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Foto Raffaele Coppola: L'interno della chiesa di Santa Maria Maddalena
Approfondimento del Vangelo di domenica 27 novembre a cura di don Marco Casale.
Grazie al lavoro di alcuni volontari riproponiamo i contenuti dell'incontro di venerdì 25 novembre 2016:
LA PAROLA IN MEZZO A NOI III Domenica di Avvento In quel tempo. Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Anche in questa domenica incontriamo Giovanni Battista che dal carcere manda i suoi discepoli per avere notizie riguardo a Gesù. Infatti Giovanni Battista è colui che aveva battezzato Gesù nel Giordano e di cui aveva detto:” ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo”. Aveva anche detto ai suoi discepoli di seguire Gesù. Giovanni Battista allora aveva fatto fino in fondo il precursore cioè Egli è più che un profeta come Gesù stesso dice di lui, perché i profeti parlano di Colui che deve venire, ma nessuno ha potuto dire ciò che ha detto Giovanni Battista: “ecco colui che deve venire, ecco l’atteso, è Lui”. Quindi Giovanni Battista è non solo colui che preannuncia, ma anche colui che vede compiersi la promessa. Ma nel momento in cui Giovanni vede compiersi la promessa, vuole avere la conferma che effettivamente Gesù è colui che è atteso e colui che ha indicato come il compimento della promessa. Questo ci fa riflettere, perché Giovanni il Battista è colui che è sempre aperto al mistero di Dio, alla rivelazione di Dio, è colui che si lascia stupire da un Dio sempre inatteso, che compie non le nostre attese ma compie le sue promesse, che non corrisponde alle nostre richieste ma risponde più profondamente ai nostri desideri, quelli però più veri, quelli più profondi, quelli più autentici. Quello che chiediamo non corrisponde al compimento dei nostri desideri più profondi e Giovanni sa bene tutto questo, allora si lascia stupire da Dio perché Egli arriva, proprio Lui che tu attendi, ma arriva diverso da come te lo sei immaginato. Non è un Dio che è una tua costruzione perché non è un idolo, non è un Dio che corrisponde alle tue idee su di Lui perché Egli è sempre più grande delle idee che possiamo avere su di Lui, così come ogni incontro vero, profondo, autentico. Da una parte compie le nostre attese e dall’altra le supera infinitamente. Inoltre Giovanni Battista si mostra per quello che è sempre stato, un uomo di grande rigore, un grande ricercatore della verità pronto a dire questa verità davanti a tutti, anche in faccia ai potenti, pronto a mettere in gioco la sua vita perché non si può fare a meno di questo per la verità. Allora Giovanni Battista sa che la verità si cerca alle fonti, per questo manda ad interrogare Gesù, Giovanni Battista sa che, per rispondere alla domanda su Dio non bisogna interrogare nessun altro che Lui! Solo nell’incontro con Lui, nel dialogo con Lui nell’ascolto della Sua Parola, lo conosciamo, ci svela il Suo Volto, ci apre il Suo cuore. Allora Giovanni Battista va alla fonte: “…sei tu?”. Vedete come il profeta che interroga, che cerca, il profeta che interroga il Signore per avere da Lui risposta, il profeta che cerca la Sua presenza, che cerca il Suo volto. “ il Tuo Volto, Signore io cerco”…. “ Dall’aurora ti cerco” ….” Se i cieli si potessero squarciare”. Vedete sono tutte le espressioni profetiche che dicono di questo desiderio di incontro con il Signore stesso, con Lui, non con un riflesso di Lui, con un discorso su di Lui, ma con Lui! Giovanni Battista pone una domanda fondamentale. “Sei tu?” Riconoscere il Signore fra tanti, riconoscere la Sua Parola fra tante, riconoscere la Sua Presenza fra tante! Questa è la domanda di sempre, la domanda di chi ha in se lo spirito profetico. “Dove sei Signore? Quale è l’opera che tu stai compiendo in mezzo a noi, nella nostra vita?”. Nella nostra vita, nella nostra storia, come Tu operi, come opera il Tuo amore, quali segni ci stai offrendo, quali conversioni stai operando, quali guarigioni stai realizzando, quali cuori stai aprendo, quali ferite stai curando. Ecco perché quello che Gesù offre a Giovanni Battista, la risposta che offre a Giovanni Battista è vedere le sue opere. “i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri viene annunciato il Vangelo" e poi la Beatitudine, “ beato chi non trova in me motivo di scandalo”. Don Marco Casale Chiesa di S. Maria Maddalena – Bizzozero Trascrizione non rivista dall’autore
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I numeri posti all'inizio di diverse frasi evangeliche indicano i numeri di paragrafo.
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