Foto Mario Bianchi: Scorcio di Casa Sant'Antonio in via del Bacino

Inaugurata questa mattina la nuova casa di accoglienza per ragazzi e ragazzini, in via del Bacino.

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Questa mattina, venerdì 11 novembre, è stata inaugurata a Bizzozero, in via del Bacino, Casa Sant'Antonio di Bizzozero (denominazione che dovrebbe essere provvisoria). Si tratta di una struttura destinata ad accogliere fino a 10 fra preadolescenti ed adolescenti (dagli 11 ai 17 anni), che per problemi di varia natura devono lasciare temporaneamente le loro famiglie di origine.

Foto Raffaele Coppola: Il taglio del nastro

La struttura fa capo alla Cooperativa San Luigi, subentrata alla Fondazione monsignor Proserpio nella proprietà dell'immobile ricevuto in dono dai vecchi proprietari, che già gestisce un'analoga struttura nel territorio della parrocchia del Lazzaretto, ma anche due strutture per adulti in difficoltà, una ancora a Bizzozero, nel quartiere di S. Maria Maddalena, denominata Casa S. Carlo, per uomini adulti soli, ed una a Giubiano, denominata Casa S. Margherita, e per donne in difficoltà.

Foto Raffaele Coppola: Scorcio dell'aula studio

Una realizzazione di cui purtroppo si avverte la necessità - ha spiegato don Marco Casale, presidente della Cooperativa San Luigi, ma anche parroco di Bizzozero - come dimostra la struttura del Lazzaretto, sempre completamente piena, e come dimostra l'attenzione che le istituzioni cittadine hanno da subito dato all'iniziativa, e che nell'occasione erano rappresentate dall'Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Varese, dal prevosto, dal responsabile Caritas cittadina e da quello decanale (il bizzozerese Gregorio Navarro, nella doppia veste anche di rappresentante della Fondazione monsignor Proserpio che come detto ha avuto un ruolo essenziale nel progetto).

Foto Raffaele Coppola: Scorcio di una camera

Una realizzazione finanziata con fondi propri dalla Cooperativa, grazie al sostegno di diversi benefattori, che don Marco ha ringraziato, unitamente ai volontari che collaborano alle attività della cooperativa, alle maestranze che hanno lavorato alla ristrtturazione, e agli enti con cui la cooperativa collabora.

Foto Mario Bianchi: Scorcio di Casa Sant'Antonio in via del Bacino

Uno dei due coordinatori della comunità, Giovanni, ha poi illustrato brevemente in cosa consisterà il loro lavoro, e cioè quello di ricreare un ambiente per quanto più possibile familiare, un punto di riferimento, un luogo in cui sentirsi accolti e sicuri, per poi aprirsi al mondo esterno con la sicurezza di chi ha "le spalle coperte". Da qui la frequentazione di scuole, catechismo, oratori, centri sportivi, da parte dei ragazzi qui ospitati.

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