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La facoltà di scienze di Uninsubria
L'università bizzozerese promuove la scienza alle elementari.
“Scienza per i piccoli” è un progetto di alternanza scuola-lavoro a dir poco originale, che ha visto come protagonisti l’Università degli Studi dell’Insubria, il Liceo Scientifico Galileo Ferraris di Varese e oltre mille bambini delle scuole primarie e dell’infanzia di Varese e Provincia.
Ventotto studenti della Classe 3F del Liceo Ferraris guidati dalla professoressa Antonella Fusi, docente di matematica e fisica, e seguiti da Michela Prest e dai ricercatori del suo gruppo, Insulab, del Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia, si sono trasformati in divulgatori della scienza, progettando e realizzando esperimenti scientifici con materiali poveri per intere classi della scuola primaria e dell'infanzia.
I laboratori si sono ispirati ai 4 elementi (terra, aria, acqua, fuoco) per spiegare ai giovani scienziati in erba cosa sono i fulmini, come i gas si espandono, cos'è la tensione superficiale, perché l'acqua non esce da una bottiglia bucata. Le guide hanno realizzato esperimenti sulla massa e sull'equilibrio e sui fluidi non newtoniani. Hanno utilizzato la macchina di Wimshurst e la plasma ball per esplorare il mondo dell'elettricità, per stupire i giovani ospiti accendendo lampadine senza fili e per far capire come gli esseri viventi siano conduttori di elettricità.
«In due settimane - spiega la professoressa Fusi – abbiamo incontrato circa mille bambini dai 3 agli 11 anni di tredici primarie e quattro scuole dell'infanzia provenienti da Varese, Azzate, Buguggiate, Cantello, Morazzone, Cazzago, Gazzada, Viggiù, Saltrio. Alle volte siamo andati noi nelle loro scuole, altre volte sono venuti loro da noi, ma la formula dell’incontro è sempre stata la stessa: dopo una breve presentazione sul metodo scientifico, i bambini sono stati suddivisi nei laboratori per assistere agli esperimenti che svolgono insieme ai nostri ragazzi, alternandosi nei quattro elementi».
«Gli studenti del Galileo Ferraris si sono dimostrati subito molto interessati e convinti, pronti a mettersi in gioco in prima persona, impegnarsi e divertirsi. – aggiunge la professoressa Michela Prest, docente di Fisica dell’Università degli Studi dell’Insubria e tutor del progetto – Hanno replicato alcuni degli esperimenti che avevamo visto insieme e ne hanno proposti di nuovi, realizzando per ciascuno una scheda descrittiva e dimostrandosi assolutamente capaci di creare dei percorsi divulgativi». «Infatti - aggiunge la professoressa Fusi - abbiamo ricevuto moltissimi complimenti e talmente tante richieste da parte delle Scuole, che stiamo pensando a una replica pe il prossimo anno. Michela e il suo gruppo collaborano con noi da molto tempo e questo percorso insieme è stato capace di trasmettere ai nostri ragazzi la passione nel comunicare e il modo in cui farlo».
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