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Particolare della Via Crucis che a breve potrebbe essere ammirata a Bizzozero
Da un'idea di don Luigi Giudici, un'iniziativa senza precedenti per valorizzare Bizzozero.
Come annunciato in occasione della Festa di Bizzozero, il nostro rione potrebbe arricchirsi di un'attrattiva artistica e religiosa davvero particolare ed originale, ovvero una pregevele via Crucis realizzata con sculture di terracotta, le cui diverse stazioni potrebbero essere dislocate in varie corti del centro storico del rione, per realizzare un percorso d'arte sacra, che renderebbe Bizzozero un borgo d'arte (sul modello di Arcumeggia) e di fede, quasi unico nel panorama nazionale, sull'esempio di quanto realizzato a Gerusalemme.
L'iniziativa ha preso le mosse già alcuni mesi fa, quando don Massimo Talamona, sacerdote bizzozerese a Roma, ha vissuto un ritiro spirituale presso una comunità di religiose che nell'occasione gli ha mostrato una pregevole - sotto il profilo artistico - via Crucis, costituita da una serie di sculture a bassorilievo in terra cotta, di dimensioni medie di 75 x 80 centimetri. Le religiose, impossibilitate a dare una degna collocazione all'opera d'arte e di fede, erano costrette a conservarla in un deposito dove - con loro stesso rammarico - non poteva essere apprezzata. Tale situazione è stata riferita da don Massimo ad un altro sacerdote con forti legami con Bizzozero, don Luigi Giudici, indimenticato coadiutore degli anni '60 ed artista egli stesso, scomparso lo scorso novembre, che ha subito lanciato l'idea di portare nel nostro rione la preziosa galleria d'arte sacra.
Uno dei quadri che potranno essere esposti stabilmente in un cortile di Bizzozero
A raccogliere la proposta sono stati in prima istanza diversi bizzozeresi che fequentavano l'oratorio ai tempi di don Luigi, fra cui anche Marcello Morandini, che non ha mancato di apprezzare l'opera; proprio tali bizzozeresi si sono autotassati per poter fare un'offerta adeguata alle suore in cambio della Via Crucis da donare poi al Circolobizzozero, lo storico sodalizio bizzozerese fondato nel 1877, tutt'oggi un punto di riferimento per l'identità del rione. I primi riscontri positivi della sottoscrizione hanno permesso di ottenere il via libera delle religiose romane, e di elaborare un progetto ambizioso eppure molto concreto, ovvero quello sopra accennato della "Via Crucis diffusa" a Bizzozero, per la cui realizzazione si può ora iniziare a progettare la fase esecutiva, ma che necessita anche di ulteriori fondi, come meglio illustrato nel box a seguire.
Uno dei quadri che potranno essere esposti stabilmente in un angolo di Bizzozero
Si tratta indubbiamente di un'opportunità eccezionale per valorizzare Bizzozero, per la cui realizzazione ormai non è più richiesto uno sforzo troppo gravoso, e a cui tutti possiamo contribuire anche solo con importi minimi, dando così una prova di quanto Bizzozero sia ancora comunità a dispetto di quanti considerano il nostro rione un semplice quartiere, un semplice aggregato di case, della periferia di Varese.
L'OPERA D'ARTE La Via Crucis conservata presso le suore Serve di Maria Riparatrice a Santa Marinella (comune che fa parte della Città Metropolitana di Roma) è stata realizzata da Cesare Capezzuoli (1910-1980), originario di Staggia Senese, in provincia di Siena, che fu docente di storia dell'arte presso l'Università di Siena, ma anche - se non soprattutto - apprezzato scultore, come del resto il padre e suo maestro, Luigi. Cesare, uomo di cultura, artista, e fervente cristiano, era particolarmente devoto alla Passione, e un'importante parte della sua produzione artistica è dedicata alla rappresentazione di tale vicenda sacra. Particolare di uno dei quadri che potranno essere esposti stabilmente a Bizzozero Fra le sue realizzazioni più note quella presso la natìa parrocchia dell'Assunta a Staggia Senese, dove con il padre realizzò il fonte battesimale (il padre in particolare curò il bassorilievo in marmo, mentre Cesare si dedicò prevalente alla sottostante fascia in creta), e soprattutto un'apprezzata Via Crucis, commentata da Vittorio Sgarbi come “un'opera eccellente”, che è poi rimasta modello e punto di riferimento per le sue successive realizzazioni. Si ha notizia di altre testimonianze scultoree di Capezzuoli conservate ad Oste frazione di Montemurlo in provincia di Prato, a Narni in provincia di Pistoia (qui la sua Via Crucis più monumentale, con quadri di 1 metro x 90 cm e spesso tre figure ritratte), e a Genova, dove lavorò per il cardinal Siri. Una parte della sua produzione artistica è visionabile on line su Beweb L'opera in procinto di essere esposta a Bizzozero è composta da 14 quadri di circa 75 x 80/85 cm ciascuno, in cui vengono riprodotti in terra cotta le quattordici stazioni tradizionali della Via Crucis, caratterizzati da una grande attenzione per i particolari raffigurativi, e dall'espressività dei volti, caratteristiche che contribuiscono ad elevare il livello artistico dei quadri, e aiutano i fedeli nella preghiera. Particolare del seggio di Pilato in uno dei quadri che potranno essere esposti stabilmente lungo le strade di Bizzozero
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SOSTIENI IL PROGETTO Grazie all'interessamento ad alla disponibilità di alcuni bizzozeresi, i fondi per portare a Bizzozero l'opera d'arte sono già stati in buona parte raccolti, è necessario però un ultimo sforzo destinato a coprire soprattutto le spese di istallazione, sforzo a cui tutti i bizzozeresi sono invitati a partecipare. Per coloro che desiderassero ulteriori informazioni è possibile scrivere all'indirizzo Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , fornendo il proprio nominativo ed un recapito telefonico, per poter poi essere ricontattati. Particolare del volto di Gesù in uno dei quadri destinati a Bizzozero
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Dell'iniziativa hanno parelato anche La Prealpina del 15 gennaio, e VareseNews
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