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Foto Raffaele Coppola: Gli sutudenti dell'Insubria che hanno "esplorato Bizzozero"

Bizzozero come modello di evoluzione storica per gli studenti dell'Insubria.


Venerdì scorso i ragazzi del corso di "Storia e storie del mondo contemporaneo", del Dipartimento di Scienze Teoriche ed Applicate dell'Università dell'Insubria, con il professor Giuseppe Muti, hanno visitato Bizzozero. Non una visita di puro piacere ovviamente, ma una visita con finalità didattiche, che ha guardato al nostro rione come ad un concentrato dell'evoluzione socio economica umana.

Così seguendo il filo storico dei celti e dei romani che per primi si insediarono a Bizzozero nell'area di Santo Stefano, passando attraverso il medioevo che ha popolato la collina dove oggi si trova il centro storico del rione, si è giunti all'epoca moderna e contemporanea, che ha visto l'urbanizzazione degli spazi prima vuoti tra Varese e Bizzozero, ed in gran parte oggi occupati dai quartieri di San Carlo e delle Bustecche.

Passaggi caratterizzati da diversi modelli urbani (case sparse, nucleo fortificato, condomini), economici (economia di sussistenza, commercio, industria, terziario avanzato), sociali (con l'evoluzione delle relazioni sociali e la creazione di servizi quali i lavatoi, l'acquedotto, il tram, la ferrovia, i servizi sanitari, le scuole di diverso grado oggi presenti sul territorio), religiosi (con i diversi edifici sacri costruiti per ogni nucleo residenziale che si è via via creato, ciascuno espressione anche di una diversa sensibilità religiosa, che nel tempo è mutata).

Insomma un percorso storico, architettonico, sociale, economico, spirituale, durato millenni, eppure concentrato in pochi chilometri quadrati, un modello di studio che non ha mancato di stupire, e che è stato utile a far conoscere il nostro territorio a chi magari domani dovrà anche amministrarlo.

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