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Foto Mario Bianchi: Il Collegio Carlo Cattaneo
Il 26 e 27 ottobre a Bizzozero, presso il Collegio Carlo Cattaneo.
Il convegno riunirà tre diverse generazioni di filosofi - da Fulvio Papi (emerito dell’ateneo pavese), Carlo Sini (Socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei) ed Ettore Brissa (già dell’Università di Heidelberg), a qualificati docenti di filosofia della generazione di mezzo, come Amedeo Vigorelli, Patrizia Pozzi, Fabio Minazzi, Marina Lazzari, fino alle giovani leve dedicate allo studio del pensiero martinettiano e della scuola di Milano (Alice Cristanti, Giulia Santi, Elisabetta Scolozzi, Luca Natali, Giovanni Rota, etc.) - per tracciare e scandagliare a fondo figura e pensiero di Piero Martinetti (1872-1943), professore dell’Università degli studi di Milano, tra i precursori della “scuola di Milano”, e forte personalità dell’antifascismo lombardo-piemontese.
I lavori del convegno, aperti al pubblico e in programma il 26 ottobre a partire dalle ore 9 nell’Aula Magna di via Ravasi 2, a Varese (e dalle ore 15 del 26 - e, poi, a seguire per tutta la giornata del 27 ottobre - al Collegio Cattaneo nel Campus di Bizzozero) saranno aperti e chiusi dalla raffigurazione di due spettacoli teatrali. “Preferirei di no” (26 ottobre ore 9,30), tratto dal libro di Giorgio Boatti e dedicato alla storia dei dodici professori che si opposero a Mussolini, a cura del Teatro Arsenale di Milano, e “Il filosofo con la pistola” (27 ottobre ore 14.30) incentrato proprio alla figura di Martinetti, e messo in scena dal Teatro delle Selve di S. Maurizio d’Opaglio (Novara).
Il simposio regalerà altri momenti di straordinario valore: «Saranno presentati, infatti, gli atti del convegno di filosofia di Milano promosso proprio da Martinetti nel 1926, “Filosofia antifascista” - spiega il professor Minazzi - . Ho deciso di curare l’uscita di questo volume (Mimesis Edizioni, Milano-Udine 2016) perché gli atti quel simposio non furono mai pubblicati perché il Regime interruppe, d’autorità questo convegno. In genere, i convegni passano, ma gli atti restano. In questo caso è successo esattamente l’inverso, perché di questo simposio antifascista, il più celebre convegno di filosofia italiano rimasto nella memoria dei più, non sono mai stati raccolti gli atti. Il volume affianca i testi delle relazioni originali con una rassegna stampa degli articoli pubblicati allora sui quotidiani del tempo. Il convegno, infine - continua Minazzi - rappresenta l’occasione per scoprire una targa in memoria dei dodici docenti universitari antiregime, il 27 alle ore 14 al Collegio Cattaneo, Aula Magna. L’Università degli Studi dell’Insubria sarà la prima università italiana a ricordare in questo modo tutti e dodici i coraggiosi docenti universitari che, nel 1931, rifiutarono di giurare fedeltà al regime fascista e che per questo motivo furono licenziati».
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