Guido Bonoldi, nuovo Presidente della Fondazione Molina

Intervista al dottor Guido Bonoldi, Presidente della Fondazione Molina.

E' passato quasi un anno dall'insediamento del nuovo Consiglio d'Ammnistrazione della Fondazione Molina, che presiede alla gestione dell'omonima casa di cura di viale Borri, la più grande della provincia di Varese ed una delle più grandi dell'intera Lombardia, una struttura che tanto peso ha nella vita del rione di Bizzozero, per l'elevato numero di residenti che in vario modo tocca (oltre un migliaio fra degenti, dipendenti, fornitori), ma non solo, perchè la Fondazione va al di là della semplice casa di cura, gestendo anche un asilo nido, un significativo patrimonio immobiliare che ha ricadute dirette sia sul rione che sulla città (in particolare è di sua proprietà l'ex cinema Politeama in centro Varese), e perchè svolge anche la funzione di provider per corsi di formazione accreditati dalla Regione.

Una presenza dunque importante di cui abbiamo voluto parlare direttamente con il suo Presidente, il dottor Guido Bonoldi già primario di Medicina II presso l'ospedale di Busto Arsizio che ha però lavorato in precedenza presso gli ospedali di Varese, Cittiglio, Castellanza e Milano, e che vanta anche due significative esperienze all'estero, in Paraguay e Germania. Bonoldi però non è stato "catapultato" a Bizzozero da un altro pianeta, infatti vanta una conoscenza e frequentazione di Bizzozero che ha radici lontane, essendo nipote del compianto parroco don Luigi Antonetti, cui frequentemente faceva visita sin da giovanissimo, come lui stesso ci ha riferito.

Foto Raffaele Coppola: L'ingresso "al Molina" da viale Borri

Una conoscenza del rione che però è anche conoscenza del Molina, infatti "ho frequentato la struttura di viale Borri da studente, come volontario e poi ci ho collaborato quando nei primissimi anni 2000 lavoravo con il professor Sala in geriatria a Varese".

Magari una conoscenza inizialmente non completamente attuale, ma tutt'altro che superficiale che oggi, a distanza di qualche mese dal suo insediamento, permette di indicare con maggiore sicurezza i punti di forza che attualmente può vantare la casa di cura bizzozerese, "un ambiente molto curato ed una struttura ben organizzata", che costituiscono una solida base su cui costruire un percorso di costante miglioramento, a partire da interventi molto concreti quali "il completamento della dotazione di letti elettrici e la dotazione di sollevatori a binario" senza tralasciare l'opportunità che tali innovazioni offrono per aiutare anche altre realtà; infatti i letti così dismessi, per lo più ancora in ottime condizioni, sono stati destinati ad una struttura di cura in Sri Lanka: lotta agli sprechi ed aiuto a chi più ha bisogno.

"E' stato inoltre assegnato l'appalto per la sostituzione degli infissi del padiglione Perelli e per il rifacimento delle camere mortuarie" perchè non solo necessarie su un piano puramente pratico, ma importanti per l'assistenza sul piano umano di coloro (in questo caso i parenti) che della struttura si avvalgono.

Ma la novità più importante - per le ricadute che potrà avere sulla vita quotidiana dei bizzozeresi - è l'acquisizione del vicino terreno adibito ad area di sosta dei caravan, prospiciente viale Borri, area che sarà destinata a parcheggio interno, alleggerendo così la fame di posti auto che attanaglia il comparto circostante la chiesa di San Carlo.

Foto Raffaele Coppola: Il gruppo scultoreo all'ingresso del Molina

Sul piano organizzativo invece si segnala il ripristino nei prossimi mesi della figura del Direttore Generale, che potrà garantire una presenza costante in loco per dar un più rapido ed efficace seguito alle delibere del CdA, i cui membri - ricordiamo - non possono percepire alcun compenso e che quindi si presuppone non possano garantire una presenza costante presso la struttura.

Accanto agli interventi più operativi, anche alcuni più strategici, come l'avvio dei corsi di formazione ASA con il Centro Gulliver, la convenzione con Croce Rossa e la risoluzione del contenzioso con Varese Alzheimer attraverso una nuova convenzione quinquennale.

Ma proprio l'alzare lo sguardo dalle esigenze immediate alle prospettive future offre la possibilità al dottor Bonoldi di illustrare la sua visione sul Molina: "La nostra sfida è mantenere alto il livello qualitativo dell'assistenza, e valorizzare i nostri operatori, il che - considerata la crescente domanda di assistenza subacuta - vuol dire incidere anche sul tipo di relazione con i familiari dei degenti".

Un percorso dunque che pone sempre più al centro dell'attività della casa di cura la persona, nel senso più ampio del termine, non fatta cioè solo di salute fisica, ma anche di benessere umano, di relazioni ed affetti.

Foto Raffaele Coppola: Scorcio dei giardini interni del Molina

Il tempo a disposizione volge al termine, così l'ultimo argomento toccato è quello dei rapporti con il territorio, con il rione di Bizzozero, tema in parte già toccato parlando degli accordi sottoscritti con Croce Rossa e Varese Alzheimer, della gestione dell'asilo nido e della nuova area di parcheggio, che però ora si amplia, citando le collaborazioni con i Servizi Sociali del Comune di Varese, con l'università, con il vicino Ospedale di Circolo, con l'ATS  di via Ottorino Rossi, con la Regione di cui alcuni consiglieri sono espressione del territorio, come Astuti (PD) e Monti (Lega), con alcune iniziative con la vicina scuola primaria Garibaldi. Una pluralità di attività e di rapporti magari non particolarmente appariscenti, ma pure decisamente significativi, con l'auspicio che possano ulteriormente essere implementati.

Articoli correlati: Nuovo Presidente per il Molina; Nominato il nuovo CDA del Molina; Le novità del Molina