LETTERA APERTA AI GENITORI E AI LORO RAGAZZI

Carissimi, se dovessi chiedere a ciascuno di voi, ragazzi e genitori, perché avete scelto di frequentare i vari corsi di Catechismo, che avranno inizio tra due settimane, cosa rispondereste?
Vediamo se qualcuno tenta di dare una risposta. Io credo che molti di voi potrebbero dirla. Solo che sono un po’ imbarazzati.
Allora vi precedo io.
Rispondereste: perché devo fare la Prima Comunione, perché devo ricevere il Sacramento della Riconciliazione…perché devo fare la Cresima. Rispondereste così. È questa la risposta giusta? SI!!
Ed invece è NO!!!
Non si partecipa al Catechismo; non si partecipa alla Santa Eucaristia della domenica. Non si vive la vita della Comunità Cristiana nei suoi vari aspetti e momenti per questi motivi. NO e poi NO!!!
Allora sapete quale è il vero motivo? Non lo sapete: Allora ve lo dico io. La risposta è contenuta nel Vangelo.
PERCHÉ VOGLIAMO VEDERE GESÙ. Cioè conoscerlo per poterlo amare, per poterci fidare di Lui, per poter sperimentare la convenienza della sua parola e della sua persona per la nostra vita qui, in questi anni e per sempre.
Cosa chiesero alcuni Greci giunti a Gerusalemme per le feste ebraiche? Vedere Gesù. Ma mi direte: e come faccio io a più di duemila anni di distanza, da quando Gesù camminava sulle strade della Palestina, fare la loro stessa esperienza, cioè vedere, incontrare e seguire Gesù?
La risposta c’è! Per vedere una realtà non fisicamente sperimentabile, non bastano gli occhi del corpo. Ci vogliono gli occhi dell’anima, gli occhi della fede, dell’amore: quella fede e quell’amore che tanti anni fa hanno permesso al vostro papà e alla vostra mamma di leggere nel segreto dei rispettivi cuori. Gesù vivo, lo incontro nella sua Chiesa, nei suoi Sacramenti, nella sua Parola viva.
Ma ci vuole la fede che va oltre la realtà puramente materiale. Il Vangelo ce lo dice chiaramente. Perché molti hanno incontrato Gesù fisicamente e non gli hanno creduto? Perché un incontro fisico non sostenuto dalla fede, non serve! Perché altri invece gli hanno creduto e altri ancora, ancora oggi gli credono? Perché il loro atteggiamento interiore era disponibile a cogliere lo straordinario di quella persona che si chiama Gesù! Chi ha il cuore chiuso da pregiudizi, pigrizia, disinteressi, indifferenza, si preclude questa straordinaria possibilità di incontrare Gesù. Chi invece è aperto ad ogni imprevedibile, ma concreta possibilità, che l’avvenimento accada, questo incontro con Gesù, prima o poi avviene. Lo scrive con acutezza un Sacerdote che molti di noi hanno avuto come educatore. “Scrive: dopo tanta convivenza con Gesù, dopo tanti episodi anche drammatici, dopo aver dimostrato che non avevano ancora capito fino in fondo chi era Gesù, perché continuavano a seguirlo? Perché lo amavano! Gesù era l’unico nella cui parola tutta la loro esperienza umana si sentiva compresa e i loro bisogni presi sul serio e illuminati là dove erano confusi e inconsapevoli!”.
È un cuore aperto e disponibile ad accogliere la novità strabiliante di un uomo, chiamato Gesù, che si è detto Dio, la promessa indispensabile per vedere, cioè conoscere e amare Gesù vivo oggi in mezzo a noi, che continua la sua presenza attraverso il mistero reale e sperimentabile della sua Chiesa, la comunità dei Figli di Dio.
Vedete: noi che abbiamo una responsabilità educativa all’interno della Chiesa (ognuno secondo le sue competenze) non possiamo ridurre il nostro servizio ad insegnarvi: cosa fare o cosa non fare, cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa è bene e cosa è male Sì, anche questo; ma sarebbe troppo riduttivo. Il Cristianesimo non è una serie di precetti, di comandi o di proibizioni. Noi dobbiamo aiutarvi a fare esperienza della bellezza della fede in Gesù. Ci dovete fare questa richiesta: “Aiutateci ad amare Gesù”. E solo ciò che si conosce bene poi si può amare. E solo amando poi si conosce bene una persona. Prima di tutto la fede: poi tutto il resto. Se io non mi fido del Signore, diventerà poi impossibile fare quello che Lui mi propone. Senza la fede in Gesù anche i comandamenti diventa impossibile osservarli. Invece è vero il contrario, come scrive San Paolo: “Tutto posso in chi mi ama”.
Un’ultima parola per tornare a quanto detto all’inizio.
Quando voi vi trovate per una Festa di compleanno o altro con i vostri amici, a cosa pensate maggiormente? A stare insieme, facendo Festa nei vari modi che la vostra fantasia escogita o pensate alla Coca Cola o ai pasticcini? Spero che la risposta sia la prima. Lo scopo della Festa è fare Festa, cioè prima di tutto stare insieme e festeggiare l’amico che vi ha invitato. Coca Cola e torte sono un corollario della Festa non lo scopo. Se non fosse così, povera Festa.
Così i Sacramenti che voi vi preparate a ricevere. Essi sono un incontro misterioso, ma reale con Gesù. Essi sono il punto di arrivo, il frutto di un percorso di conoscenza e di affetto, di fede, in e con Gesù, senza del quale anche la Prima Comunione e/o la Cresima, perdono di significato, risultano episodi sterili e passeggeri; per cui, fatta la Festa, tutto ritorna come prima. Rimane solo l’insieme dei regali ricevuti, il pranzo con parenti ed amici, le fotografie. Tutte cose che pian piano sbiadiranno fino a scomparire dal cuore della tua vita. Come purtroppo capita a molti. Per voi non deve essere così.

Don Nino

ore 11.30 Santa Messa

- Mandato ai catechisti

- Dono del crocefisso ai bambini di terza elementare

ore 15.00: Apertura banco di beneficenza

- Giochi per tutti in oratorio

- Merenda

- Inaugurazione della mostra "Alle radici di una presenza"  - La fede, i luoghi, i santi; storia cristiana del territorio varesino*

ore 20.30: Santa Messa di suffragio per i sacerdoti defunti e memoria dei defunti del 2014

- Processione con la statua della Madonna

- Vendita dei cesti in oratorio

ore 18.00: Santa Messa prefestiva

ore 19.00: cena familiare in oratorio

- Tombolata

Sante Messe secondo il consueto oraio

ore 17.00: Santo Rosario meditato con solenne benedizione finale

VACANZE A CERESOLE REALE 2014

La mattina del 21 luglio 2014, alcuni ragazzi dell’Oratorio Estivo sono partiti per la vacanza a Ceresole Reale, una località di montagna situata nel Parco del Gran Paradiso. I ragazzi hanno alloggiato al Rifugio Guido Muzio, gestito dal sig. Davide Coldesina e dalla sua famiglia.
Il tema della vacanza è stato ispirato al libro del “Piccolo Principe” di Antoine De Saint-Exupèry.
Nonostante il tempo climatico sfavorevole, i ragazzi hanno potuto godere di tre gite al Colle del Nivolet, guidati dall’ormai esperto Don Nino Origgi; inoltre durante la terza gita un gruppo di ragazzi temerari si è avventurato fino al Colle Leynir, a 3084 metri di altitudine.
Durante i giorni di clima sfavorevole, grazie agli animatori, i ragazzi sono rimasti in Rifugio impegnati in varie attività, tra cui la visione di alcuni film inerenti al tema.
Non sono mancati i momenti di preghiera durante la vacanza, tra cui la Messa che è stata celebrata ogni sera prima della cena. I pasti sono stati molto graditi, in quanto l’esperienza del personale ha garantito la qualità del servizio; i piatti più graditi dai ragazzi sono stati la tradizionale polenta con salsiccia e le crespelle al formaggio.
Dopo ogni cena i ragazzi si sono cimentati nelle varie attività serali organizzate dagli animatori, come la caccia al tesoro, i giochi musicali, i quiz e i mini giochi.
Il giorno più bello e importante, come da tradizione Cristiana, è stato la Domenica, con l’arrivo dei genitori e la condivisione del tempo con loro.
I genitori hanno raggiunto i ragazzi al campo sportivo di Ceresole, dove sono stati accolti a braccia aperte.
Dopo il pranzo i genitori hanno giocato insieme ai ragazzi a castellone e a calcetto. Nel tardo pomeriggio siamo ritornati al Rifugio dove è stato possibile stare insieme fino a sera.
Alla fine della cena i ragazzi e i genitori hanno fatto una sorpresa a Don Nino per il suo compleanno, cantandogli, tutti insieme, una canzone scritta per lui ed offrendogli dei regali.
Alle ore 21.00 è iniziata la competizione Ceresole Got Talent, dove i ragazzi della vacanza si sono esibiti mostrando le loro qualità; i genitori e gli stessi ragazzi si sono divertiti molto con le battute dei comici, le doti dei musicisti e i giochi di prestigio del mago.
Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno partecipato alla vacanza, tra cui il personale del Rifugio e le famiglie Benetazzo e Lovison che ci hanno raggiunto la seconda settimana. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno permesso questa vacanza, tra cui gli animatori, il sig. Pietro Pasolini e la sig.ra Maria Frattini, che hanno garantito il servizio e la loro presenza stando vicino ai ragazzi e al Don.
Il ringraziamento più grande però va al nostro Don Nino, che ci è stato sempre vicino e ci ha guidato nel migliore dei modi, sperando che possa continuare a farlo anche negli anni futuri.

Daniele Pozzi e Edoardo Zanzi