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Foto Raffaele Coppola: L'ingresso del doposcuola alla Marconi
Verso un aumento delle tariffe nel 2015 per i servizi di pre e dopo scuola.
Poco prima di Natale la giunta del Comune di Varese ha discusso ed approvato il nuovo piano per i servizi parascolastici.
Diverse le novità introdotte, senza che vi siano rivoluzioni sostanziali. L'aspetto che però interesserà tutte le famiglie utilizzatrici di tali servizi è che dal prossimo anno scolastico le tariffe delle singole prestazioni subiranno un rincaro, sebbene modesto. Il documento approvato dalla Giunta infatti specifica che:
"Per quanto concerne le tariffe si specifica che:
- le tariffe relative al servizio di ristorazione ed ai Servizi Parascolastici sono state approvate con deliberazione del Consiglio Comunale n° 2 5 del 30 marzo 2009;
- le tariffe relative al servizio di trasporti scolastici località disagiate sono state approvate con deliberazione tariffe Trasporto Pubblico Locale in vigore dal 1° febbraio 2011.
Si propone di rimandare la rivisitazione del sistema tariffario attualmente in vigore in seguito all’entrata in vigore del nuovo sistema ISEE, valutando esclusivamente l’aggiornamento dei parametri tariffari in relazione all’incremento del costo della vita (indici ISTAT-FOI)", da qui la delibera "di demandare ad un successivo provvedimento la revisione dei parametri tariffari, con recupero almeno parziale dell’incremento del costo della vita (indice ISTAT-FOI), fermi da alcuni anni". Un modo dunque di mediare fra le esigenze delle casse comunali e quelle delle famiglie, in un momento non facile per l'economia del nostro Paese.
Come accennato però sono stati toccati anche altre aspetti relativi a questi servizi, in particolare per l'anno scolastico 2013/2014 l'Amministrazione Comunale ha effettuato una "verifica dell’effettiva frequenza ai servizi in modo da annullare d’ufficio le iscrizioni di coloro che non presentino giorni di frequenza ed il contestuale monitoraggio settimanale delle presenze al fine di verificare la fattibilità di assorbimento delle liste d’attesa, plesso per plesso, senza incremento di personale". Tale verifica ha portato ad un aumento dei posti disponibili presso le scuole Cairoli, Canetta, Canziani e Sacco, ma purtroppo non presso Garibaldi e Marconi, infatti come riportato nel documento comunale "l’operazione è stata possibile razionalizzando e ri-articolando l’orario degli educatori in relazione alle presenze effettive dei bambini determinate dalla frequenza a corsi extra scolastici, catechismo, attività sportive o per i rientri curriculari. Non sono possibili ulteriori interventi di razionalizzazione degli orari di servizio degli educatori e, pertanto, ulteriori assorbimenti delle liste d’attesa sarebbero possibili solo assumendo ulteriore personale o superando i limiti strutturali oggi presenti in diversi edifici scolastici"; nulla da fare quindi per i 6 bambini in lista d'attesa alla Garibaldi ed i 9 alla Marconi.
Per l'anno scolastico 2014/2015 invece quattro le aree d'intervento approvate:
Foto Luigi Vanoli: La Marconi di Bizzozero
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Come i nostri gentili lettori avranno rilevato, con questo articolo si è voluto dare ampio spazio alle problematiche legate ai servizi di pre e dopo scuola, e - sottolineamo - in specie alla questione prescuola. Tale scelta non è dovuta a necessità personali del redattore (che non ne ha mai avuto bisogno), quanto alla convinzione che si tratti di servizi strategici per garantire un futuro alla "nostra" scuola. L'Amministrazione Comunale di Varese non fa mistero già da alcuni anni che intende "razionalizzare" il sistema scolastico cittadino, dismettendo alcuni plessi scolastici. Dopo i tentativi che hanno visto l'annuncio di alcune chiusure "scelte a tavolino", la conseguente mobilitazione dei rioni di riferimento (si pensi al caso Cairoli a Biumo Inferiore qualche anno fa) e la marcia indietro del Comune, la nuova strategia sembra essere quella di far "morire di morte naturale" le strutture marginali, che non raggiungendo i numeri necessari all'attivazione delle varie classi "si chiudono da se". Dunque la partita "si gioca" innanzitutto sui numeri degli iscritti, poi sullo stato degli immobili (aspetto quest'ultimo su cui la Marconi ha delle buone "carte da giocare", un po' meno buone invece quelle della Garibaldi) e quindi sulla copertura territoriale (altro aspetto critico per Garibaldi e Marconi a causa della reciproca vicinanza e comunque della vicinanza ad altre strutture scolastiche analoghe). I numeri dunque, numeri su cui le scuole della "periferia" (come Bizzozero) - indipendentemente dalla qualità del corpo docente, dalle condizioni strutturali degli edifici e dai servizi proposti - sono svantaggiate avendo una logistica ed un bacino d'utenza penalizzante rispetto a quelle più centrali. Ecco perchè a parere di chi scrive è strategicamente molto importante augurarsi e fare il possibile affinchè i servizi di pre e dopo scuola, siano attivati anche presso le scuole bizzozeresi, se anche solo un bambino o peggio una famiglia dovessero essere costretti a scegliere una scuola "non bizzozerese" per il semplice fatto che lì ci sono quei servizi a loro indispensabili ma non presenti a Bizzozero, oltre ad un danno personale per i diretti interessati si avrebbe un danno collettivo per l'intero rione, andando ad incidere proprio su quei numeri che già negli ultimi anni - per poche unità - hanno portato ad una riduzione delle classi alla Marconi, pur a fronte di un crescente generele riconoscimento delle sue numerose qualità positive. Inutile evidenziare come servizi assenti e numeri in discesa portino a collocare le singole strutture scolastiche in una fascia d'importanza secondaria rispetto a quei plessi in cui i numeri sono più consistenti e i servizi interamente disponibili. Dunque non basta dire "se non vengono raggiunti i numeri per tali servizi è perchè non c'è richiesta e quindi non possiamo far nulla"; se non per solidarietà verso le poche o tante famiglie che necessitano di tali servizi (che purtroppo sembra mancare), almeno per interesse personale nel conservare l'esistenza stesse delle nostre scuole, c'è da augurarsi - e magari da rimboccarsi le maniche - affinchè pre e dopo scuola possano sempre essere attivati anche presso le nostre strutture, come per altro già fatto altrove (ad esempio cercando di sensibilizzare chi è incerto se richiederli oppure no, oppure cercando sinergie affinchè i numeri del prescuola oggi insufficienti sulle singole realtà rionali possano essere accorpati, ...), da parte nostra cercheremo di tenere desta l'attenzione sul tema e di sensibilizzare l'opinione pubblica ed i nostri rappresentanti politici.
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