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Lo stemma di Bizzozero
Un un'intera pagina de La Prealpina dedicata a Bizzozero per una riflessione ad ampio respiro su presente e futuro del rione.
Paolo Grosso (giornalista de La Prealpina) ha sentito Raffaele Coppola (nelle vesti di presidente del Circolobizzozero e direttore di Bizzozero.net), e Mario Bianchi (nelle vesti di amministratore di Bizzozero&Bizzozeresi e redattore di Bizzozero.net), mentre Adriana Morlacchi (collaboratrice de La Prealpina) ha ascoltato Stefano Frattini in qualità di presidente del Club Bizzozero.
Ne è scaturita un'analisi ad ampio respiro su presente e futuro di Bizzozero, a partire dall'identità stessa del rione che in molti (anche fra gli amministratori cittadini) faticano a definire sin dai suoi confini.
Veduta aerea di Bizzozero
Considerando dunque Bizzozero come rione corrispondente geograficamente al territorio del cessato Comune di Bizzozero (che verso Varese arrivava sino alle Poste di via Mercantini ed alla Piramide di via Gemona), ed evidenziando la peculiarità di tale territorio che da alcuni anni ospita importanti spazi universitari, si è evidenziata proprio l'incidenza che tale presenza ha su due aspetti tipici e fondamentali di ogni area urbana: la capacità aggregativa e la situazione viabilistica.
Foto Cristian Ortobelli: Veduta aerea del Campus Bizzozero dell'Università dell'Insubria
Una capacità aggregativa che risente delle difficoltà comuni ad ogni territorio: crisi del commercio di vicinato che toglie occasioni di incontro, occasioni di incontro che risentono della concorenza di televisioni ed Internet, ma anche della sempre minore incisività delle realtà ecclesiali, problemi cui si aggiunge la presenza degli studenti universitari, che con la loro limitata temporalità non agevolano l'aggregazione rionale, senza che per altro vi siano iniziative organiche da parte delle ammnistrazioni che si sono succedute, per contrastare tale deriva. Per Bizzozero una felice eccezione al problema è data dalla Festa di Ferragosto, che però negli ultimi due anni non ha potuto tenersi a causa delle restrizioni imposte dalla lotta alla pandemia.
Foto Mario Bianchi: Foto di gruppo per i volontari del Club Bizzozero
Sul piano urbanistico poi Bizzozero si pone come territorio di confine limitato da barriere naturali ai lati e concentrato su viale Borri su cui insistono numerose importanti attività che vi attirano molto traffico (ospedale, Prealpi, Molina, ATS, BTicino, zona industriale e università stessa), una situazione difficile da gestire su cui sono in corso interventi che accendono il dibattito. A ciò poi è strettamente connesso il problema parcheggi, grave sia per il centro storico che per l'area attorno alla chiesa di San Carlo, problema per la cui gestione ancora manca un piano.
Foto Mauro Baggio: Sosta selvaggia in piazza S. Evasio
Per leggere l'intero testo dell'analisi sulla situazione di Bizzozero è necessario acquistare la versione cartacea o digitale de La Prealpina del 14 agosto.
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