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Foto Raffaele Coppola: Un momento dell'investitura
Domenica suggestivo rito di investitura cavalleresca a Bizzozero.
Foto Raffaele Coppola:I cavalieri lazzariti a Bizzozero
Infatti come annunciato, l'Ordine Militare e Ospitaliero di San Lazzaro di Gerusalemme, nell'occasione ha accolto tra le proprie file cinque postulanti (quattro uomini ed una donna), rinnovando il suggestivo ed antichissimo rito dell'imposizione della spada sul capo dei candidati.
Foto Raffaele Coppola: Un momento dell'investitura
Ad amministrare il rito il Gran Priore per l’Italia dell'Ordine, il Generale di Brigata Basilio Viola, su delega del Gran Maestro Don Carlos Gereda de Borbòn, Marquès de Almazàn, che dopo aver elevato a novelli cavalieri i postulanti, ha consegnato loro la croce dell'Ordine ed il mantello nero, con la croce verde che caratterizza i lazzariti, ricamata sul petto.
Foto Raffaele Coppola: Le croci di San Lazzaro
A favorire a che questo evento eccezionale avesse luogo proprio a Bizzozero, don Michele Robusti, sacerdote della nostra Comunità Pastorale residente alle Bustecche, che è cappellano dell'Ordine e che ha proposto come sede della cerimonia proprio S. Evasio per le sue caratteristiche storiche.
Foto Raffaele Coppola: I cavalieri dell'Ordine di San Lazzaro
E proprio don Michele è stato anche il celebrante della S. Messa, in cui non ha mancato di sottolineare l'attualità dell'istituzione cavalleresca cristiana, che si caratterizza per lo sprito di servizio verso i bisognosi di ogni genere.
L'Ordine di San Lazzaro L’Ordine di San Lazzaro è uno dei più antichi ordini cavallereschi della storia, fondato in Terra Santa già all’epoca della prima crociata (1096-1099) e confermato come ordine religioso militare e ospedaliero con la bolla papale dell’11 aprile 1255 di papa Alessandro IV. A differenziare quest’ordine dagli altri contemporanei (fra cui i più famosi templari, ma anche i giovanniti oggi detti Cavalieri di Malta), è stato il loro impegno a favore dei lebbrosi, da essi assistiti nell’apposita struttura fuori dalle mura di Gerusalemme, ed il fatto che – almeno inizialmente – i suoi cavalieri fossero essi stessi affetti dal terribile morbo. Sul piano visivo la differenza con gli altri ordini fu evidenziata dal colore della croce ricamata sui loro mantelli: verde (bianca era quella dei giovanniti, rossa quella dei templari, nera quella dei teutonici). L’Ordine diede un importante contributo alla causa delle crociate e si propagò anche in Europa sino al 1572, quando esaurite le ragioni che ne avevano giustificato la nascita, fu unito all’Ordine di San Maurizio, dando vita all’odierno ordine di Casa Savoia denominato Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro; successivamente le rivendicazioni di chi rifiutava tale unione vennero tacitate da una formale soppressione nel 1608 ad opera di papa Paolo V. Non tutti i cavalieri e non tutte le commende però confluirono nella nuova realtà perpetuando con una continuità storica da molti contestata un’esistenza autonoma dell’Ordine di San Lazzaro (l’Osservatore Romano con nota del 15-16 aprile del 1935 ebbe modo di ribadirne la definitiva soppressione nel 1608) sino ai nostri giorni, quando a seguito da una disputa originatasi nel 1969 si sono formati due distinti rami dell’Ordine, il ramo cosiddetto spagnolo (quello intervenuto a Bizzozero) e il ramo cosiddetto francese. |
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