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Foto Raffaele Coppola: L'interno della chiesa di Santa Maria Maddalena
Approfondimento del Vangelo di domenica 13 agosto a cura di don Marco Casale.
Grazie al lavoro di alcuni volontari riproponiamo i contenuti dell'incontro di venerdì 11 agosto 2017:
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LA PAROLA IN MEZZO A NOI X domenica dopo Pentecoste In quel tempo. Seduto di fronte al tesoro, il Signore Gesù osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere». Quando Gesù entra nel tempio, per prima cosa scaccia i venditori di colombe e i cambiavalute perché nella casa del Signore, nel nostro rapporto con Dio non deve entrare il denaro, la logica economica del comprare, del vendere, del dare per avere, ma della gratuità dell’amore. Per questo Gesù vede che nella casa del tempio cioè nella casa dove Dio abita, ci sono delle cose che proprio non vanno bene. Allora va alla ricerca dei segni della presenza di Dio nel tempio finché lo trova. E dove lo trova? Lo trova dove nessun altro lo aveva visto, nel gesto di una vedova povera - perché allora non esistevano le pensioni di reversibilità - quindi questa donna doveva cavarsela da sola. Questa donna povera, senza diritti davanti alla legge, perché alla donna non venivano riconosciuti diritti davanti alla legge, ha poco o niente, due spiccioli, due centesimi diremmo noi oggi. E cosa se ne fa? Va nel tempio e li mette nel tesoro del tempio, li dona al Signore. Ecco Gesù vede questa scena che nessun altro aveva visto e chiama tutti i suoi amici dicendo: “ecco bisogna fare così come ha fatto questa donna, un gesto piccolo ma di grande cuore, di grande generosità, di grande amore”. Tutti erano invece attratti dalla quantità di denaro che i ricchi donavano e, quando si facevano le donazioni, le monete si gettavano in una sorta di tromba, una bocca di lupo che si stringeva sempre di più fino ad arrivare nella cassaforte del tempio. Mentre i denari scendevano, tintinnavano, saltellavano. Per questo Gesù dice: “quando tu fai l’elemosina non suonare la tromba”. La tromba si riferisce a questo luogo del tempio dove c’era il luogo della raccolta che era a forma di tromba e, mentre il denaro scendeva faceva molto rumore, allora tutti si accorgevano, si giravano, dicendo:” guarda quella persona quante monete ha messo nel tesoro del tempio”. Gesù invece non si interessa di quello di cui ci interessiamo noi uomini, non gli interessa la quantità perché tutto è relativo, se io sono ricco e metto un po’ del mio denaro non ho fatto altro che mettere una piccola parte del mio superfluo. Invece questa donna che ha messo solo due centesimi ha messo tutto quello che aveva, era povera, era vedova, non aveva reddito, non aveva nulla e quel poco, pochissimo che aveva l’ha messo tutto. Ha pensato: ho così poco nella mia vita che mi conviene investire quel pochissimo che ho nell’unico investimento che mi d° garanzia al cento per cento sul futuro, lo metto nelle mani di Dio. Metto tutto quello che ho, tutta la mia persona, tutta la mia vita nelle mani di Dio. Non c’è polizza assicurativa più garantita di questa. È un grande atto di amore, un grande atto di fede, di affidamento, in fondo la vita cristiana si potrebbe riassumere in questo, la capacità di mettere la propria vita nelle Sue mani, davvero con confidenza, con fiducia grande, sapendo che le Sue mani sono mani sicure. Questo essere nelle Sue mani ci fa sentire al sicuro, ecco quella donna sarà andata via dal tempio così sentendosi al sicuro perché la vita è nelle Sue mani e le Sue mani sono accoglienti, sono tenere, sono forti, sono rassicuranti. Allora questo esempio che Gesù ci d° ci aiuta molto perché ci aiuta a cercare Dio. Dove Dio è presente? In un cuore umile, in un cuore semplice ma capace di condensare nei piccoli gesti di tutti i giorni una grande intensità di amore. C’è un filosofo che ha detto tutto questo con una bella frase che dice così: “ il tutto nel frammento”. Quando uno è capace di condensare il tutto in un piccolo frammento di vita, in un piccolo gesto, in un piccolo segno, ha fatto la cosa più importante e noi sappiamo che le cose grandi si nascondono sempre nel particolare non nelle grandi promesse di amore non nei grandi impegni a parole, non nei grandi discorsi, ma nei piccoli particolari, quando uno è attento a non disturbare, a non mettere in difficoltà qualcuno, a non ferire nessuno, a non offendere, a non urtare la suscettibilità. È attento ai piccoli gesti. “ Guarda quella persona, non gli sfugge nulla è attento a tutto, non è un elefante nella cristalleria, è attento alle cose piccole”. Allora è una grande persona. Il tutto nel frammento, le cose belle, grandi della vita si notano nei particolari. Ecco Gesù oggi ci dà un esempio da seguire, questa vedova che nella sua semplicità ci fa scuola, una scuola di fede, una scuola di amore perché noi sappiamo preoccuparci non tanto della quantità delle cose che facciamo o delle cose che diciamo ma dell’intensità di amore che ci mettiamo!
Don Marco Casale Chiesa di S. Maria Maddalena – Bizzozero Trascrizione non rivista dall’autore |
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I numeri posti all'inizio di diverse frasi evangeliche indicano i numeri di paragrafo.
Leggi anche: La Parola in mezzo a noi 6 agosto 2017
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