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Foto Mario Bianchi: la Polisportiva Bizzozero 2013/2014
Necessaria l’ultima giornata per l’eventuale passaggio alla II fase del campionato.
Inutile per i bizzozeresi il vantaggio extra del fattore campo (l’incontro era in calendario a Laveno ma è stato disputato a Bizzozero n.d.r.) che hanno sempre dovuto inseguire gli avversari a loro volta capaci di tenere sempre i ragazzi di coach Bonsignori “a bagnomaria” intorno ai 10 punti e di rintuzzare, grazie alla maggior fluidità di gioco e alla capacità atletica, ogni tentativo di rimonta della Polisportiva compreso quello più significativo che, a circa 2’ dalla sirena finale, portava Bizzozero a -3. L’assalto finale al “risultato” da parte della Polisportiva, complice una serie di falli che hanno più volte portato in lunetta i lavenesi, non ha avuto successo ed è stato il presidente Zuccotti a portare a casa il referto rosa dopo un incontro intenso e piacevole grazie a due squadre che, volendo fare entrambe risultato, hanno messo in campo per tutti e 40 i minuti della partita una carica agonistica tale da renderla paragonabile ad una di promozione.
Per Bizzozero buone le prestazioni offensive di Tammaro (15 pt.) e Boccia (10 pt.), mentre per Laveno miglior realizzatore è Perilli (12 punti per lui) seguito da Busatto e Capizzato (8 punti a testa). Inusuale, ma meritata, l’attribuzione del titolo di MVP Bizzozero presente alla refertista Valentina Zolla, sempre presente al “tavolo” in occasione degli incontri casalinghi della Polisportiva Bizzozero.
Bisognerà attendere l’ultima giornata della prima fase (venerdì 14 marzo, ore 21:00, palestra Scuola G. Marconi – via Adriatico 3, Polisportiva Bizzozero vs Polisportiva Aurora Vedano) per conoscere il futuro della Polisportiva nel campionato: accedono infatti alla cosiddetta “seconda fase” le prime quattro dei due gironi e, al momento, la classifica dei bizzozeresi non è tale garantire matematicamente il passaggio alla fase successiva della prima divisione anche se , viste le gare in programma, la possibilità di classificarsi nelle prime quattro è abbastanza concreta.
Foto legauniversitariabasket.wordpress.com
Joe Isaac esulta dopo una vittoria con la "Di Varese"
Degna di nota la presenza in panchina della Pallacanestro Laveno di Joseph Warren (Joe) Isaac (*) personaggio certamente noto a tutti gli appassionati di pallacanestro.
Pol. Bizzozero: Tammaro 15, Boccia 10, Zanardi 7, Bertagnon 6, Colombo 6, Marino 4, Bonsignori 2, Prina 2, Pedetti, Resteghini n.e. / Pall. Laveno A. Dil. TOP3: Perilli 12, Busatto 8, Capizzato 8 / MVP Bizzozero Presente: la refertista Valentina Zolla
Leggi anche: Basket 2000 Ponte Tresa vs Pol. Bizzozero 51-61
(*) Joe Isaac è nato a New York l’8 agosto 1943 ed è stato allenatore del club varesino dal 1986 al 1989. Sulla panchina della Di Varese ha sfiorato due volte la finale scudetto uscendo in semifinale con Milano nel 1986/87 e con Pesaro l’anno successivo (il celebre piede fuori non visto di Cook). Tecnico amatissimo dal pubblico di Varese, vanta un passato da grande giocatore. Uscito dalla Power Memorial Academy che due settimane orsono l’ha indotto nella propria Hall of Fame, Joe è stato scelto dai professionisti ma rinunciò alla carriera pro per venire a giocare in Italia. Ingaggiato nel 1965 dalla Pallacanestro Milano, all’epoca sponsorizzata All’Onestà, ne divenne subito il capitano per le qualità umane oltre che sportive. Impiegato come ala piccola portò in Italia per un breve periodo di allenamento con la squadra milanese un giovanissimo Lew Alcindor, destinato a diventare la leggenda Kareem Abdul-Jabbar con i Lakers nella NBA. Conclusa l’esperienza milanese, Joe Isaac torna a New York dove nel 1971 termina la carriera da giocatore. Chiamato da Toto Bulgheroni nel 1986 ritorna in Italia per allenare la Pallacanestro Varese che grazie anche al suo lavoro torna ai vertici del basket italiano lanciando tanti giocatori usciti dal settore giovanile. Dopo Varese allena a Reggio Emilia, Napoli per tornare di nuovo (1992) in città per occuparsi del settore giovanile. Successivamente allena la LIUC di Castellanza e quindi Laveno. (Fonte: http://www.vareseleggenda.it)
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