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Foto Raffaele Coppola: L'interno della chiesa di Santa Maria Maddalena
Approfondimento del Vangelo di domenica 6 agosto a cura di don Marco Casale.
Grazie al lavoro di alcuni volontari riproponiamo i contenuti dell'incontro di venerdì 4 agosto 2017:
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LA PAROLA IN MEZZO A NOI Trasfigurazione del Signore In quel tempo. Il Signore Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. La Trasfigurazione è una festa così importante che prevale anche sulla domenica: è un mistero di luce che vince le tenebre. Possiamo anche ricordare che il 6 di agosto è scoppiata la prima bomba atomica ad Hiroshima: un momento di grande buio, seppure luminoso, ma distruttivo. Il 6 di agosto è morto anche Papa Paolo VI: un giorno particolare in cui tornare al Signore, il giorno della Trasfigurazione, che anticipa la gloria della Resurrezione. In questo mistero della Trasfigurazione noi vediamo che Gesù si mostra ai suoi discepoli, che Lui ha scelto, Pietro, Giacomo e Giovanni, nella luce, cioè senza il velo della carne dell’uomo. Si mostra in tutta la luce della Sua divinità, come aveva già fatto al Battesimo nel Giordano. In giorni roventi come questi preferiremmo anche noi essere nelle acque del Giordano, piuttosto che sotto la luce della Trasfigurazione, ma sono due momenti di rivelazione in cui Gesù si mostra per quello che è e lo fa con Pietro, Giacomo e Giovanni che, poco dopo, lo vedranno nella notte del suo arresto nell’orto degli ulivi e lo vedranno piangere, versare sangue al posto del sudore: E’ lo stesso Gesù, il Figlio dell’Uomo. Cioè il Figlio di Dio si manifesta nella carne del Figlio dell’Uomo, nella carne di un uomo fragile, mortale, come la nostra. Ma lì dimora Dio stesso, il Figlio di Dio. Qui c’è tutto il mistero della nostra fede: Dio abita nella nostra umanità! E la nostra fede è in Gesù che non è soltanto uomo ma è anche Figlio di Dio. Questa è la fede che ci distingue un po’ da tutte le altre religioni: Dio è venuto ad abitare nella nostra umanità e Gesù ce lo ha mostrato, ci ha mostrato il volto di Dio nella Sua umanità!
Don Marco Casale Chiesa di S. Maria Maddalena – Bizzozero Trascrizione non rivista dall’autore |
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I numeri posti all'inizio di diverse frasi evangeliche indicano i numeri di paragrafo.
Leggi anche: La Parola in mezzo a noi 30 luglio 2017
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