Le zeta di Bizzozero e il cornicione della Marconi su “La Provincia” di oggi.

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Dopo l’assenza dello scorso venerdì, i fatti di Bizzozero tornano ad essere presenti nella pagina Quartieri de La Provincia di Varese, settimanalmente dedicata di venerdì a oltre a ciò che accade nel nostro rione anche ai fatti di Giubiano, San Carlo e Bustecche. 

Due oggi gli articoli presenti oggi che scrivono di Bizzozero e che fanno sì che la pagina sia “all for Bigiogiar” (tutta per Bizzozero).

Il primo articolo si occupa della “questione delle tre zeta”, messa alla ribalta proprio da B.NET a proposito dell’etichetta collocata dal Comune sulle fioriere di p.za S. Evasio dove Bizzozero è stato scritto con quattro zeta anziché con le usuali tre. Adriana Morlacchi nel suo articolo ha cercato attraverso le voci di Nino Tirendi (titolare della pasticceria di p.za S. Evasio); Gianluigi Lazzarini (ex presidente di circoscrizione) e Renzo Talamona (lo storico di Bizzozero nonché Cavaliere della Repubblica proprio per il suo operato nell’ambito della storia e della tradizione locale) di fare chiarezza attraverso curiosità, fatti di costume e riscontri storici riguardo il modo di scrivere correttamente Bizzozero, o forse Bizzozzoero o, perché non, Bizozero?

Il secondo articolo, sempre a firma della Morlacchi, ci racconta del cornicione della scuola Marconi dal quale cadono calcinacci e del transennamento che, ormai da mesi, impedisce l’utilizzo del marciapiede sottostante mettendo così in difficoltà (per non dire in pericolo) genitori e/o bambini ma anche i bizzozeresi che quotidianamente se ne servono. Viene riportata la voce di Daniela Di Pietro (referente dei genitori) e l’opinione (espressa il maggio scorso) da Pietro Cervellera (un genitore) oltre che le garanzie fornite all’inizio dell’anno scolastico dal vicesindaco Carlo Baroni che assicurava che la situazione sarebbe stata affrontata al più presto possibile, cosa che sembrava fosse stata fatta gli scorsi giorni quando alcuni cartelli preannunciavano per il 24 settembre l’installazione di ponteggi (probabile preludio del lavori) nella zona ma che tutt’ora non hanno avuto alcun riscontro concreto.

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