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Foto Mario Bianchi: Il monumento ai caduti del cimitero di Bizzozero
La Prealpina oggi in edicola rievoca l'inaugurazione del monumento ai caduti di Bizzozero.
Ebbene, capita che tal volta questa simpatica rubrica parli anche di Bizzozero, esattamente come accade oggi, quando la penna di Roberto Lucato ci ricorda come nel pomeriggio del 6 gennaio 1920 (l'anno è affrescato anche all'interno della cappella) veniva inaugurato il monumento-cappella ai caduti della "Grande Guerra", realizzato presso il cimitero comunale (all'epoca Bizzozero era ancora Comune autonomo da Varese).
Foto Mario Bianchi: La cappella-monumento ai caduti di Bizzozero come appariva nel 2011, si nota il pessimo stato di conservazione dell'affresco all'epoca realizzato da Silvia Zucchinetti
Numerosi i dettagli interessanti che la cronaca dell'epoca riferisce e che vi invitiamo a leggere dalle pagine del giornale, qui ci limitiamo ad aggiungere alcune annotazioni: la prima riguarda alla citazione di una "bandiera del Comune" utilizzata nell'occasione, bandiera di cui pare che oggi se ne sia completamente persa traccia ma anche memoria (se però qualche lettore fosse in grado di fornirci qualche informazione gliene saremmo grati e a riguardo ricordiamo la nostra mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ), ma che era con certezza "abusiva", infatti oggi come allora gli stemmi, i gonfaloni e le bandiere municipali erano e sono oggetto di una specifica concessione del Presidente della Repubblica (ed all'epoca del Re d'Italia), concessione che l'Archivio Araldico presso l'Archivio di Stato centrale di Roma, che conserva tutti i documenti della Cessata Consulta Araldica (l'ente all'epoca preposto a questo genere di pratiche) a suo tempo da noi consultato in merito, ci confermò non esserci mai stata, nè l'ente locale risulta avesse mai avanzato richieste in tal senso.
Immagini Mario Bianchi, fotocomposizione Raffaele Coppola: I nomi dei caduti bizzozeresi nelle due guerre; più in piccolo ed in basso, i caduti della seconda guerra mondiale, aggiunti successivamente
La seconda osservazione riguarda invece più direttamente il monumento oggetto dell'evento ricordato da La Prealpina, che all'epoca ricordava i nomi dei caduti nella prima guerra mondiale, e che purtroppo nei decenni successivi dovette essere rimaneggiato per inserire anche i nomi dei caduti nella seconda guerra mondiale.
Foto Mario Bianchi: Particolare della cappella-monumento ai caduti di Bizzozero, con l'insolito ed inedito stemma ivi raffigurato
Ritornando poi all'emblematica, è curioso osservare come all'interno della struttura sia stato affrescato uno stemma del tutto originale, ovvero lo stemma della nobile famiglia Bizzozero, impropriamente utilizzato per richiamare l'intera comunità locale, che però nell'occasione presentava le due cicogne poggianti sulle torri (tali erano state definite pochi decenni prima proprio dalla Consulta Araldica in un processo araldico volto a riconoscere lo satus nobiliare della famiglia Bizzozero), girate frontalmente, e con le ali aperte probabilmente per rendere l'idea dell'tto con cui i volatili si prestavano a spiccare il volo verso il cielo, dove i caduti in guerra ricordati, si volevano già giunti.
Per approfondire il tema dell'araldica bizzozerese
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