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Luca Boldetti
Luca Boldetti commenta la realizzazione in corso a Varese, di diverse isole salvapedoni.
Negli ultimi mesi stanno sputando, come i funghi a settembre, isole salva-pedoni in giro per la città. Alcune di queste sono sicuramente utili e proteggono tutti gli utenti della strada, mentre altre sono pericolose e creano notevoli criticità sul traffico veicolare. Mi ero già espresso sull’isola realizzata a Bizzozero, dove purtroppo si è già verificato un incidente a causa di quest’opera. Il Comune è corso ai ripari mettendo un cartello che segnala, 110 metri prima, la presenza dell’isola in mezzo alla carreggiata, dopo una curva “cieca”, ma ha poi ben pensato di installare, qualche metro davanti, un pannello digitale che copre completamente il cartello stradale, rendendolo inutile. Non riesco a comprendere il criterio con cui l’Amministrazione gestisce le opere stradali, sempre che ce ne sia uno… Tornando al tema delle isole salva-pedoni, una delle ultime in fase di realizzazione è quella in via Magenta: un’opera di cui non c’era alcun bisogno, dati i due attraversamenti pedonali semaforizzati all’inizio ed alla fine del tratto stradale, a qualche decina di metri. Quest’isola, inoltre, crea un pericoloso restringimento della carreggiata, in entrambi i sensi, aumentando il rischio di incidenti e, in ogni caso, danneggiando notevolmente il regolare flusso delle automobili, aumentando code, traffico e smog. A dimostrazione, per l’ennesima volta, che questa Amministrazione opera in maniera ideologica e senza la benché minima osservazione della realtà, senza accorgersi delle conseguenze negative di ciò che compie. Dopo le inutili e dannose piste ciclabili fatte (o progettate) dalla maggioranza di centrosinistra guidata da Galimberti, ora siamo passati alle isole salva-pedoni. Queste vanno bene a patto che non diventino un pericolo per gli altri utenti della strada e non aumentino traffico e inquinamento, come invece accade a Bizzozero e in via Magenta. Credo che alle prossime elezioni si debba voltare pagine e proporre un modus operandi concreto e non ideologico, attento alle esigenze di tutti i cittadini e non solo di pochi, come invece è accaduto negli ultimi 5 anni. Luca Boldetti
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