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Foto ASST SetteLaghi: I due volontari ed il personale ospedaliero
Anche luminari dell'Insubria coinvolti nello sviluppo e sperimentazione del vaccino anticovid italiano.
Proprio oggi il Data Safety Monitoring Board, di cui cui fa parte il Professor Paolo Grossi, Direttore del Reparto Infettivologia dell'Ospedale di Circolo e docente all'Università dell'Insubria, ha comunicato di aver completato il panel di 750 volontari under 65. Resta da individuare una parte dei 150 volontari over 65 per arrivare al numero totale di 900 soggetti della fase 2. A un terzo di essi viene somministrato placebo, a un terzo una dose piena e una successiva dose di placebo, a un terzo la stessa dose ma in due somministrazioni distanziate di 3 settimane una dall'altra.
"Se tutto andrà bene come nella fase 1 - commenta il Professor Grossi - potremmo passare alla Fase 3 già con il prossimo 15 giugno e chiedere la certificazione EMA e AIFA in autunno entrando subito in produzione. In fase 3 il panel sarà allargato a migliaia di soggetti residenti non solo in Italia ma anche all'estero. Disporre di un prodotto nazionale, sicuro, efficace e comodo - il prodotto potrebbe essere monodose ed è conservabile in un normale frigo - rappresenterà un valido aiuto alla campagna vaccinale di massa, specialmente a quelle che seguiranno negli anni futuri."
La somministrazione odierna è stata eseguita dal personale del reparto infettivi sotto la supervisione della dottoressa Augusta Diani, Direttore del Reparto Vaccinazioni di ASST Sette Laghi nonchè principal investigator della fase 2 varesina di Reithera.
"Sono particolarmente lieto - ha dichiarato Lorenzo Maffioli, Direttore Sanitario di ASST Sette Laghi - che la nostra azienda sanitaria stia dando il proprio contributo a questa sperimentazione. Ciò conferma ancora una volta la qualità dei nostri professionisti e la capacità organizzativa della struttura. La sinergia con l'università - conclude Maffioli - si rivela ancora una volta strategica e consente al nostro ospedale di essere costantemente all'avanguardia nella ricerca scientifica in vista di una qualità di cura sempre migliore."
I due volontari riceveranno la seconda dose tra 21 giorni e saranno costantemente monitorati nei prossimi due anni. In particolare verranno sottoposti regolarmente a test sierologici per valutare il loro titolo anticorpale e ad esami ematochimici per verificarne la sicurezza.
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