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Foto Fondazione Molina: Il dislvelamento della targa

Inaugurazione sabato 25 alla presenza delle autorità.


La Casa del Sollievo della Fondazione Molina è realtà. Un progetto fortemente voluto dal dott.Castelletti, presidente di Fondazione Molina, che a tempo di record (la presentazione del progetto è del 28 novembre scorso) è riuscito a individuare ed ad attrezare gli spazi da destinarsi a tale servizio, anche grazie al contributo dell'Associazione Varese con Te.

Dunque per il momento la Casa del Sollievo della Fondazione Molina sarà sostanzialmente un reparto della struttura di viale Borri, con 15 posti letti.

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Foto Fondazione Molina: Scorcio di una camera

Per i non addetti ai lavori è però necessario spendere due parole per cercare di illustrare di cosa si tratta e a cosa sia destinata. Parliamo di un percorso di cura diversificato, che prende in considerazione il complesso dei bisogni del malato inguaribile. Alle cure di tipo cliniche e assistenziali dunque, sono simultaneamente e sinergicamente affiancate le attenzioni alla dimensione psicologica, relazionale e spirituale.
Quello che si realizza nella Casa del Sollievo è un progetto centrato sulla personalizzazione della cura, adattata alla malattia, ma soprattutto alle esigenze, anche inespresse, della persona e dei suoi familiari.
Si può parlare di cure “sartoriali”, cioè di un insieme di cure poliedriche fatte a “misura” per quel paziente, uniche e irripetibili: l’accompagnamento al fine vita con un percorso di emozioni per aiutare la persona malata e i suoi cari.

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Foto Fondazione Molina: Il personale dedicato al nuovo servizio

La finalità della nuova Casa del Sollievo - spiega lo stesso Castelletti -, è quella di migliorare ulteriormente quanto già viene fatto, con etica e dedizione, dal personale dei Nuclei in Fondazione. Il modello organizzativo si avvarrà di un’équipe con competenze specifiche in formazione permanente, per integrare l’assistenza medico-infermieristico al supporto psicologico, relazionale e spirituale. Il nuovo servizio residenziale rappresenta il consolidamento di quanto già avviato nei decenni passati da Varese con Te sul territorio: infatti il paziente potrà accedere, oltre che dall’Ospedale, direttamente dal domicilio inviato dal suo medico curante”.

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Foto Fondazione Molina: Il dislvelamento della targa, da sinistra Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, Michele Graglia, presidente di Varese con Te, Carlo Maria Castelletti, presidente Fondazione Molina, Davide Galimberti, sindaco di Varese, monsignor Luigi Panighetti, prevosto di Varese

Una realizzazione che - come accennato - ha visto il fattivo coinvolgimento anche di Varese con Te: “La Casa del Sollievo - ha orgogliosamente commentato Michele Graglia, Presidente dell’associazione “Varese con Te” - rappresenta il coronamento dell’attività della nostra associazione, che da più di trent’anni dedica ogni sforzo alla dignità dei malati inguaribili”.

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Foto Fondazione Molina: Scorcio del pubblico, fra cui Marcello Morandini e don Marco Casale

Più nel dettaglio la struttura accoglierà pazienti con diagnosi di malattia a evoluzione progressiva e infausta, a differente eziologia: malati oncologici, con malattia respiratoria, cardiologica, neurologica, epatologica, nefrologica e con demenza in fase avanzata.

Offrirà altresì una risposta alla grande necessità assistenziale che deriva dalla condizione clinica del malato, alla luce di questi fattori:
-impossibilità della famiglia e/o del caregiver ad assistere il proprio caro a domicilio, per motivi sanitari e sociali;
-problematiche nell’uso delle strumentazioni e dei presidi necessari per il controllo dei sintomi del malato, non gestibili in maniera adeguata al domicilio;
-elevato livello assistenziale o ridotta autonomia funzionale e/o compromissione dello stato cognitivo, caratterizzanti uno stato di fragilità del paziente, dei familiari e del caregiver.

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