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Foto Mario Bianchi: La Farmacia Baraldi di via Adriatico
Le farmacie bizzozeresi aderiscono all'iniziativa in essere dall'8 al 14 febbraio.
In questi giorni, sarà possibile acquistare uno o più medicinali da banco in una delle oltre 4.800 farmacie che, in tutta Italia, aderiscono all’iniziativa (riconoscibili dal fatto che espongono la locandina della GRF), e tra questa la Farmacia Baraldi di Bizzozero, ma anche la Farmacia Santa Maria, appena fuori i confini di Bizzozero e gestita da una bizzozerese.
I medicinali raccolti (421.904 confezioni nel 2019, pari a un valore di 3.069.595 euro; 5.319.728 confezioni nei primi 20 anni, pari a un valore di 34.155.450 euro) saranno consegnati agli oltre 1.800 enti assistenziali convenzionati con Banco Farmaceutico. Si tratta di realtà che offrono cure e medicine gratuite a chi non può permettersele per ragioni economiche. La Giornata è resa possibile da oltre 20.000 volontari che svolgono il turno in farmacia e da più di 15.000 farmacisti.
La GRF si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio di Aifa, in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute e Egualia. La GRF è realizzata grazie all’importante contributo incondizionato di IBSA e Teva e al sostegno di EG Stada Group, Bausch+Lomb, DOC Generici e DHL.
Un insieme di forze perchè c’è un grande bisogno. C’è un’emergenza che, con o senza Covid, si protrae da anni (e col Covid si è aggravata): si tratta delle persone in condizione di povertà sanitaria. Nel 2021, erano 600.000, e hanno chiesto aiuto alle realtà assistenziali per farsi curare, (163.000 persone in più del 2020, pari al +37%).
Ma c’è un’altra ragione, oltre all’urgenza di chi è povero, per partecipare: la tenuta sociale del Paese, senza realtà benefiche e assistenziali, sarebbe stata e sarebbe tuttora e rischio. Per guardare al futuro con speranza, servono grandi movimenti di gratuità.
Il volontariato (che, nel nostro caso, è composto dai volontari del Banco e dai farmacisti) e quella parte del mondo imprenditoriale che considera il bene comune parte integrante del proprio modello di sviluppo (che, nel nostro caso, è composto da tutte le aziende che ci sostengono), sono i soggetti che meglio esprimo esprimono e testimoniano questa possibilità di speranza.
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