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Angelo Tagliabue
Dal primo novembre, si è insediata una nuova guida per il giovane Ateneo che quest’anno ha festeggiato il suo ventesimo compleanno: Angelo Tagliabue, Magnifico Rettore, e Stefano Serra Capizzano, Magnifico Prorettore Vicario.
Studenti, eccellenza, territorio: queste sono le tre parole chiave su cui i nuovi vertici si metteranno immediatamente in moto. Una crescita che si prospetta del 10% nel numero delle matricole anche per quest’anno accademico rappresenta un successo per l’Ateneo, risultato lo scorso anno secondo in Italia per crescita percentuale degli immatricolati, e si trasforma in sprone per tutti gli interventi di accoglienza che i vertici hanno indicato nel loro programma elettorale: un secondo collegio che si affianchi al Collegio Cattaneo nel Campus di Bizzozero; maggiori servizi nella sede di Como che si concretizzino in un collegio, un servizio mensa e convenzioni per i trasporti; interventi di edilizia nella sede di Varese dove i numeri (circa 1100 matricole soltanto per i corsi di laurea in Economia e Scienze della Comunicazione) richiedono aule e spazi.
Accoglienza per i sempre più numerosi studenti che arrivano da lontano, tra cui anche un numero crescente di dottorandi, ma anche per studiosi eccellenti che collaborano con i ricercatori dell’Ateneo e che diventano docenti in aule frequentate non solo da studenti ma anche dai ricercatori stessi. “Una Casa Comune per accogliere e far crescere Talenti e Competenze” è stato lo slogan della campagna elettorale dei professori Tagliabue e Serra Capizzano: competenze interne all’Ateneo, competenze per gli uomini e le donne di domani che si formano in Ateneo ma anche competenze diffuse nel territorio, inteso come imprese, scuola, organizzazioni non-profit e società.
Ora più che mai infatti, i nuovi vertici intendono fare della Terza Missione e del Public Engagement uno dei fiori all’occhiello di Insubria: per un Ateneo radicato su un territorio come quello a cavallo tra le province di Como e Varese, è fondamentale informare, ascoltare e collaborare con un dialogo continuo che porti a crescita comune, riflessione sulle politiche e sugli argomenti della ricerca, condivisione di problemi e risultati. In quest’ottica va visto un passo storico nella sede di Como: l’istituzione del Dipartimento di Scienze Umane, dell’Informazione e del Territorio, in cui confluiranno tutti i saperi umanistici presenti in Ateneo insieme ad un ristretto ma qualificato gruppo di docenti di ambito scientifico per coniugare quei due mondi che spesso vivono in universi separati, e che invece possono fare sinergia per valorizzare un territorio ricco di storia e di scienza, facendo emergere le peculiarità che lo contraddistinguono e lo rendono patria di turismo non solo paesaggistico ma anche culturale. Una scommessa che richiede collaborazione stretta tra l’Università e gli Enti del territorio comasco, su cui Rettore e Prorettore stanno lavorando con entusiasmo in questi mesi.
Lo stesso entusiasmo presente in un’altra mossa importante, che intreccia ancora una volta sapere umanistico e scientifico: rendere Villa Toeplitz, uno dei luoghi più incantevoli e visitati di Varese, non solo location in cui si tengono scuole e congressi ma sede di due fiori all’occhiello dell’Ateneo, affiancando il Centro Internazionale di Ricerca per le Storie Locali e le Diversità Culturali, con Presidente il primo Rettore e Fondatore dell’Ateneo, Renzo Dionigi, e Direttore Scientifico Gianmarco Gaspari, professore associato al Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate, alla Riemann International School of Mathematics, l’associazione che promuove l’alta formazione e la ricerca in matematica con Direttore Daniele Cassani, professore associato al Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia, già ospitata dalla Villa.
“Il futuro del nostro Ateneo è legato alla capacità di appropriarsi pienamente del proprio ruolo di motore culturale e formativo, di centro di produzione e diffusione del sapere, in cui lo studio e la Ricerca rappresentino un valore in sé ed in grado di trasmettere non solo informazioni, ma anche metodologie, strumenti, stimoli, capacità di analisi e di critica.” (dal programma elettorale dei proff. Tagliabue e Serra Capizzano). La sfida è iniziata: l’Insubria è pronta ad affrontarla.
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