. Poi abbiamo costruito una rete di assistenza per monitorare i pazienti: abbiamo stretto accordi con alcuni centri del privato accreditato dove mandavamo e mandiamo i nostri pazienti “sospetto covid” per fare una tac torace. Appuntamenti nel giro di 2 giorni, secondo percorsi in sicurezza. Ne abbiamo fatte 380 di cui l’80% sono risultate polmoniti da covid. Così li abbiamo curati soprattutto a casa, inviandone pochissime in ospedale. Abbiamo aperto il nostro Centro servizi a tutti i medici e sono stati circa 177 i colleghi che hanno lavorato con la piattaforma", circostanza che le ha permesso di avere anche un punto d'osservazione privilegiato sull'evolversi della situazione.
Dunque la codetta "fase-2" rappresenta un passaggio delivcato "In questo periodo, se ci pensate, ci sono anche molti casi in meno di raffreddori: l’isolamento ferma la veicolazione del virus. Tra due settimane sapremo se potremo permetterci ottimismo oppure dovremo di nuovo chiuderci e isolarci completamente".
"Le criticità sono ancora due - osserva sempre la Scienza -: le casa di riposo che continuano a essere ambienti ad alto rischio e le famiglie dove non è possibile isolare efficacemente. Per questo, in vista della Fase 2 , non possiamo abbassare la guardia: potremo andare a trovare i parenti, ma manteniamo ancora le distanze, troviamoci all’aria aperta, evitiamo baci e abbracci".
La soluzione, finché non si troverà il vaccino, rimane una sola: "ci si salva se si rimane distanti", perché il risultato di questa battaglia dipende da ciascuno di noi.
Per leggere l'intervista integrale: VareseNews
Articoli correlati: Coronavirus: triplicati i decessi a Bizzozero; Due nuovi decreti regionali
© 2024 Bizzozero.net
All Rights Reserved.
Free Joomla 1.5 Templates Joomla Web Hosting cushion cut engagement rings Joomla Templates joomla hosting