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Foto Raffaele Coppola: La "nuova" piazza S. Evasio
La nuova sistemazione di piazza S. Evasio al centro dei commenti dei bizzozeresi e della stampa locale. Bizzozero.net lancia una grande iniziativa per sollecitare una soluzione.
Il posizionamento delle colonnine in porfido (da alcuni indicate anche come panettoni o paracarri) a recintare e chiudere una larga fetta dell'area pedonale di piazza S. Evasio, sta animando le discussioni dei bizzozeresi, si è guadagnata l'attenzione della stampa locale, e promette di approdare presto in consiglio comunale.
Foto d'archivio Raffaele Coppola: Piazza S. Evasio nei primi anni '80
LA STORIA
Per comprendere quanto sta accadendo oggi è necessario risalire al 2002, quando la giunta leghista a guida Fumagalli, anche accogliendo le istanze di alcuni bizzozeresi, per valorizzare il centro storico del rione, decise di pedonalizzare circa metà piazza, quella sul lato della chiesa parrocchiale, realizzando nell'occasione una più ampia opera di sistemazione dell'arredo urbano dell'intero spazio, che ha visto pavimentare a porfido l'area pedonale (con tanto di riproduzione dello stemma della nobile famiglia Bizzozero), e creare delle aiuole lungo il perimetro della restante area lasciata a parcheggio, senza comunque prevedere la creazione di nuove aree per le auto così espulse dalla stessa piazza, una piazza che infatti sino a quel momento era abitualmente occupata da numerose auto, sia di residenti privi di posti macchina (il centro storico di Bizzozero è di epoca medioevale, e a quei tempi le abitazioni non prevedevano box auto), sia di coloro che per vari motivi si trovavano a raggiungere il centro storico di Bizzozero (per recarsi in qualche negozio, ma anche in chiesa, all'oratorio, all'asilo, da alcuni medici che "da sempre" hanno avuto in tale area lo studio).
Foto New: Area pedonale di piazza S. Evasio nel 2016
Forse anche per questo il divieto d'accesso e dunque di sosta o fermata, all'area pedonale sostanzialmente non è mai stato fatto rispettare dalle forze dell'ordine, salvo in casi eccezionali in cui gli autoveicoli in sosta abbiano creato intralcio o pericolo.
Tutto ciò sino a poche settimane fa, quando - pare a seguito di un esposto presentato da uno o più bizzozeresi - la polizia municipale ha iniziato a controllare sistematicamente l'area, sanzionando i veicoli fuori norma (in sosta nell'area pedonale, ma anche negli stralli per la sosta se con disco orario scaduto).
Foto Raffaele Coppola: Piazza S. Evasio nel 2011
A breve distanza di tempo, non è dato sapere con certezza se in maniera indipendente da quanto sopra, o se - come pare ragionevole ipotizzare - ad integrazione del nuovo atteggiamento dell'amministrazione comunale verso la gestione di tale area, e precisamente giovedì scorso, ha preso corpo l'intervento volto a delimitare e chiudere con una serie di colonnine in porfido, collegate tra loro con una catena in acciaio, un'ampia fetta derll'area pedonale della piazza, lasciando transitabile solo un limitato percorso atto a raggiungere rispettivamente via al Castello, l'oratorio ed un'abitazione privata, impedendo dunque anche fisicamente l'accesso e la sosta delle auto alla zona pedonale.
Mentre l'intervento non è ancora concluso (manca la messa in opera della chiusura del varco centrale all'area delimitata, varco che probabilmente si intende lasciare accessibile solo all'occorrenza a mezzi quali i carri funebri), la situazione è entrata nei commenti di numerosissimi bizzozeresi, soprattutto questa mattina, quando in molti hanno partecipato alle funzioni religiose e hanno potuto prendere visione di quanto realizzato.
Foto Raffaele Coppola: Scorcio di piazza S. Evasio domenica 8 maggio
Le posizioni emerse si contrappongono a seconda di quanto si ritenga indispensabile l'uso dell'auto e di quanto invece lo si voglia limitare, e dunque di quanto si ritenga tale intervento utile a rendere la piazza principale di Bizzozero, e con essa l'intero centro storico, più vivibile e vivo, o al contrario di quanto si ritenga letale tale intervento proprio per la stessa vivibilità e vivacità dell'area e del suo già esiguo commercio.
IL COMMERCIO LOCALE
In tale contesto si inserisce la dura presa di posizione che Stefano Angei, vicecapogruppo della Lega in Consiglio comunale, ha rilasciato alla stampa locale (anche se formalmente non al nostro giornale): "Il rischio che le serrande dei pochi (ma eroici) esercizi commerciali presenti a Bizzozero, soprattutto in piazza Sant’Evasio, si abbassino definitivamente è concreto e reale, la colpa di questa grave crisi è da ricercare prima nei lockdown, che hanno messo in ginocchio i piccoli commercianti, e ora nei rincari dei costi dell’energia. C’è però un fattore non di poco conto che concorre in questo dramma che è da attribuire all’amministrazione comunale, in quanto il problema dei pochi parcheggi presenti nella zona, a detta degli stessi esercenti, è una delle cause più gravi. Ho presentato un’interrogazione per chiedere all’amministrazione quali provvedimenti vorrà assumere per aiutare i commercianti bizzozeresi e per risolvere il problema parcheggio. C’è da dire che il posizionamento dei paracarri in piazza Sant’Evasio non va certamente a favore dell’aumento dei posti auto e quindi del commercio di prossimità. Chiederò la convocazione della commissione Attività produttive per sottoporre queste problematiche. Sarebbe bello ed interessante che la commissione facesse un sopralluogo a Bizzozero per toccare con mano la realtà delle cose, invitando a partecipare i diretti interessati".
Foto Raffaele Coppola: Stefano Angei
La presa di posizione di Angei è stata ripresa da Malpensa24, Telesettelaghi, VareseNews, VareseNoi, Varese7 e La Prealpina; quest'ultima nell'occasione ha sentito anche Pino Terziroli che ha sottolineato come gli interventi degli ultimi anni hanno portato complessivamente ad un'ulteriore riduzione dei posti auto pubblici, aggravando costantemente la situazione.
Foto Raffaele Coppola: Questa mattina, domenica 8 maggio, alcuni bizzozeresi attorno all'area recintata commentano l'intervento
I BIZZOZERESI
Come sempre il nostro giornale cerca di dare spazio a tutte le posizioni, e per questo non intende prendere una posizione, ma non può esimersi dal rilevare come al di là dei post sui social, che notoriamente vengono monopolizzati dai critici verso le varie situazioni, e dai "polemisti di professione", anche fra le persone che questa mattina hanno frequentato la piazza (giorno festivo in cui per altro si sono sovrapposti alcuni eventi quali un'investitura cavalleresca durante la celebrazione liturgica delle 11.30, e l'iniziativa Insight che in particolare ha visto una mostra fotografica in oratorio), i perplessi se non i critici, sono stati in nettissima maggioranza, lamentando sotto il profilo funzionale le difficoltà per l'accesso per i pedoni all'area chiusa alle auto (al momento fattibile solo alle due estremitàdella barriera) e a chi ha difficoltà motorie, sotto il profilo urbanistico la mancata contemporanea creazione di alternative verso cui indirizzare le auto allontanate dalla piazza a seguito delle ultime scelte amministrative, e sotto il profilo politico il mancato coinvolgimento della cittadinanza prima di scelte così impattanti per la vita quotidiana di numerosi bizzozeresi e di tutte le attività economiche del centro storico.
L'INIZIATIVA DI B.NET
Per meglio approfondire una problematica tutt'altro che semplice, e per cercare di stimolare più che il confronto fra cittadini, l'intervento dell'amministrazione pubblica affinchè venga finalmente affrontata e possibilmente risolta la questione dei parcheggi a Bizzozero, nei prossimi giorni pubblicheremo una serie di articoli in cui cercheremo di analizzare il più approfonditamente possibile il tema, interpellendo poi i politici cittadini di origine bizzozerese o che a Bizzozero hanno preso voti per chiedere il loro parere ma soprattutto per sollecitare il loro intervento, ed infine rivolgendoci direttamente a chi amministra la città per sottoporgli tutto quanto elaborato e raccolto, chiedendo di conoscere quali siano i piani per gestire la situazione e un impegno rapido e concreto per attivarli. Anche per questo invitiamo tutti i bizzozeresi che ritengano di avere osservazioni, riflessioni, informazioni, proposte, a farle pervenire a stretto giro alla casella di posta elettronica Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
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