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Foto Raffaele Coppola: La tomba della famiglia Brusa presso il cimitero di Bizzozero
Tombe in scadenza o giudicate abbandonate rischiano "l'esproprio" anche a Bizzozero.
Il Comune di Varese ha avviato una vasta azione di controllo sui cimiteri cittadini (Varese infatti è una delle città con più campi santi in Italia - una peculiarità di cui non tutti vanno fieri però ! - per via della sua storia, che ha visto l'accorpamento di diversi comuni, prima autonomi, che hanno portato in dote alla Città Giardino anche il proprio cimitero, come quello di Bizzozero), onde - secondo quanto comunicato - preservarne il decoro.
Foto Raffaele Coppola: La tomba della famiglia Brusa è ubicata nella parte inferiore del cimitero e posta nell'angolo superiore destro del campo santo, rispetto l'ingresso. Struttura "monumentale" di gusto liberty, la tomba in effetti risale ai primi decenni del '900, ed è una delle più caratteristiche del nostro cimitero, ma la parete sinistra presenta dei significativi distacchi di intonaco, ragione per la quale è stata indicata come tomba da sistemare o da "liberare" e riassegnare ad altri. La pietra tombale ci informa che qui sono conservati i resti di Andrea Brusa, nato nel 185X (l'ultimo numero è mancante) e deceduto nel 1912, e della moglie Lucia Alberganti in Brusa, nata nel 1865 e deceduta nel 1925; interessante notare che l'epigrafe aggiunge che il simulacro fu voluto dal figlio e dalla nuora, che però verosimilmente nacquero nella seconda metà del 1800 e non risultano qui sepolti, il che lascia ipotizzare che si trasferirono in altro luogo fuori Bizzozero e che per gli eventuali attuali discendenti i defunti qui sepolti dovrebbero/potrebbero essere i quadrisavoli
In particolare l'attenzione degli operatori cimiteriali si è diretta verso le tombe in apparente stato di abbandono (dove ad esempio si rilevano cedimenti, distacchi di decorazioni o parti delle strutture), e più in generale verso quelle per le quali è scaduto o è in scadenza il diritto all'uso a suo tempo acquistato dagli interessati.
Foto Raffaele Coppola: Nell'angolo a destra della tomba della famiglia Brusa, è anche collocata una piccola stele in memoria del figlioletto dei coniugi ricordati dalla pietra tombale principale: Alfredo Brusa, morto il 19 febbraio 1883 dopo soli 30 giorni di vita; di lui - anche per via della tenera età - poco ci resta anche in termini di ricordi, speriamo se ne possa salvaguardare la memoria preservando almeno la stele, triste commemorazione di un dolore ormai lontano nel tempo, ma non per questo meno nobile
In tutti questi casi sulle tombe sono stati apposti degli avvisi affinchè gli eventuali parenti e/o eredi possano prendere conoscenza della situazione ed attivarsi di conseguenza, in particolare effettuando le opere di manutenzione necessaria e/o rinnovando le diverse tipologie di diritto all'uso a cui sono soggetti le singole sepolture (un vero ginepraio, poichè le figure giuridiche con cui sono state concesse le tombe sono molto diverse fra loro e sono mutate nel tempo).
Foto Raffaele Coppola: Diverso il caso dell'ossario che raccoglie i resti di Suor Maria Viazzo, deceduta nel 1967; la religiosa probabilmente prestava servizio presso l'ospedale psichiatrico o in alternativa presso la casa di riposo F.lli Molina, e deceduta a Bizzozero qui è stata sepolta, immaginiamo dopo lunghi anni di servizio decisamente nascosto. L'ossario in oggetto si trova nella parte superiore del cimitero, nel braccio in cui si apre anche il cancello posteriore del campo santo; l'avviso in questo caso segnala la scadenza dei 50anni per cui si disponeva del diritto all'uso del loculo, e si segnala la possibilità di protrarne l'utilizzo per altri 30anni previa richiesta specifica (e relativo versamento dei tributi del caso), diversamente i resti della defunta saranno traslati nella fossa comune accanto all'ingresso principale e il loculo riassegnato. Anche in questo caso gli eventuali parenti ancora in vita difficilmente risiedono a Bizzozero, e l'Ordine eligioso d'appartenenza pure non è più presente sul territorio.
La cosa ovviamente ha interessato anche il cimitero di Bizzozero dove pure sono apparsi alcuni cartelli ed alcuni avvisi, di cui in questa pagina segnaliamo quelli da noi rilevati, onde poter agevolare la presa visione da parte dei diretti interessati, ma invitando anche i lettori che dovessero conoscere parenti o eredi dei defunti lì sepolti, ad avvisarli, anche perchè riteniamo che si tratti di persone non residenti nel rione e che ben difficilmente leggeranno di propria iniziativa queste righe.
Per concludere è importante rilevare che l'Amministrazione Comunale ha ufficialmente comunicato che in presenza di tombe storiche (come si suppone quella dei Brusa), i simulacri non verranno demoliti, ma liberati dai resti dei defunti (che saranno tumulati nella fossa comune presente in ogni cimitero) e riassegnati ad altri richiedenti, tenuti a rispettarne e conservarne struttura e caratteristiche; insomma in teoria non dovrebbero ripetersi i casi che hanno visto in passato demolire i monumenti funebri che poggiavano sul muro perimetrale della chiesa di S. Stefano (di cui è possibile ancor oggi rilevare "l'ombra" sui muri) o eliminare le tombe della famiglia Bizzozero (e con esse un pezzo della storia del nostro rione).
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