Foto Raffaele Coppola: Il coniglio del cimitero di Bizzozero

Un coniglio trova casa al cimitero e scava i resti dei defunti.

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E' passato quasi un anno da quando segnalammo la presenza di un coniglio presso il cimitero di Bizzozero, una presenza che sarebbe potuta essere occasionale e momentanea, ma che anche grazie all'accoglienza dei bizzozeresi si è trasformata in stabile e duratura.

Foto Raffaele Coppola: L'ospite del cimitero di Bizzozero

Protetto dalle mura del cimitero che scoraggiano le visite dei predatori naturali, foraggiato da piante e fiori ornamentali delle tombe, il coniglio ha eletto il nostro cimitero a sua dimora stabile, e molti bizzozeresi vi si sono affezionati, dando e chiedendo notizie su di lui attraverso i social, portandogli cibo e vettovaglie, e - almeno in alcuni casi - dandogli finanche un nome (il più gettonato "Lupin" come il celebre ladro, di fiori nel caso specifico), a testimonianza di un legame istauratosi fra alcuni dei visitatori più assidui e la bestiola. 

Foto Raffaele Coppola: Il coniglio nei pressi di alcuni fiori e piante

Ma si sa, il cimitero non è destinato ad ospitare gli animali, e la loro eventuale presenza può anche causare degli inconvenienti; così qualche bizzozerese non condivide l'accoglienza riservata alla bestiola che rovina e divora fiori e piante comprate ed accudite con amore, vegetali tal volta cari alla persona sepolta; altri sommessamente hanno poi osservato e rilevato che neppure gli inevitabili escrementi lasciati sulle tombe dei propri cari risultano particolarmente apprezzabili e graditi.

Bizzozero TV: Il coniglio avvistato al cimitero di Bizzozero

Ora però al servizio cimiteriale del Comune di Varese, e per conoscenza alla nostra redazione, è giunta la segnalazione di una circostanza decisamente più macabra, con tanto di documentazione fotografica - che per ragioni di opportunità non pubblichiamo qui -, infatti, a seguito di una delle attività più tipiche dei conigli, ovvero lo scavo della terra, sono state portate in superficie anche le ossa di alcuni defunti, ora esposte alle intemperie e a rischio di dispersione, sia per l'azione degli agenti atmosferici che degli animali (del coniglio stesso, e degli uccelli), soprattutto in questo periodo dell'anno (primavera ed estate), quando la loro presenza e la loro attività è destinata ad aumentare.

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