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Luca Boldetti
Nuovo intervento del Consigliere Boldetti sulla gestione comunale dei servizi parascolastici.
Con riferimento alla conferenza stampa tenuta dal sindaco Galimberti e dall'assessore Dimaggio e alle notizie apparse in seguito sugli organi di stampa locali, mi preme rettificare alcune delle considerazioni espresse dai membri della Giunta:
1) Le scuole dell'infanzia hanno subito drastiche riduzioni degli orari standard, costringendo le famiglie a ricorrere agli ingressi anticipati e alle uscite posticipate, come dimostrano i numeri: a fronte di un calo degli iscritti complessivi, da 348 a 315 dall'a.s. 2016/17 a quello 2017/18, sono aumentati da 96 a 121 coloro che utilizzano l'ingresso anticipato, a causa dello spostamento dalle 8.30 alle 9 dell'ingresso standard.
Stesso discorso vale per l'uscita posticipata. In sostanza, magari si paga meno per il servizio standard, ma si è obbligati a ricorrere ai servizi accessori, aumentando di conseguenza le spese complessive per le famiglie.
A dimostrazione di ciò, le entrate complessive delle scuole dell'infanzia comunali sono passate, nonostante la diminuzione degli iscritti di cui sopra, da 381.195€ a 404.254€, con una spesa media annua pro-capite aumentata di circa 190€ (si veda il file excel allegato).
2) Fa strano notare come siano stati ampiamente esposti i numeri solamente sui servizi mensa e parascolastici, senza alcun riferimento ai dati delle scuole dell'infanzia e degli asili nido. Inoltre non ci si è soffermati su un dato molto importante: le entrate complessive delle attività parascolastiche sono passate da circa €404mila dell'a.s. 2015/16 a circa €553mila dell'a.s. 2017/18!
3) Segnalo, a proposito, che nella risposta ad una mia interrogazione dello scorso settembre, emerge come il numero di iscritti ai servizi parascolastici delle scuole primarie nell'a.s. 2015/16 sia di 1.250, e non 1.007 come affermato sabato.
Refuso (spero) nella conferenza oppure vi è un errore nella risposta formale e ufficiale ad un'interrogazione consiliare?
4) La tariffa per la mensa è aumentata per tutti, indistintamente dall'Isee, ma può anche essere corretto se si mantengono elevati standard qualitativi. Non si può dire, però, che si paghi di meno; è altresì ovvio che siano aumentati gli utenti della mensa, per via dell'abolizione del doposcuola breve di cui usufruivano nell'a.s. 2016/17 oltre 500 bambini (il 37% circa del totali degli iscritti al doposcuola, i rimanenti 848 usufruivano del doposcuola lungo).
Anche gli iscritti al doposcuola lungo sono aumentati proprio per via dell'abolizione del doposcuola breve, perché non a tutte le famiglie "basta" l'orario mensa, quindi in realtà si è creato un disservizio, non una servizio migliore!
Luca Boldetti
Per completezza informativa, e per meglio comprendere le osservazioni di Boldetti, riprendiamo anche il Comunicato Stampa diramato dal Comune:
Nell'anno scolastico 2017/2018 aumentano del 37% i bambini iscritti ai servizi parascolastici rispetto al 2015/2016. E' questo il primo dato che emerge dal dossier presentato questa mattina dall'assessore ai Servizi educativi Rossella Dimaggio e dal Sindaco Galimberti. Nel documento sono stati analizzati i dati e il trend degli ultimi tre anni scolastici in merito ai servizi parascolastici forniti dal Comune di Varese per le scuole primarie. Dunque, rispetto a tre anni fa, il dato totale dei bambini che usufruisce dei servizi extrascolastici è cresciuto quest'anno toccando i 1380 utenti rispetto ai 1007 del 2015/2016.
"Ad un anno circa di distanza dall'introduzione del nuovo sistema organizzativo dei servizi scolastici – ha spiegato l'assessore Dimaggio - abbiamo voluto tracciare un primo bilancio e i dati che emergono sono molto interessanti perché non solo denotano una crescita di utenti e un aumento dell'apprezzamento da parte delle famiglie dei servizi parascolastici ma danno atto che il sistema che abbiamo introdotto è effettivamente più flessibile nei confronti delle esigenze delle famiglie e più equo in termini di costi. A questo si aggiunge anche il grande percorso di potenziamento della qualità del servizio, penso ad esempio all'introduzione delle ore di attività sportiva e i tanti nuovi laboratori che hanno riscosso grande successo tra i più piccoli. I numeri che abbiamo ottenuto dimostrano che i servizi parascolastici di Varese non solo sono di grande qualità ma rispondono alle esigenze di conciliazione dei tempi delle mamme e dei papà".
Se si osserva l'intera popolazione varesina, nell'anno scolastico 2017/2018, l'89% dei residenti a Varese di età compresa tra i 6 e i 10 anni ha frequentato la scuola primaria pubblica. Un dato in lieve crescita rispetto all'anno scolastico 2015/2016. Su 3317 residenti totali di età compresa tra i 6 e i 10 anni sono stati ben 2942 i bambini iscritti nelle scuole primarie comunali nell'anno appena concluso. Nell'ultimo anno inoltre si è assistito ad una riduzione della percentuale di utenti stranieri iscritti ai servizi, con un calo di 8 punti percentuali rispetto al 2015/2016.
"Contrariamente a quanto, in modo strumentale è stato detto – ha proseguiti il sindaco Davide Galimberti - i numeri confermano che ad usufruire dei servizi sono soprattutto le famiglie appartenenti al ceto medio fasce che per la maggior parte non hanno subito aumenti di retta. Grazie ai miglioramenti introdotti abbiamo consentito che ai servizi accedessero soprattutto chi ne ha veramente bisogno".
I servizi:
Il numero dei bambini iscritti al servizio di prescuola si è quest'anno stabilizzato dopo il picco toccato nell'anno 2016-2017, anche in seguito alla cancellazione delle liste di attesa. Il Doposcuola invece ha registrato una continua crescita rispetto all'anno 2015/2016 e dopo aver aumentato i propri utenti del 38% nel 2016/2017 quest'anno è cresciuto ancora registrando altri 32 bambini iscritti in più. Nel caso del doposcuola lungo l'aumento tra l'anno scolastico 2015/2016 e il 2017/2018 è addirittura di 333 bambini in più iscritti. Anche l'introduzione della "refezione giornaliera", che ha assorbito il vecchio servizio del doposcuola "breve" ha fatto registrare una crescita del 12% rispetto al 2015-2016.
Gli effetti del nuovo sistema tariffario
Nei tre servizi parascolastici i dati indicano come le tariffe rispondano maggiormente, rispetto al passato, a un principio di equità sociale.
Se infatti si prende il prescuola come esempio di servizio, su 107 utenti, il 59% degli iscritti ha un ISEE fino a 30mila euro e di questi chi ha ad esempio un reddito ISEE tra i 20 e i 30mila euro ha visto una riduzione sulla retta media mensile del 6%. Percentuale che scende ancora se si considera le famiglie con ISEE tra gli 8 e i 20mila euro per le quali la retta media mensile è diminuita del 37%. Sono 4 le famiglie invece che hanno presentato un ISEE compreso tra i 30 e i 55mila euro e 31 le famiglie non residenti.
Gli utenti del servizio di refezione giornaliera sono stati nel 2017/2018 in totale 392. Di questi il 66% ha un ISEE superiore ai 30mila euro e ha visto una riduzione sulla retta media mensile del 3% mentre l'11% delle famiglie con ISEE fino a 30mila euro ha avuto una retta media mensile inferiore del 5% rispetto al sistema tariffario precedente.
L'anno scolastico appena concluso ha registrato 881 iscritti al doposcuola lungo. Di questi il 60% ha presentato un ISEE fino a 24 mila euro registrando una diminuzione sulla retta media mensile compresa tra il 6% e fino al 68% rispetto al sistema tariffario precedente. Parliamo di ben 529 bambini per i quali le famiglie hanno quindi visto diminuire la propria retta per il servizio del doposcuola lungo. Mentre solo nel 9% dei casi, a seguito dell'introduzione del nuovo sistema si può parlare di un aumento della retta. Resta invece alto il numero di famiglie in questo caso che non hanno presentato l'ISEE, 233 unità, e per le quali non è stato possibile calcolare la retta con il nuovo sistema.
Ufficio Stampa e Comunicazione - Comune di Varese
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