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Foto Cristin Silvia: Il pedibus in via Golgi
Dopo il successo dell'anno scorso ritorna il pedibus, un'opportunità formativa da non sottovalutare.
Tutte le mattine, orami da più di un mese, se tra le 7:45 e le 8:00 percorrete le vie Carletto Ferrari, Monte generoso e Viale Borri, potreste imbattervi in un allegro e colorato vociare di bambini. Sono tre gruppi di alunni della Scuola Primaria G.Marconi che, indossando una pettorina di un arancione sgargiante, ben visibile a distanza, ordinatamente attaccati ad una fune, guidati e protetti dai genitori si avviano a scuola a piedi, perché hanno aderito all’iniziativa del pedibus. Si tratta di una proposta nata dalla collaborazione tra la Scuola Primaria G.Marconi nell’ambito delle iniziative de “La scuola che promuove salute”, il Comune di Varese e soprattutto i temerari genitori che si sono organizzati per poter assicurare tutte le mattine, per tutto l’anno scolastico un servizio davvero utile. Cerchiamo di spiegare meglio. Come un vero ”scuolabus”, che va però ad “energia umana”, ci si trova puntuali alle 7:45 alla propria fermata, lungo il percorso prescelto, che si snoda lungo la via Monte Generoso, la via Carletto Ferrari e Viale Borri e si arriva sempre puntuali e frizzanti a scuola, sfidando anche le condizioni meteorologiche non sempre clementi. Cosa occorre? Un po’ di buona volontà, la voglia di stare con i propri amici, una pettorina e un abbonamento, forniti all’iscrizione, ovviamente … anche la cartella! Molte famiglie hanno accolto subito con piacere l’opportunità, altre si sono aggiunte coi loro figli strada facendo, ma c’è ancora posto, basta rivolgersi agli insegnanti e alle mamme e papà del Comitato genitori!
Foto Cristin Silvia: Il pedibus in viale Borri
Quali sono i vantaggi di un’iniziativa così? Perchè vale la pena provare? Il nostro corpo si sa per crescere sano e forte ha bisogno di movimento e spesso la vita si fa sempre più sedentaria anche per i bambini, perché, fatta eccezione per le attività sportive che alcuni possono compiere al di fuori della scuola e durante le ore di educazione motoria, ci si muove sempre meno. Per spostarsi spesso si preferisce utilizzare anche per tragitti brevi il mezzo di trasporto più usato: l’automobile, in sostituzione del primo ed eccezionale mezzo di trasporto che per natura ci è stato donato: le nostre gambe. Camminare fa bene, ma non solo, camminare insieme è davvero bello! Iniziare la giornata in compagnia dei propri compagni di classe e di tutti i bambini della scuola, grandi e piccoli è l’occasione di incontrare “vecchi” e nuovi amici, di stringere legami, di fare una chiacchierata e un’allegra risata per arrivare in classe con lo spirito giusto e con la brillantezza necessaria per vivere bene la giornata. Non dimentichiamo l’importanza del gesto gratuito e di piena condivisione dei genitori, che per tutto l’anno scolastico si sono resi disponibili ad accompagnare in tutta sicurezza molti bambini. Un gesto così non nasce solo dall’aderire ad un’iniziativa, ma innanzitutto dal riconoscere il valore della gratuità nel donare il proprio tempo per i nostri bambini e anche nel rispondere al bisogno di chi, magari la mattina, può essere in difficoltà nell’accompagnare il proprio figlio a scuola. Il momento del pedibus può dunque davvero essere l’occasione per stimolare la nascita di rapporti di vera condivisione tra i genitori, i nonni e i loro pargoletti; stare bene insieme si può e questa può essere una delle tante occasioni per iniziare a farlo.
Foto Cristin Silvia: Il pedibus un modo per stare insieme
A proposito di stare bene … altre due iniziative sempre nell’ambito del Progetto La scuola che promuove salute, vanno considerate: il frutta day e il progetto sull’affettività. Il frutta day vuole essere l’occasione di aiutare i bambini ad abituarsi ad un’alimentazione sana, apportatrice di quell’equilibrata quantità di energia necessaria per affrontare la mattinata scolastica, quindi il lunedì ed il mercoledì tutti gli alunni della scuola e per tutto l’anno scolastico porteranno come merenda un frutto o uno yogurt. Le famiglie hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, che è anche l’occasione di riscoprire la frutta di stagione...
Il progetto sull’affettività “Guardiamoci negli occhi e nel cuore: a tu per tu. Come accompagnare il bambino dai tre agli undici anni alla scoperta del proprio corpo e del valore dell’affettività” realizzato con la guida e la supervisione della dott.sa Magnoni Donatella, medico pediatra e vicepresidente del Movimento e Centro di Aiuto alla Vita di Varese e responsabile del Centro Aiuto alla vita di Varese coinvolgerà le insegnanti, gli alunni e soprattutto le famiglie, primo e fondamentale ambiente educativo, sul tema dell’educazione all’affettività. Di questo argomento avremo modo di parlare più dettagliatamente anche in futuro.
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