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Foto Andrea Bossi: Da sinistra don Marco Casale, monsignor Franco Agnesi e don Nino Origgi in sacrestia dopo la celebrazione di ieri
Lettera di un parrocchiano dopo l'annuncio dell'ingresso di Bizzozero nella Comunità Beato Carlo Gnocchi.
Scrivo così, ... a caldo, ... ancora con la commozione nel cuore per quanto ho avuto la Grazia di vivere oggi. La S. Messa di oggi, con l'annuncio dell'ingresso della nostra Comunità nella Comunità pastorale Beato Don Gnocchi, presieduta del nostro Vescovo Mons. Agnesi e concelebrata dal Parroco della Comunità Don Marco Casale, mi ha colpito è commosso per 3 cose principalmente, che condivido con chi avrà la pazienza di continuare a leggere. LA PRIMA Che Dio ami il suo popolo e gli voglia bene, non è più purtroppo parte profonda del "sentimento popolare"...beh, nella contingenza del momento, che la Liturgia ci offra quelle parole che abbiamo ascoltato, insieme alla esortazione del nostro Vescovo, è un grande dono. Le riprendo solo per accenni, partendo dal "centro", dal fulcro delle parole di Mons. Agnesi, (...perdonate se approssimative andando a memoria): Gesù è il centro del nostro ritrovarci, il senso del nostro agire, il senso delle nostre Comunità ... Se ci sembra una grande fatica quella che ci è chiesta, di essere stati "traditi" o "buttati in un calderone indistinto" o "dimenticati dopo una storia pluricentenaria" quella di S. Paolo è una bella ripresa S. Paolo ai Romani [...] ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. [...] Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. ... dove guardo? ... a CHI guardo? ... cosa guardo? Che dire poi di ISAIA, ripreso nell'augurio del Vescovo a Don Nino e a noi? «Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la vostra forza».
Gli occhi...lo sguardo di Don Marco. ...Grazie. proprio un bello sguardo che mi richiama il modo che doveva avere Gesù nel guardare chi incontrava. Ognuno col suo carattere, le sue cose belle e meno belle, le sue fatiche e le sue "idee". Possono essere simpatici o antipatici, ma una cosa mi sembra evidente: Amano Gesù, presente come me e te! ... e con Lui fanno i conti nel mondo, nell'ambiente e nei luoghi dove sono chiamati a vivere. Così sono commosso, perché Egli opera attraverso il tutto di noi, se lo lasciamo fare. Andrea
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