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Foto Mario Bianchi: La facciata di Casa San Carlo con la caratteristica meridiana
Approfondimento del Vangelo di domenica 31 marzo a cura di don Marco Casale.
Grazie al lavoro di alcuni volontari riproponiamo i contenuti dell'incontro di venerdì 29 marzo 2019:
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LA PAROLA IN MEZZO A NOI IV domenica di Quaresima Il racconto del cieco nato che riacquista la vista nell’incontro con Gesù diventa segno della nostra stessa condizione: Abbiamo anche noi, nell’incontro con Gesù, la possibilità di ricevere in dono da lui la vista. Si tratta di capire che cosa è che ci lega alla condizione di questo cieco. C’è, infatti, in questo cieco, una condizione di “mendicante”, l’unica cosa che lui sa fare; non è neppure in grado di esprimere il suo desiderio di essere guarito, neppure la invoca la guarigione: è un’iniziativa di Gesù nei suoi confronti. Questo ci aiuta a capire che la salvezza che noi riceviamo è proprio gratuita iniziativa di Dio: prima ancora che lo possiamo cercare, invocare, pregare, desiderare, Lui già si è mosso per venire in nostro soccorso. Ma c’è anche, in questo mendicante, la rappresentazione di una umanità malata, sofferente, sulla quale Gesù si china con passione per portarla ad essere risanata, a vivere in pienezza la propria umanità. E’ questo, infatti, il significato del termine ”Figlio dell’Uomo” così come il libro di Daniele ci racconta. Dal capitolo 7 al capitolo 14 si racconta, infatti, la storia degli uomini attraverso una successione di bestie che devastano questa storia e che ci mostrano il volto degradato dell’umanità: l’uomo che è una bestia nei confronti del proprio simile. E’ un uomo sfigurato, un uomo che ha perduto la sua qualità di uomo, un uomo che ha perso il senso dell’umanità. Questa è la bestia che troviamo nell’atteggiamento dei farisei, ma che ritroviamo presente nella storia dell’umanità. E Gesù, il Figlio dell’Uomo, è colui che rappresenta il vero uomo, colui che è venuto per umanizzare l’uomo, per rendere l’uomo come Dio lo ha voluto e l’ha creato. |
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Leggi anche: La Parola in mezzo a noi 24 marzo 2019
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